Numero di visite: più di 5
Ultima visita: 07/2025
Fascia di prezzo: 43-53
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Accademia Italiana Cucina, Touring, Scatti di Gusto, EastLombardy, PassioneGourmet
Aggiornamento del luglio 2025:
Ecco cosa attendevo con maggior impazienza da più di un anno: tornare a posizionare Sapì nella posizione che meritava da sempre in classifica, cioè sul podio!
Quindi ritorna a 99 punti, e 2° posto in classifica, a distanza di 1 anno e 5 mesi!
Sono stati lunghi per me, perchè non avevo avuto più opportunità di cenare nel bel ristorante di Daniela e Mauro dal maggio '24, ma questa settimana, mercoledì sera, ho voluto provare il Menù Degustazione Piccolo, alla modica cifra di 38 euro, che vale davvero il viaggio!
Sì, perchè ho iniziato con i loro eccellenti amuse bouche: mousse di melanzana grigliata con caprino delle Frise, fungo shikitake e crumble di wafel salato, poi il loro famoso carpaccio d'anguria e quindi i crackers ripieni con insalata russa di rapa rossa.
Accompagnando il pane al lievito madre e gli strepitosi grissini fatti in casa da Mauro e dalla sua brigata con lo stratosferico burro salato montato, ho iniziato il percorso con il Gazpacho di zucchine, con zucchine al vapore, pistacchio cremoso e croccante, il tutto ricoperto da foglia di senape: eccellente, poco da commentare. Eccellente!
A seguire Linguine con erbe amare e piccanti, rafano, cuore di pecora essiccato e grattugiato (per dare sapidità al piatto) e catalogna amara per rafforzarne la peculiarità amara - meravigliose; quindi come ultima portata del menù la Pluma di mora romagnola alla brace, sedano rapa ed erbette, crema di rafano e marmellata di rosa canina... buona? No... di più!
Dopo un pre-dessert, il piccolo assaggio di gelato all'estratto di foglie di fico, il dolce (fuori menù degustazione ma assolutamente irrinunciabile): Torta di rose con gelato alla crema al Malaga. Slurp 😋!
Volevo uscire, pieno e soddisfatto, ma mi hanno fatto tornare al mio tavolo per concludere con 3 delizie offerte dalla casa: cannoncino alla crema, madeleine al caffè e cioccolatino alla nocciola e sale.
Quanto mi siete mancati ragazzi... ma mi sono davvero rincuorato questa volta!😘
E' il posto dove ci si torna sempre volentieri, spettacolari i loro gelati ed i menù con prodotti del bosco, della terra ma anche dell'acqua, naturalmente dolce.
Locale moderno e elegante, sobrio, bel camino e bancone in granito.
La famiglia Foppoli è oramai alla quarta generazione di ristoratori con Daniela che coordina la sala e con suo marito Mauro Vielmi, un cuoco che rappresenta la Val Camonica al top, con tutti i suoi prodotti.
Cucina di territorio equilibrata, piatti davvero eccezionali.
A pranzo valido menù di lavoro, ma è alla sera che merita sedersi e gustare il loro menù degustazione. Io l'ho provato in un paio di occasioni, e per me si è trattato davvero di un'esperienza straordinaria, stupenda.
Vale il viaggio.
Tantissimi i riconoscimenti da parte di tutte le guide italiane, Espresso, Michelin, Gambero Rosso,....
Il loro motto è: “La tradizione è una materia da considerare viva ed in evoluzione, altrimenti è qualcosa che non appartiene alla vita ma soltanto alla memoria” e “vogliamo offrire una cucina dalla base semplice, accessibile anche nei prezzi perché è nella condivisione che vorremmo esprimere il gusto”.
Per EastLombardy: "Quella della famiglia Foppoli è la quarta generazione di ristoratori, con Daniela che accoglie il cliente e coordina la sala e Mauro Vielmi, il marito, che cura la cucina e la gelateria con rara accuratezza. Qui, il menù varia settimanalmente o anche giornalmente in base a ciò che offre il mercato, o meglio la Val Camonica. La passione di Mauro si esalta nel sapore dei piatti che sono in continua evoluzione; una filosofia premiata con la chiocciola Slow Food nella “Guida alle migliori osterie del 2020”. L’attenzione a ciò che viene servito in tavola si nota anche nella selezione dei vini; si prediligono le piccole produzioni e, soprattutto, i vini naturali.Il ristorante Da Sapì è ubicato a Esine, in Val Camonica: valle di cui si fa portavoce attraverso l’utilizzo di prodotti del territorio in cucina, che vengono sempre selezionati con cura e attenzione alla stagionalità. Le tecniche impiegate nella preparazione dei piatti sono infatti volte all’esaltazione di ingredienti genuini e di alta qualità, provenienti da una rete di produttori artigianali di fiducia.
