Voto: 96
Numero di visite: 2
Ultima visita: 09/2024
Fascia di prezzo: 45-55
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Mangiarozzo, Alice, Touring, Premiate Trattorie Italiane, 50top Italy, Veneziepost, IlGourmettErrante
-Levico Terme- (TN)
Aggiornamento del settembre 2024:
Finalmente sono riuscito a tornare da Boivin, a distanza di "soli" 16 anni...
Esperienza davvero straordinaria quella di martedì sera di questa settimana, dove la conferma dei giudizi di tutte le guide enogastronomiche italiane è stata pienamente rispettata dalla mia ottima cena, iniziata con insalata di quinoa con croccante di polenta offerta come amuse bouche dalla casa (davvero eccellente il servizio) e proseguita poi con un piatto di tagliatelle al ragù di cervo divine, per concludersi con il pezzo forte della serata, il loro piatto iconico per antonomasia, cioè il tataki di trota, pesto di rucola e bietole, un capolavoro della cucina egregiamente gestita da Riccardo.
Naturalmente il voto è schizzato dai precedenti 89 punti agli attuali 96, tre barbe meritatissime!
Un luogo del cuore, dove spero di tornarci non più a distanza di 16 anni, ma molto molto prima!
Levico Terme, bandiera arancione del Touring e Bandiera Blu per le sue acque del lago, merita sicuramente più di una visita.
Questo il mio commento precedentemente inserito nello stesso post con altri due locali con voto 89, la Trattoria Corrieri di Parma e L'Osteria della Chiocciola di Cuneo, della mia prima esperienza nel settembre del 2008:
Arriviamo a Levico Terme, per il locale che ho visitato più recentemente tra i tre del post, ma comunque ben 14 anni fa. Un locale che attualmente occupa la 25esima posizione tra le top 50 trattorie italiane per Pignataro & Co, che fa parte delle 17 Premiate Trattorie Italiane, che ha Chiocciola Slow Food da tempo immemorabile, radioso per il Golosario, Bib Gourmand per Michelin, gambero per il Gambero Rosso, etc...etc...
Ma che quando venni non mi convinse appieno, tant' è che il voto non è tra i più alti, seppur sempre degno di nota. Probabilmente io non sono un profondo amante della cucina delle valli di montagna, per la mia avversione a certe tipologie di formaggi... peccato.
E poi probabilmente in questi 14 anni è cambiato molto il loro stile di cucina, oggi con ricerca ed innovazione che al tempo non avevo trovato.
Boivin, letteralmente "ribollir de' tini" in termine dialettale, è ospitato nelle storiche cantine dell'albergo di famiglia di Riccardo Bosco, cuoco e patron che conduce l'osteria con rinnovata curiosità e passione. Notevoli i vini raccolti in cantina, molto valida l'offerta al calice. Tecniche di cottura moderne per un menù che varia spesso in base alla disponibilità degli ingredienti, ad esempio la zuppetta fredda di amarene e panna acida che si può assaggiare solo per un paio di settimane tra giugno e luglio quando i frutti raggiungono la maturazione. Tra i piatti da segnalare per Slow Food: fiori di zucchina ripieni e fritti, ravioli verdi di mortadela di Caldonazzo, capretto di pezzata mochena in tre cotture.
Ma che quando venni non mi convinse appieno, tant' è che il voto non è tra i più alti, seppur sempre degno di nota. Probabilmente io non sono un profondo amante della cucina delle valli di montagna, per la mia avversione a certe tipologie di formaggi... peccato.
E poi probabilmente in questi 14 anni è cambiato molto il loro stile di cucina, oggi con ricerca ed innovazione che al tempo non avevo trovato.
Boivin, letteralmente "ribollir de' tini" in termine dialettale, è ospitato nelle storiche cantine dell'albergo di famiglia di Riccardo Bosco, cuoco e patron che conduce l'osteria con rinnovata curiosità e passione. Notevoli i vini raccolti in cantina, molto valida l'offerta al calice. Tecniche di cottura moderne per un menù che varia spesso in base alla disponibilità degli ingredienti, ad esempio la zuppetta fredda di amarene e panna acida che si può assaggiare solo per un paio di settimane tra giugno e luglio quando i frutti raggiungono la maturazione. Tra i piatti da segnalare per Slow Food: fiori di zucchina ripieni e fritti, ravioli verdi di mortadela di Caldonazzo, capretto di pezzata mochena in tre cotture.
