giovedì 31 ottobre 2024

Trattoria Locanda Dino, L' Antica Venezia, Quintilio e Perbacco (82)

 https://www.trattorialocandadino.com/


Voto: 82
Numero di visite: 2
Ultima visita: 02/2013
Fascia di prezzo: 20-34
Guide e recensioni: Osterie d'ItaliaAliceTouring

-Scandicci- (FI) 
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Voto: 82
Numero di visite: 2
Ultima visita: 02/2005
Fascia di prezzo: 20-30
Guide e recensioni: Touring, Viaggi e Sapori 

-Livorno- (LI) 
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Voto: 82
Numero di visite: 1
Ultima visita: 02/2006
Fascia di prezzo: 40-80
Guide e recensioni: Osterie d'ItaliaGolosarioEspressoMichelinGambero RossoAccademia Italiana Cucina, Alice, Touring, Identità Golose, La Tavolozza, JRE

-Altare- (SV) 


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Voto: 82
Numero di visite: 1
Ultima visita: 02/2007
Fascia di prezzo: 36-59
Guide e recensioni: Osterie d'ItaliaMichelinGambero Rosso, Accademia Italiana Cucina, AliceTouring

-Scorzè- (VE) 
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Torno a realizzare un post con ben 4 locali provati, tutti accomunati dallo stesso punteggio e provati diversi anni fa, curiosamente tutti nel mese di febbraio (2005, 2006, 2007 e 2013). Non dispongo di foto personali quindi allego alcune immagini dal web.
Locali diversi, da quelli tipicamente e tradizionalmente stile osteria o trattoria (i toscani Locanda Dino a Scandicci (FI) e L' Antica Venezia a Livorno, entrambi provati in due occasioni) e quelli molto più ricercati e di livello (Quintilio e Perbacco rispettivamente ad Altare (SV) e Scorzè (VE)).
Escluso L'Antica Venezia che avevo scelto perchè segnalata dalla bellissima rivista Viaggi e Sapori, che purtroppo da molti anni non è più nelle edicole, gli altri erano tutti segnalati su Osterie d'Italia, perchè al tempo in cui li provai avevano ancora un prezzo accessibile, mentre oggi il Perbacco di Scorzè ma soprattutto Quintilio ad Altare sono quasi inaccessibili per il costo piuttosto elevato del loro menù.
Avevo pranzato due volte solo alla Locanda Dino mentre negli altri locali mi ero concesso una più sostanziosa cena, ed ero rimasto in tutte le occasioni soddisfatto del cibo e del servizio, anche se il voto giustifica un risultato più che discreto ma non sicuramente memorabile (si piazzano infatti tra la 826esima e la 831esima posizione in classifica).

Vediamoli un po' più nel dettaglio iniziando dalla Locanda Dino.
Ho pranzato due volte, l' ultima risalente al 2013, quindi 11 anni fa, e sono stato sempre bene, gustando una cucina tradizionale fiorentina di buon livello, con piatti semplici e gustosi. 

Per Osterie d'Italia 2018: 


Per Alice 2011: "Locale d'epoca, fondato sul finire dell'ottocento e ben presto diventato un punto di riferimento sicuro per gli appuntamenti domenicali della zona, vicino all'uscita Firenze-Scandicci, poco lontano dall'Arno. La cucina di Paolo Raveggi è schietta, gustosa e ben preparata (cannellini freschi "in stufa", ribollita, pappardelle sulla lepre, peposo, seppie in zimino, baccalà, bistecca alla fiorentina, agnello arrosto, pollo fritto) e i vini sono scelti con intelligenza."

Per il Touring: "Una tipica trattoria toscana, lungo la strada per San Colombano. Atmosfera rétro e menu secondo la disponibilità del mercato e l'estro del patron, i piatti vengono scritti sulla lavagnetta, come una volta. Segnaliamo: antipasto di affettati e crostini con fegatini, paste fatte in casa, agnello arrosto o in umido, lesso rifatto con cipolle, baccalà in umido e trippa"

Alcune immagini dal web:






















Proseguo con la bella osteria L' Antica Venezia, proprio nel quartiere omonimo di Livorno, a ridosso delle mura e dei fossi della fortezza marinara.
Molto bello l' articolo che descriveva il locale e tutta la zona attorno alla fortezza sulla rivista Viaggi e Sapori, che fu per anni il mio mensile preferito, partendo già dal nome, cioè le mie due principali passioni nella vita.
Un locale che mi era entrato nel ❤️, soprattutto nella prima occasione di visita, mentre la seconda esperienza è stata un po' meno emozionante, seppur io abbia sempre gustato ottimi piatti di pesce, soprattutto il loro famoso cacciucco alla livornese, che ricordo ancora oggi come uno dei migliori mai assaggiati.