Per i ristoratori l’ospite è sempre posto al centro, avendo il piacere di essere accolto in un locale curato ed elegante, comunque senza troppe pretese: si gioca con elementi della tradizione e dettagli più moderni. Si nota subito il banco dei gelati, dessert descritto con la parola “ineguagliabile” nei dintorni.
I tortelli di trota cotta alla brace sono il piatto preferito dello chef Mauro Vielmi, perché ben rappresenta l’identità ed i valori portati avanti nella cucina del ristorante Da Sapì. Infatti, si parte da un ingrediente locale, la trota, che viene cotta alla brace e servita in una pasta ripiena in cui si gioca con la fantasia, discostandosi dalla tradizione. Anche in questo piatto si presta attenzione alle materie prime: la trota proviene da un allevamento biologico a “lento accrescimento”, il che significa che viene allevata rispettando i ritmi della natura. I tortelli vengono mantecati nel burro sciolto e serviti con pancetta croccante e erbe, che donano carattere alla delicatezza della pasta ripiena.-Esine- (BS)
Ecco cosa attendevo con maggior impazienza da più di un anno: tornare a posizionare Sapì nella posizione che meritava da sempre in classifica, cioè sul podio!
Quindi ritorna a 99 punti, e 2° posto in classifica, a distanza di 1 anno e 5 mesi!
Sono stati lunghi per me, perchè non avevo avuto più opportunità di cenare nel bel ristorante di Daniela e Mauro dal maggio '24, ma questa settimana, mercoledì sera, ho voluto provare il Menù Degustazione Piccolo, alla modica cifra di 38 euro, che vale davvero il viaggio!
Sì, perchè ho iniziato con i loro eccellenti amuse bouche: mousse di melanzana grigliata con caprino delle Frise, fungo shikitake e crumble di wafel salato, poi il loro famoso carpaccio d'anguria e quindi i crackers ripieni con insalata russa di rapa rossa.
Accompagnando il pane al lievito madre e gli strepitosi grissini fatti in casa da Mauro e dalla sua brigata con lo stratosferico burro salato montato, ho iniziato il percorso con il Gazpacho di zucchine, con zucchine al vapore, pistacchio cremoso e croccante, il tutto ricoperto da foglia di senape: eccellente, poco da commentare. Eccellente!
A seguire Linguine con erbe amare e piccanti, rafano, cuore di pecora essiccato e grattugiato (per dare sapidità al piatto) e catalogna amara per rafforzarne la peculiarità amara - meravigliose; quindi come ultima portata del menù la Pluma di mora romagnola alla brace, sedano rapa ed erbette, crema di rafano e marmellata di rosa canina... buona? No... di più!
Dopo un pre-dessert, il piccolo assaggio di gelato all'estratto di foglie di fico, il dolce (fuori menù degustazione ma assolutamente irrinunciabile): Torta di rose con gelato alla crema al Malaga. Slurp 😋!
Volevo uscire, pieno e soddisfatto, ma mi hanno fatto tornare al mio tavolo per concludere con 3 delizie offerte dalla casa: cannoncino alla crema, madeleine al caffè e cioccolatino alla nocciola e sale.
Quanto mi siete mancati ragazzi... ma mi sono davvero rincuorato questa volta!😘
Aggiornamento del 21 maggio 2024:
A distanza esatta di due settimane sono tornato da Sapì, perchè proprio non mi andava giù il mio precedente pranzo: dovevo rifarmi. Ed effettivamente oggi Sapì è tornato quasi sui suoi livelli precedenti, ma manca ancora qualcosa per tornare al secondo posto in classifica.
Gli torno ad assegnare le 3 barbe ed un punteggio di 96 punti, che lo colloca attualmente in 84esima posizione. Il motivo è semplice: oggi a pranzo ho mangiato bene. Punto.