Insomma...da tornarci per riprovare e sicuramente aumentare il voto.
News ottobre 2023: Chiocciola Osterie d'Italia 2024
News novembre 2023: Bib Gourmand Michelin 2024 confermato
Aggiornamento 14/10/2024: Chiocciola 2025!
Per Osterie d'Italia 2024:
Per la Michelin 2024, Bib Gourmand: "All'interno di un'antica casa del centro, il locale si basa sulla personalità e le idee dello chef-patron, Riccardo, che mixa con originalità tradizione ed ingredienti trentini con inserti provenienti dal mondo intero (come, ad esempio, il kimchi coreano o la tecnica orientale di cottura tataki). Molto corretti i ricarichi sulla carta dei vini, in gran parte dedicata al territorio."
Per il Golosario 2024:
Per il Touring: "La famiglia Bosco gestisce da ben tre generazioni questo accogliente locale del centro storico, il cui nome in dialetto locale indica il luogo dove il mosto "bolle", cioè fermenta. Da qualche tempo tutto è nelle mani di Riccardo che, oltre ai piatti alla carta, propone anche un menu a tema e un menu degustazione, entrambi stagionali, con assaggi di antipasti e primi piatti. Completa l'offerta gastronomica lo strudel di mele che non manca mai"
Per il Gambero Rosso 2020:
Per le Premiate Trattorie Italiane: "La parola Boivin, nel dialetto locale, indica il luogo dove il mosto “bolle”, cioè la cantina dove fermenta il vino. L’omonima trattoria di Riccardo Bosco (patron), sita nel cuore di Levico Terme in provincia di Trento, nasce negli anni Sessanta, grazie al lavoro di papà Giancarlo. All’inizio la formula è quella di osteria dove passare la notte, bevendo vino e mangiando pane e speck. Da allora la ricerca, la passione e la quotidianità hanno reso questa trattoria un punto di riferimento per tanti viaggiatori e gourmet.
L’ambiente è conviviale: la cucina privilegia materie prime locali e la carta dei vini etichette regionali. L’arte dell’accoglienza, coltivata sin dal bisnonno, rende questo posto unico nel suo genere e in grado di distinguersi nel variegato panorama alpino. I piatti in carta seguono il ritmo delle stagioni: dalle erbe di campo primaverili ai frutti rossi estivi, dai funghi ai formaggi di malga, dalle mele ai marroni invernali. L’ispirazione arriva dalla storia di famiglia, ma anche dai viaggi e dal confronto con le cucine degli amici.
La tradizione qui non è stantia, ma in continuo divenire, si arricchisce di suggestioni e di scoperte nuove che la migliorano e la fanno progredire. La cucina del Boivin è una cucina trentina di fantasia, fatta di acqua, fuoco, tempo e creatività. Piatti puliti, ingredienti riconoscibili e impiattamento che non incute soggezione la rendono easy, ma ricercata, informale e profonda. Con tecniche di lavorazione sostenibili per l’ambiente."
Per il Mangiarozzo 2017:
Per 50TopItaly: "Il ristorante Boivin, situato nel cuore di Levico Terme, non finisce mai di stupire. La chef, Riccardo Bosco, cura con attenzione la scelta dei piatti e degli ingredienti di estrema qualità. Ogni particolare, ogni accostamento di sapore è sapientemente studiato per offrire al cliente un tour nei sapori tipici del territorio ma con un tocco di originalità. Il menù offre un'ampia scelta, e viene costantemente rinnovato per adattarsi alle stagioni. Il personale cortese e attento poi dà quel tocco in più ad un'esperienza già ottima."
Per Alice: "Sapori della tradizione rivisitati con fantasia, in questa trattoria dall'atmosfera intima e raccolta, aperta solo la sera (con l'eccezione della domenica, dei festivi e dei mesi di luglio e agosto, quando apre anche a pranzo). Seguendo le stagioni, si inizia con verdure e insaccati vari, poi arrivano i succulenti primi - tortelli, tagliatelle con pasta fresca fatta in casa, strangolapreti, canederli - e una vasta scelta di carni, dal guanciale di vitello brasato alla tagliata, ma anche anatra, faraona e altro pollame (deliziosa la coscia di faraona in salsa peverada), manzo all'olio e piatti di pesce secondo disponibilità di mercato. Golosi i dolci della casa, dalla tenerina col cioccolato fondente alla bavarese con frutta di stagione."
Per VeneziePost:
IlGourmettErrante:
Le mie immagini della serata a Levico:
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