Per il Touring: "Tipica trattoria dall'atmosfera rustica e accogliente che propone ottime portate di pesce, imperdibile il caciucco alla livornese, a prezzi contenuti. Buona selezione di etichette tutte rigorosamente selezionate tra le cantine della zona"

Alcune immagini dal web:
























Terzo locale di questo post è l' elegante ristorante Quintilio, ad Altare, sulle colline savonesi. Un locale facente parte dei Jeunes Restaurateurs d'Europe e praticamente segnalato da tutte le guide gastronomiche presenti in Italia. 
Livello molto alto, cucina di gran classe, ma il rapporto qualità prezzo non proprio esaltante, a tal punto di averlo penalizzato nel punteggio esclusivamente per questo motivo. Ricordo di averlo provato in una cena di lavoro e quando portai la fattura in azienda la faccia dell' AD non fu particolarmente entusiasta 😂...

Per Osterie d'Italia 2014: "Lo storico locale della famiglia Bazzano si trova sulla strada che da Savona porta in Val Bormida. La gestione è molto cortese e professionale. Nella cucina a vista si preparano piatti di carne (anche di derivazione piemontese) e qualche pietanza di pesce; la pasta e il pane sono fatti in casa, molte delle verdure provengono dall'orto di famiglia. Tra i piatti più legati alla tradizione si segnalano il vitello tonnato, il cappon magro, i corsetti altaresi con i funghi, il fritto misto alla piemontese, il brasato al Barolo, la terrina di fegato d'anatra marinata al Sauternes. Quand'è stagione sono proposti menù dedicati al porcino e al tartufo Valbormidese. Una corposa carta dei vini unisce grandi nomi a piccoli produttori; si può bere anche al calice e acquistare presso la piccola enoteca. Per il pernottamento sono a disposizione cinque confortevoli camere."

Per il Gambero Rosso 2024:


Per il Golosario 2024:


Per l'Espresso 2021:


Per la Michelin 2024: "Da oltre un secolo, generazione dopo generazione, Quintilio è - geograficamente e non solo - un eccellente punto d'incontro tra due territori bellissimi, la Liguria ed il Piemonte. Regioni che primeggiano anche nella selezione enoica seguita con garbo e simpatia dalla titolare Lorena, nonché luoghi su cui si incentra il menu, ideato giornalmente con ingredienti fragranti, di qualità e di prossimità. Plin, tortelli di coniglio alla ligure, risotti, vitello tonnato, cervella... tutti riletti dallo chef patron Luca Bazzano con intelligenza e bravura in chiave contemporanea. "

Per l'Accademia Italiana della Cucina 2024:


Per Alice 2011: "A 450 metri di altitudine, Altare è terra di confine, a cavallo tra Piemonte e Liguria, Alpi e Appennini. Sulla strada principale, all'estremità a monte, si trova Quintilio. All'interno marmi, specchi e colonne colorate con luci sfavillanti, esposizione di vetri antichi e moderni, classici e colorati. Tavoli ben distanti, apparecchiatura sobria e curata. Cestino con grissini, focacce e pane. Servizio solerte e puntuale. In tavola carni, funghi, tagliolini e risotti; ma anche cappun magro (non sempre), pasta e fagioli, fritto misto alla piemontese, gallo ripieno all'altarese. Dolci di buona fattura. Preantipasto con calice di spumante e moscato sul dessert offerti. Una tappa gastronomica che merita la deviazione e la sosta. Una terza sala, con un tavolo da 8, funziona da enoteca: vini liguri e piemontesi accompagnati da piatti del ristorante o da semplici spuntini (su prenotazione)."

Per Identità Golose 2024:


Per i Ristoranti della Tavolozza: "Il Ristorante Quintilio è una garanzia di qualità e del ben mangiare dal lontano 1889, sul confine tra Piemonte e Liguria. Luca e Lorena hanno continuato un percorso di grande tradizione del ristorante di famiglia. L’interno del ristorante è molto curato ed elegante, è diviso in tre sale, la grande sala più classica, con collezioni di vasi antichi in vetro, c’è l’enoteca, vanto di Lorena, competente sommelier, dove si è circondati da una collezione di più di 500 etichette e un’altra saletta, più raccolta, con libri rari e oggetti preziosi. La cucina si basa su prodotti di altissima qualità, nel rispetto della stagionalità, come i preziosi tartufi, raccolti nelle zone vicine, e i funghi in ricette classiche ed anche innovative. L’amuse-bouche è un assaggio di torta di riso, vera delizia, seguiti dal pane, la focaccia e i grissini, fatti in casa. Il menù degustazione è composto di 4 portate a 45 euro e vi soddisferà pienamente. Tra gli antipasti citiamo l’uovo pochè con spuma di parmigiano e fondo bruno con o senza tartufo, una raffinata terrina di foie gras d’anatra, marinata al sauternes. Tra i primi gli imperdibili ravioli al plin o gli squisiti gnocchi con le patate di Calizzano con fonduta e tartufo nero. Tra i secondi provate le trippe con fagiolane, o il classico brasato al barolo. Dolci squisiti, come il tortino di mele con il gelato alla crema della casa. Cantina ben fornita con le migliori etichette del territorio."

Per JRE:

Alcune immagini dal web:























L' ultimo ristorante è il Perbacco a Scorzè. Discorso analogo al precedente, qui venimmo a cena in orario molto tardo insieme a dei colleghi, arrivando dal Piemonte. 
Cenammo molto bene, con piatti davvero interessanti, di innovazione ma legati al territorio e alla stagionalità, ma il rapporto qualità prezzo lasciò qualche perplessità. 
Però tra tutti i locali di questo post è sicuramente quello che vorrei riprovare senza ombra di dubbio.

Per Osterie d'Italia 2006: "Appena fuori dal centro di Scorzè, sulla strada che porta a Mogliano, nel medesimo edificio (un mulino del Settecento in riva al fiume Dese) ma con gestioni diverse, ci sono l'osteria Perbacco e il Piccolo Hotel. L'ambiente è piacevole, ristrutturato con raffinatezza; gradevole il rumore dell'acqua se d'estate si sta sulla terrazza. Il servizio è curato con professionalità dal simpatico Stefano Tosato, mentre in cucina opera Claudio Pigozzo, giovane chef curioso e appassionato nella ricerca dei prodotti (Presìdi Slow Food, carni e verdure del territorio). Nel menù, che cambia ogni giorno, convivono piatti di tradizione e altri più creativi, che ci auguriamo non finiscano col prevaricare. Tra gli antipasti, a fianco delle schie con la polenta e delle cappesante gratinate con pomodoro marinato potrete trovare il pomodoro farcito di burrata con pesto di basilico o l'insalatina di merluzzo con verdure di stagione. Poi, spaghetti al nero di seppia, strozzapreti con zucchine e zafferano, tagliolini con calamaretti, mazzancolle e pomodoro, d'inverno la zuppa di fagioli con il radicchio rosso di Treviso. Come secondo, brasato di guanciale al vino rosso, roast-beef di sorana con patate al forno, tagliata di tonno con olive e pomodorini. Ottima la selezione di formaggi italiani e francesi, con 12 tipi sempre presenti. Tra i dolci, tutti del pasticciere Marco, mousse al cioccolato bianco e lampone con biscuit al pistacchio, torta di frutta e mousse alla banana con fragole e frutto della passione, spuma al limone con purea di melone e pesca. Le bottiglie della carta dei vini (circa 300 etichette italiane e straniere) sono climatizzate a regola d'arte. Ottima anche la selezione di distillati."

Per la Michelin 2024: "Due piacevoli sale fresche e luminose in combinazione con elementi rustici e camino in quel che fu un antico mulino; d'estate ci si trasferisce in terrazza sopra il fiume. Carne e pesce in ricette venete o più creative per chi è in vena di novità."

Per il Gambero Rosso 2024:


Per il Touring: "Ricavato all'interno di un mulino del Settecento con bella terrazza sul fiume, offre piatti della cucina veneta rivisitati. Il menu varia ogni giorno, secondo la stagionalità dei prodotti, come ad esempio: sformatino di asparagi e uovo rapé, ravioli di burrata con pomodoro e filetti di melanzane al basilico, tagliata di roast-beef di Sorana con patate al forno. Tra i dolci, millefoglie con crema e frutta di stagione. Ampia selezione di etichette italiane e francesi"

Per Alice 2011: "Nella cittadina di Scorzè, a metà strada tra Treviso e Venezia, piacevole risorsa ricavata dalla ristrutturazione di un mulino. Il ristorante offre una cucina classica stagionale di buona fattura senza tralasciare qualche tocco creativo. A sostenerla una ricca selezione di bottiglie italiane e qualche etichetta straniera."

Alcune immagini dal web:

























































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