Ci tornerò sicuramente per una cena, perchè so che da Sapì, magari scegliendo il menù degustazione, ne uscirò nuovamente con lacrime di gioia.
Aggiornamento del maggio 2024:
Dopo 3 mesi scarsi sono tornato da Sapì: 4 punti in meno in classifica, un crollo: dalla 14esima alla 149esima posizione.
Cosa è successo oggi a pranzo? Iniziamo col dire che un ristorante di questo livello, che vuole, a giusto diritto, essere considerato uno tra i migliori della Val Camonica (e nei menù serali lo ha sempre dimostrato, perchè solo 3 mesi fa aveva 99 punti ed era in seconda posizione nella mia personale classifica) non può, in un lunch menu, proporre un piatto di pasta come quello che ho mangiato oggi: delle penne (precotte) cacio e pepe quasi immangiabili. Non si può proporre una cacio e pepe così. Asciutte, senza sale, con poco pepe e assolutamente non cremose come una cacio e pepe che si rispetti. Davvero molto molto male. Indubbiamente meglio la picanha con patate al forno come secondo piatto ed il loro gelato, sempre ai top nazionali: per me oggi fiordilatte e cioccolato primitivo.
Ma che grande delusione quel primo.
Speriamo ci sia occasione per rifarsi.
Aggiornamento del febbraio 2024:
Torno oggi a pranzo dopo più di 3 anni e mezzo da Sapì (esattamente mancavo dal novembre del 2020) insieme a Giuliano e al caro amico e cliente Gianpietro, conosciuto in tutta la Val Camonica per la sua professionalità e preparazione tecnica di livello superiore alla media, il quale oggi ha voluto offrirci il pasto.
Pasto ottimo, come sempre, non c'è che dire, ma oggi ho deciso di abbassare il voto di Sapì di un punto, facendolo scendere dalla precedente seconda posizione in classifica all'attuale 14esima (da 99 a 98 punti).
Perchè, direte voi, se ho mangiato bene? Perchè a pranzo il menù di lavoro non presenta la stessa cura e preparazione dei menù serali ed oggi effettivamente un po' sono rimasto deluso dalla proposta, cosa che quindi giustifica la discesa in classifica.
Si rifarà sicuramente se deciderò di tornarci, prima o poi, per cena per gustarmi i loro straordinari piatti. Ma oggi va così.
Buonissimo il gelato, sa va san dire!
Questo il mio post precedente:
E' chiaramente il mio luogo del cuore, ci sono stato più di 5 volte tra il 2018 ed il 2020.E' il posto dove ci si torna sempre volentieri, spettacolari i loro gelati ed i menù con prodotti del bosco, della terra ma anche dell'acqua, naturalmente dolce.
Locale moderno e elegante, sobrio, bel camino e bancone in granito.
La famiglia Foppoli è oramai alla quarta generazione di ristoratori con Daniela che coordina la sala e con suo marito Mauro Vielmi, un cuoco che rappresenta la Val Camonica al top, con tutti i suoi prodotti.
Cucina di territorio equilibrata, piatti davvero eccezionali.
A pranzo valido menù di lavoro, ma è alla sera che merita sedersi e gustare il loro menù degustazione. Io l'ho provato in un paio di occasioni, e per me si è trattato davvero di un'esperienza straordinaria, stupenda.
Vale il viaggio.
Tantissimi i riconoscimenti da parte di tutte le guide italiane, Espresso, Michelin, Gambero Rosso,....
Il loro motto è: “La tradizione è una materia da considerare viva ed in evoluzione, altrimenti è qualcosa che non appartiene alla vita ma soltanto alla memoria” e “vogliamo offrire una cucina dalla base semplice, accessibile anche nei prezzi perché è nella condivisione che vorremmo esprimere il gusto”.
PS: conferma della chiocciola 2023 per Slow Food.
News ottobre 2023: Chiocciola Osterie d'Italia 2024
News novembre 2023: Bib Gourmand Michelin 2024 confermato
News novembre 2023: 1 cappello per l'Espresso 2024
Aggiornamento 14/10/2024: Chiocciola 2025!
