domenica 6 ottobre 2024

Dai Cacciatori Da Cesare (ora Filippo Oste in Albaretto) (85)

 https://www.filippogiaccone.com/



Voto: 85
Numero di visite: 1
Ultima visita: 09/1999
Fascia di prezzo: 58-68
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, GolosarioEspressoGambero Rosso, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring

-Albaretto della Torre- (CN)




Aggiornamento dell'ottobre 2024: 
Ho diviso il post del ristorante Dai Cacciatori Da Cesare perchè, come tutti i locali chiusi o che hanno cambiato gestione, il punteggio massimo che ho deciso di riassegnare è di 85 punti.

Ecco il mio post precedente dove descrivevo il ristorante Dai Cacciatori Da Cesare in un post congiunto con la Trattoria Mario di Firenze:
Ora vorrei parlarvi del ristorante Dai Cacciatori da Cesare, il grande Cesare Giaccone, che ha lasciato il posto al figlio Filippo alle redini del locale di famiglia che ha fatto grande la cucina di Langa. Da Cesare venni nel lontano settembre 1999, e fu davvero una rivelazione: mio cognato Sasha di Berlino mi portò in questo paradiso dei mangioni, dove al tempo si veniva soprattutto per il capretto allo spiedo. Oggi il nuovo locale, Filippo Oste in Albaretto, appunto ad Albaretto della Torre, Cuneo, ruota attorno ad una cucina stagionale, con piatti ben curati e centrati, che rappresentano lo Chef ed il territorio. Ottimo naturalmente il coniglio allo spiedo che ha preso il posto del capretto, bella la carta dei vini.
Da tornarci per provare se il figlio ha superato il papà oppure se il ricordo della cucina di Cesare ancora prevalga... ai posteri!


Per il Gambero Rosso 2024:


Per il Golosario (Filippo Oste in Albaretto) 2024


Per Osterie d'Italia 2020 (Filippo Oste in Albaretto): "Il menù comprende pochi ma riuscitissimi piatti che ben rappresentano il territorio e la cultura culinaria con cui è cresciuto Filippo, figlio del celebre chef Cesare Giaccone.
In una parte di Langa che si lascia alle spalle la zona dei vigneti e scopre colline ricoperte di noccioleti, Filippo Giaccone gestisce questa osteria. Due le sue evidenti passioni: la cucina - ereditata da papà Cesare, fantasioso e noto chef - e Vasco Rossi, cui è dedicato un piatto. Ai tavoli sarete accuditi, con fare gentile, dalla moglie Silvia.
La lista delle vivande comprende pochi ma riuscitissimi piatti che ben rappresentano il territorio e la cultura culinaria con cui è cresciuto Filippo. Carne cruda classica (10 €), l'insalata di Filippo - un insieme di insalatine, erbe spontanee e fiori, conditi con una salsa 'segreta"- quindi il piatto ideato da Cesare Giaccone, porcini e pesche (25€). Per primo tajarin al ragù (12 €) o con gli asparagi e come secondi il carrè di vitello, portato al tavolo ancora in cottura su una pietra rovente, e un ottimo coniglio allo spiedo e patate (18 €) che, come recita il menù, sarà servito solo dopo le 21.30, quando avrà terminato il suo tempo di cottura nel camino che campeggia all'ingresso. Per finire panna cotta (6 €), pesche caramellate, torta di nocciole con zabaione. Bella carta dei vini con i migliori produttori locali e non solo."

Per l'Espresso 2021, Filippo Oste in Albaretto: "Ci sono molte ragione per scoprire l'Alta Langa, e la cucina di Filippo Giaccone è una di queste. A cominciare dalle carni, di coniglio o di capretto, cotte allo spiedo davanti ai commensali e servite al momento giusto, che faranno riscoprire i sapori di un tempo. L'insalata di carne e verdure è condita con una salsa alla frutta che la rende unica, ma la cui ricetta rimane, purtroppo, segreta. I tajarin, fatti a mano, non mancano mai e sono accompagnati da ghiotti intingoli che cambiano secondo stagione, ma non vale meno il risotto Carnaroli al pomodoro. Si conclude con lo zabaione, montato sul momento, e la torta di nocciole. Nella bella stagione è d'obbligo pranzare nel delizioso giardino. Piccola, ma ben costruita, la scelta dei vini."

Per il Touring: "In quello che per anni è stato il regno di Cesare Giaccone (ora attivo a Villa Contessa Rossa) dal 2010 è subentrato il figlio Filippo. La cucina è sempre di alto livello e ispirata alla tradizione piemontese ma rivisitata con estro: carpione di tacchino, con cipolle di Tropea; gnocchetti alla parigina e lasagnette al pesto; coniglio allo spiedo (piatto forte dell'osteria) e carrè alla pietra, cotto al tavolo secondo il gusto dei commensali; dolci e gelati fatti in casa a seconda delle materie prime di stagione
Chiusura: ferie variabili lunedì e martedì; aperto solo la sera"

Per Alice, Dai Cacciatori Da Cesare, 2009: "Albaretto è un paese dell'Alta Langa, terra di noccioli più che di vigneti, un po' fuori dal mondo, ma è meta di buongustai da ogni dove (Patricia Wells, la critica gastronomica dell'Herald Tribune, lo cita come uno dei migliori ristoranti italiani). L'osteria di Cesare Giaccone (ex Osteria dei Cacciatori) è un locale paradisiaco, con pochi tavoli e un camino sempre acceso in inverno. Cesare propone sempre la sua "geniale" cucina di altissimo livello, con spunti di fantasia e creatività governati con mano e mente sicura. Prodotti del territorio e trionfo di carni alla brace (indimenticabile il capretto). Solo menù degustazione recitato a 75 euro: aperitivo, due antipasti a sorpresa (sempre un'insalatina), due primi (riso/pasta e minestra), capretto (sempre) ed un altro secondo di carne (o selvaggina) portato in tavola in un piatto comune cui attingere con gioia; dessert (immancabile lo zabaione), vino Dolcetto compreso. Aperto solo la sera, domenica anche a pranzo."







Alcune immagini dal web:
























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