Cichin
Voto: 84
Numero di visite: 1
Ultima visita: 01/1998
Fascia di prezzo: 13-32
Guide e recensioni: Osterie d'Italia
-Parona Lomellina- (PV)
Aggiornamento dell'ottobre 2024:
Ho separato in due post quello che precedentemente avevo unito in uno unico, relativo a Felice a Testaccio e Cichin di Parona Lomellina. Ma la decisione di assegnare il punteggio massimo di 85 punti ai locali chiusi o che hanno cambiato gestione mi obbliga ad abbassare il voto di Cichin da 91 all'attuale 84 e quindi separarlo in un post a se stante.
Questo il mio post precedente:
Cichin, a Parona Lomellina, fu una storia diversa... Gita domenicale io ed Alessandra nel gennaio del 1998 a Pavia e dintorni, acquisti di prodotti d'oca da Gioachino Palestro alla Corte dell'Oca, e quindi pranzo in quella che era una delle osterie d'Italia più decantate al tempo, anche se non godette mai della chioccola, a mio avviso strameritata per come avemmo modo di mangiare quel giorno.
Ricordo i tortelli d'oca, i salumi come antipasto, lo stracotto di manzo, e ricordo la loro specialità, le rane, che io ho sempre adorato!
Mangiammo benissimo e per molti anni rimase al top dei miei locali preferiti.
Oggi non esiste più Cichin, il suo posto l'ha preso la Pizzeria Spaccanapoli, ma un giro da quelle parti, anche solo per rinvangare nei ricordi, lo farei volentieri.
Per Osterie d'Italia 2001: "Poco distante dal Ticino e dalla bellissima piazza Ducale di Vigevano, sulla strada che collega Cilavegna (terra degli asparagi) a Mortara (patria del salame d'oca), nel paese rinomato per le offelle e le risaie lomelline, troverete il ristorante Cichin. Qualche cambiamento in cucina non ha scalfito la qualità dei piatti, ora preparati da Pierangela Marangon che, dalla sala, si è trasferita dietro ai fornelli. Si continua, tuttavia, a seguire il solco tracciato da Giuseppe Meletti: specialità stagionali tutte incentrate sulla bontà dei prodotti locali. Dopo qualche antipasto a base di salumi si può passare al richiestissimo riso ambrogino (con salsiccia e zafferano, vera specialità del locale) o provare le buone paste fatte in casa: ravioli e tortelli, d'oca, di asparagi o con altri ripieni di stagione. Fra i secondi le rane, l'invernale stracotto di manzo e l'estivo petto d'oca in agrodolce. Come dolce il pasqualino (con nocciole e amaretti), la schiacciatina e l'incontrario (con crema zabaione). Per gustare le specialità a base d'oca e di funghi, vi consigliamo l'autunno (in particolare, ricordate che durante la prima domenica di settembre Mortara ospita la Sagra dell'oca); per gli asparagi i mesi di aprile e di maggio (la prima domenica di maggio a Cilavegna c'è la Fiera dell'asparago) e per le rane, agosto e settembre. Sulla carta dei vini è ben rappresentato l'oltrepò pavese, ma non mancano vini piemontesi, toscani e friulani. Buona selezione di distillati, whisky e liquori. A pranzo, nei giorni feriali, è previsto un conveniente menu del giorno."
Alcune immagini di quella giornata di gennaio 1998 in gita nella Lomellina:
Alcune immagini attuali dal web:
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Gioachino Palestro Corte dell'Oca
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