https://www.instagram.com/trattoriadapino_cerva14/?hl=en
Voto: 83
Numero di visite: più di 5
Ultima visita: 02/2024
Fascia di prezzo: 26-36
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Alice, Luciano Pignataro, La Stampa
-Milano- (MI)
Aggiornamento del 22 febbraio 2024:
L'avevo scritto nel post precedente che appena ne avrei avuto l'occasione sarei tornato da Pino: ebbene, a distanza di ben 9 anni, oggi ho pranzato insieme a tre colleghi, in occasione della visita medica aziendale svoltasi a poche centinaia di metri di distanza dal locale, in una via fiancheggiante il palazzo di giustizia di Milano che vedete in una foto sottostante.
Così come me lo ricordavo il locale non è cambiato in nulla, restando la verace trattoria cittadina con i tavoli molto ravvicinati uno all'altro e con i commensali caciaroni che discutono di lavoro, di politica, di arte e di shopping, oltre che naturalmente di alta finanza, essendo qui nel cuore della città più operosa e commercialmente sviluppata d'Italia.
Buono il risotto alla parmigiana con cipolla croccante scelto da me e Cesare, buona anche la pasta con il pesto di sedano e mandorle presa da Luca e Riccardo, ed ottima la tagliata di manzo bollito freddo con salsa verde, davvero meritevole di altissimo voto, scelta da me, Luca e Riccardo, mentre Cesare ha optato per una parmigiana di zucchine.
Solo i prezzi sono stati chiaramente ritoccati rispetto alla mia ultima visita, ed oggi un pasto medio costa tra i 25 ed i 35 euro con il bere, sempre comunque una cifra popolare per un locale che più centrale non si può nella città più cara d'Italia.
Sono venuto ben 5 volte a pranzo alla storica Trattoria Bottiglieria da Pino, in Via Cerva, centro Milano, proprio poche decine di metri da Piazza San Babila.
Ma l' ultima mia visita risale al lontano maggio 2015, quando ancora non vi era la passione di scattare immagini del locale e dei piatti. Quindi niente foto personali purtroppo. Devo rimediare alla prima occasione.
Però a questo locale a me tanto caro non posso non dedicare un post nel mio blog, perchè se lo merita più di tantissimi altri.
Un posto dove ci si viene solo a pranzo, condividendo il tavolo con altri commensali mai visti né conosciuti, dove si mangiano piatti tradizionali della Lombardia ma anche dell' Emilia e di altre regioni italiane, ma sempre nel rispetto della materia prima che qui non viene snaturata ma valorizzata al meglio con cotture semplici e non elaborate.
Un luogo dove potrete trovare in sala dal bancario all'operaio passando per l'avvocato, che mangiano in compagnia, dove capita di incontrare volti noti e meno noti, a me nell' ultima occasione è capitato di incontrare una cara ex collega milanese che non vedevo da anni... insomma... un posto dove si sta davvero bene, nella sua confusione e caciara, per passare tre quarti d'ora di felicità e bere un buon bicchiere di vino sfuso della casa.
Per Osterie d'Italia 2014:
Per Alice 2011: "Nel centro di Milano che più centro non si può, a due passi da Piazza San Babila, una vera trattoria di quelle "come una volta" immutata (o quasi) dal 1968, aperta solo a mezzogiorno. Insegna senza nome, bancone bar all'ingresso, piccoli tavoli stipati, commensali affiancati informalmente, camerieri simpatici, sbrigativi ed efficienti. Dai risotti (ovviamente già pronti), ai bolliti, ai dolci, tutto è preparato la mattina stessa. Indicatissima per le pause pranzo, oltre che per i prezzi (menù a prezzo fisso a 22 euro) per la rapidità del servizio."
Per Luciano Pignataro:
Ai tavoli il turn over è velocissimo, tipo assessori della giunta Raggi o allenatori di Zamparini. Avevo a babordo tre milanesi ur-imbruttiti che sembravano usciti da un racconto di Bianciardi; a tribordo, una sciura che ha apostrofato con «Gioia!» ognuna delle innumerevoli interlocutrici che l’hanno chiamata al telefonino. Il posto è pieno di avvocati, perché il Tribunale è vicino, e di habitué: pochi turisti, per fortuna, pochi fighetti e ancor meno turisti fighetti.
Come si mangi, in realtà, non lo so, anche se i piatti che passano a velocità supersonica sembrano appetitosi. Io ordino sempre lo stesso: del manzo bollito freddo tagliato sottile con un contorno di catalogna ripassata o di patate all’olio. Quaresimale? Non tanto. Intanto perché non è detto che le cose semplici non siano saporose, anzi di regola è il contrario. E poi perché quest’umile lesso è accompagnato, a scelta, da una buona salsa verde, da un’ottima mostarda e, rarità e goduria somma, da una salsa di menta “home made” che è addirittura eccellente. Si sa che la “mint sauce” è la cosa migliore che gli inglesi abbiano inventato in cucina (vero anche che non c’è l’imbarazzo della scelta), ma questa è anche meglio di quella che accompagna il carrello degli arrosti e dei roastbeef da Simpson’s sullo Strand di Londra: un’autentica goduria, insomma.
Infine, a pranzo o, come dicono i veri fini, a colazione si deve stare leggeri, perché poi bisogna riprendere a fatturare. Ma vale comunque la pena di concedersi una fetta di un’ottima torta di mele casalinga. Con una birra (il vino è scartato per le ragioni di fatturazione di cui sopra) si spende sui 20 euro. Zero sbatti anche il conto.
Trattoria Da Pino, via Cerva 14, zona San Babila, 0276000532, chiuso la sera e la domenica"
Le mie immagini del febbraio 2024:
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