Per Osterie d'Italia 2025:
Per il Gambero Rosso 2024, 80 punti, due forchette, rapporto qualità prezzo favorevole: "Locale curato e rinnovato al piano terra di un datato albergo, che Mauro Vielmi dirige al fianco della moglie Daniela con passione smisurata. Ai fornelli si valorizza il territorio, puntando sulla stagionalità e su una buona dose di inventiva. In alternativa alla carta, sempre accattivante, due menù degustazione. Selvaggina, pesce d'acqua dolce, erbe e bacche la fanno da padrone, come nel caso del salmerino "come una ceviche", delle linguine abete e ginepro, della lingua alla brace, salsa verde e rapa rossa. Tutto è fatto in casa, dalle paste ai lievitati, dalla pasticceria alle torte per la colazione dell'hotel. Una nota di merito per l'ottimo gelato di produzione propria, anche da asporto. Servizio garbato e competente, capace di valorizzare la cucina. Cantina ad ampio raggio con meritevoli proposte locali."
Per il Golosario 2025, locale radioso:
Per la Michelin 2025, Bib Gourmand:
Per i ristoratori l’ospite è sempre posto al centro, avendo il piacere di essere accolto in un locale curato ed elegante, comunque senza troppe pretese: si gioca con elementi della tradizione e dettagli più moderni. Si nota subito il banco dei gelati, dessert descritto con la parola “ineguagliabile” nei dintorni.
Il lombetto del ristorante Da Sapì è un piatto che si fa espressione della vicinanza con il territorio della provincia di Bergamo. La carne di Pecora Gigante Bergamasca giunge da un produttore che alleva il bestiame attraverso la tecnica grass fed: gli animali si nutrono solamente con ciò che trovano in natura, e questo benessere li porta ad avere carni dolci e tenerissime. Il lombetto viene spadellato per alcuni minuti e poi cotto in forno in una meringa di sale e fieno, per far sì che il piatto richiami l’alimentazione della pecora: il profumo avvolge e stuzzica i sensi del commensale, il quale viene catapultato nelle valli bergamasche in cui la pecora è stata allevata. Il piatto viene sempre servito con un contorno di stagione."
Per il Touring: "Locale storico di questo piccolo centro della Val Camonica, di proprietà della famiglia Foppoli, oggi alla quarta generazione. Ristrutturato da poco con uno stile contemporaneo, dalle linee e dalle tinte raffinate, riprese anche nel bar gelateria adiacente. I piccoli produttori locali sono i fornitori principali della cucina, dai salumi, ai formaggi, alla selvaggina e pesci d'acqua dolce per una proposta che ricodifica in chiave moderna la tradizione, privilegiando i sapori e la stagionalità".
Per l'Espresso 2024, 1 cappello: "In sinergia con il rinnovamento del locale che ha conservato lo stile di montagna, ma in chiave contemporanea, il nuovo corso della cucina prende spunto dai prodotti di qualità, reperiti in valle, per esplorare nuovi orizzonti gastronomici. I classici intramontabili, quelli che modificare sarebbe inopportuno - si vedano i Casoncelli al burro versato o le carni cotte alla brace - fanno da corollario ai piatti ideati e realizzati dal cuoco Mauro Vielmi (la moglie Daniela Foppoli è responsabile del servizio). Nel menù degustazione più articolato (sette passaggi a 50 euro) le portate più accattivanti uniscono ingredienti locali a tecniche e accostamenti non consueti a queste latitudini: Salmerino e trota come un ceviche; Linguine abete e ginepro; Risotto con estratto di foglie di fico, formaggio erborinato e limone; Cervo alla brace con salsa di radice di cicoria tostata; Costolette di pecora gigante bergamasca scottate servite con carciofi, porro e carote arrostiti. Di gran livello il pane e gli altri lievitati salati prodotti in proprio. Tra i dolci, la pole position spetta al Gelato che qui è di casa da oltre mezzo secolo: sono super le creme realizzate con latte fresco intero di montagna (da non perdere quello al fieno). La selezione dei vini è sufficientemente ampia, ma concentrarsi sulle etichette della Valcamonica può riservare gradite sorprese. Menù breve di tre portate a 37 euro. Scegliendo alla carta il conto si attesta mediamente sui 55 euro."
Post Scatti di Gusto:
Per PassioneGourmet:
Le mie immagini del luglio 2025:
Le mie immagini del 21 maggio 2024:
Le mie immagini del 7 maggio 2024:
Le mie immagini del 29 febbraio 2024:
Queste le immagini delle mie visite precedenti:
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