Numero di visite: 1
Ultima visita: 09/2024
Fascia di prezzo: 40-65
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Gambero Rosso, Accademia Italiana Cucina, Touring, 50top Italy, IdentitàGolose, Dissapore, Enoplane, FoodClub, TorinoToday, HumusJob, Terre, GazzettaDelGusto, Uburz.Wordpress.Com, LaCucinaItaliana, Vice, IlGrandeTrasloco
-Busca - Borgata Chiot Martin- (CN)
E voilà... ecco il nuovo "99" della mia classifica! 💗 TOP TOP TOP!
17esima posizione nella mia personale classifica!
E pensare che, vedendo il menù così ristretto, mi ero preoccupato un pochino... ed invece!
Chapeau! Applausi a scena aperta! 👏
Ed oggi non c'era nemmeno lo chef stellato Juri Chiotti, che si è concesso una settimana di vacanza ma ha lasciato in buone mani (ma che buone... straordinarie!!!) i fornelli del Reis (Radici in Occitano) Cibo Libero di Montagna.
Cosa dire di mio... ben poco... lascio alle guide ed hai tantissimi siti internet che decantano questo paradiso in Val Varaita i commenti. Io voglio solo dire bravi, perchè oggi mi hanno davvero lasciato a bocca aperta, con un menù incentrato sulla pecora sambucana e sui sapori della terra, dei loro luoghi, delle loro radici.
Il menù da me scelto è stato il Semenço, mentre Alessandra ha optato per il più breve Sabo, ma con i piatti più abbondanti, e naturalmente ci siamo divisi equamente il tutto; l'inizio con l'amouse bouche già presagiva una grande giornata: Gazpacho di melone nostrano; poi il primo antipasto con cavolo nero, cavolo riccio, more, limone e aglio; quindi un altro straordinario antipasto: catalogna, trippa di pecora e sola (un formaggio stagionato) di pecora; a questo punto arriva il piatto da urlo: risotto, acqua di pomodoro, porcini e mandorle; non poteva quindi mancare un assaggio di un altro primo piatto nel menù Semenço: tortelli ripieni di rape e salsiccia di pecora, con chutney di susine e cipollotti; quindi il secondo piatto, sempre in costante equilibrio di sapori ma sempre legato alla pecora sambucana, la vera protagonista oggi del menù: grive di pecora, crauti, menta e senape al rafano; la conclusione con un dolce al cucchiaio che si farà ricordare a lungo: mosto d'uva, bavarese al siero di capra, melissa.
Prezzo corretto, servizio rilassante ed informale. Ci rivedremo, sicuro!
Il giro in moto tra la Valle Bronda e la Val Varaita ha dato come risultato la scoperta di un vero gioiello della cucina naturale, di ricerca, innovazione e tradizione insieme.
Aggiornamento 14/10/2024: Chiocciola 2025!
Per Osterie d'Italia 2024:
Per il Golosario 2024:
Per il Touring Club: "Il motto nel nome del locale è praticamente una dichiarazione d'intenti. Ma qui parlano soprattutto i fatti: una piccola casa di montagna a due piani (il ristorante è di sopra), intorno prati dove pascolano animali domestici e l’orto che funziona in stagione. Juri Chiotti è chef giovane ed esperto. Avrebbe potuto trovare fortuna altrove (e in effetti un importante riconoscimento l’aveva conquistato a Cuneo) ma ha preferito tornare a casa, dove conosce ogni pietra. La sua è cucina vera di montagna, ma interpretata con spirito moderno e spesso con materie prime di casa. Cucina di grande spessore come ad esempio con il tumin, zucchina trombetta, spuma di prezzemolo e acciuga, con i ravioles de Blins o con il diaframma di agnello con crema di piselli, capperi e polvere di caffè. In agosto la locanda fa aperture straordinarie anche a mezzogiorno".
Per Dissapore: "I temi sviscerati in una gita da Reis sono tanti, attuali e stringenti. Si parla della sostenibilità della cosiddetta cucina gourmet, con il senno di uno che ha preso la stella Michelin a 25 anni ed ha subito capito che quel mondo non faceva per lui. Si approfondisce un nuovo, strettissimo rapporto con la materia, vissuto con un ritorno alle radici (“reis” significa proprio quello, in dialetto occitano) e una ricerca ossessiva di fornitori che condividono questi valori. E ancora, la rivoluzione di quella che è sempre stata considerata una professione missionaria e totalizzante, e ora se la deve vedere con la volontà delle nuove generazioni di viverla in maniera più umana e conciliante per il privato dei professionisti del settore, in un locale che sceglie di stare aperto “solo” dal venerdì a lunedì, anche per dedicare le necessarie cure a stalla, orto e terre che sono il vero cuore di questo luogo. Lo chef Juri Chiotti vede nella sua cucina un modo di affrontare tutto questo, in piatti personali e dalla tecnica stellare ed è facile immaginare che, per quanto cerchi di sfuggirle, la Michelin prenderà nota, quantomeno in verde."
Per Enoplane:
Per FoodClub:
Per TorinoToday:
Per HumusJob:
Per Terre.It:
Per GazzettaDelGusto:
Per Uburz.Wordpress.com:
Per LaCucinaItaliana:
Per Vice.Com:
Per IlGrandeTrasloco:
Per 50TopItaly, Trattorie e Bistrò moderni - Categoria Eccellenti 2024: "Lungo la strada che porta al santuario di Valmala, si trova questo ristorante condotto da una giovane brigata, sia in cucina che in sala. I prodotti offerti sono per la maggior parte autoprodotti, attraverso un allevamento sostenibile e con un occhio particolare alla qualità: dai formaggi alla carne, qui tutto riporta alle origini di questi borghi dove il tempo sembra essersi fermato. In un casolare d’epoca finemente restaurato, una sala arredata con cura, il caldo del legno ed il camino acceso accolgono gli ospiti nelle sere d’inverno. Menù del territorio, con qualche digressione interessante fuori zona. Carta dei vini molto ampia, ed un conto decisamente in linea con la proposta."
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