mercoledì 22 novembre 2023

Al Trovatore (90) 🧔

 https://www.altrovatore.it/ 


Voto: 90
Numero di visite: 3
Ultima visita: 11/2023
Fascia di prezzo: 40-50
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Gambero RossoAlice, Touring

-Ceggia- (VE) 




Aggiornamento del novembre 2023:
A distanza di ben 17 anni e mezzo torno al Trovatore di Ceggia, gestito sempre dalla stessa famiglia Mies ma ora con il figlio Massimo al timone del rinnovato ristorante (la mamma Graziella è mancata pochi anni fa mentre papà Graziano è sempre in sala, disponibile e cortese), che in molto è cambiato rispetto alle mie due precedenti visite, l'ultima delle quali risaliva appunto al marzo del 2006.
Cucina più raffinata, seppur sempre legata al territorio ed alle tradizioni, ma alleggerita e in un contesto molto più elegante e raffinato e con un servizio da ristorante di livello, non più da trattoria di campagna.
Eppure il fascino antico resta, e i sapori nei piatti si sentono tutti, a cominciare dallo strepitoso antipasto a base di zucca in saor, tiepida e dolce, ma mitigata dalla cipolla abbondante, dall'uvetta passa e dai pinoli: un piatto consigliatoci dal patron e davvero straordinario.
Dico consigliatoci perchè questa sera sono venuto ospite di un caro vecchio amico e cliente, Doriano, insieme a suo figlio Enrico, con i quali già avevamo avuto modo di condividere cene e pranzi in questi anni (praticamente ci conosciamo da 35 anni).
Davvero ottima anche la scelta dei bigoli alla carbonara con guanciale croccante e porcini, un'ottimo primo piatto che ci ha saziati appieno e che abbiamo voluto provare tutti quanti senza distinzioni.
E anche sui dolci siamo stati sulla stessa linea: tiramisù (buonissimo) sempre su accalorato consiglio di Massimo.
Un ottimo indirizzo, 4 punti in più in classifica che lo portano dai precedenti 86 agli attuali 90 punti e attorno alla 320esima posizione in classifica.

Questo il mio post precedente:
Due locali provati molti anni fa, quindi senza immagini personali, entrambi segnalati dalle guide solo in quegli anni in cui li provai, e oramai non più su Osterie d'Italia dal 2001 (Al Trovatore) e dal 2010 (Alpino da Rosa).
Due posti dove ebbi modo di pranzare e cenare in un paio di occasioni in entrambi, quindi locali che mi avevano convinto a tornare e che ho premiato comunque con un voto decisamente alto, quindi dove si stava bene. Oggi non saprei, anche se Al Trovatore sembra ancora in auge, mentre l' Alpino da Rosa pare piuttosto in fase calante a leggere i commenti piuttosto rari e negativi degli ultimi periodi.

Iniziando dal Trovatore, che ricorderò sempre per aver bevuto il miglior Rhum della mia vita in compagnia di un caro amico ed ex collega, Sergio di Ivrea, posso dire che si tratta di un accogliente rustico di campagna, gestito dalla famiglia Mies, che proponeva tra gli altri piatti: strudel al radicchio, agli asparagi, ai carciofi, alle erbe spontanee, torte e frittate di verdura sempre legate alle stagionalità, paste fatte in casa con condimenti di stagione oppure con salsiccia o ragù di carne, ad esempio gli gnocchi con ragù di oca-cigno, un volatile dell'ambiente fluviale circostante. Secondi come petto d'anatra alle more, petto di faraona con peverada o il rotolo di coniglio. Buoni dolci come croccantino semifreddo con creme caramel.

Per il Touring: "Classica trattoria di campagna situata in una costruzione rustica accanto al fiume Piavon. La gestione e l'atmosfera sono familiari, le proposte della cucina sono casalinghe ed elaborate con ingredienti genuini selezionati, paste e dolci fatti in casa. Troverete: asparagi con fonduta di formaggio ubriaco, bigoi con radicchio di Treviso, filetto d'anatra al balsamico e mirtilli rossi; solo in stagione tartufo bianco, finferli e ovuli. Dalla cantina, visitabile su richiesta, etichette venete e di altre zone d’Italia"

Per il Gambero Rosso 2006: "Al confine fra le province di Venezia e Treviso, lungo il fiume Piavon, sull'antica via Annia che collegava Padova, Altino e Aquileia, a pochi chilometri dall'uscita autostradale di Cessalto, il Trovatore è un luogo piacevole e rilassante, un bel rustico ben ristrutturato, un mix fra trattoria e ristorante. Della prima ha l'impianto generale, l'affabilità, l'ambientazione familiare, ma del secondo possiede la cura nell'arredo e una carta dei vini ben strutturata. Della trattoria, c'è la base della cucina, legata al territorio e alle stagioni (così, nel menu, si alternano i funghi e gli asparagi, la zucca e il radicchio di Treviso) del ristorante una certa cura ed eleganza nella presentazione dei piatti. La famiglia Mies (il patron Massimo e la signora Graziella sempre in sala) propone ai suoi clienti, come partenza, un'eccellente scelta di salumi, oppure le frittatine con i bruscandoli, o il radicchio marinato con petto d'oca. Fra i primi, a base di paste tutte fatte in casa: eccellenti ravioli di carne su fonduta di Taleggio e noci e i tagliolini con il ragù di coniglio. Fra i secondi un buon fiocco di vitello con accompagnamento di patate al forno, petto d'anatra all'aceto balsamico, rotolo di coniglio, faraona in salsa peverada. In chiusura: un cremoso e goloso dolce al caffè ma anche crostate e un buon semifreddo di nocciole e mandorle tostate"

Per Osterie d'Italia 2001: "In epoca romana il territorio di Ceggia era percorso dall'importante arteria Annia, che collegava Padova, Altino e Aquileia. Con il declino dell'impero e le invasioni barbariche, l'abbandono della campagna aprì le terre all'avanzata delle acque, che determinarono un lungo processo di decadenza che si protrasse per tutto il Medioevo. Ancora all'inizio del Novecento la Zona era in gran parte paludosa e la popolazione, alla mercé di un sito insalubre, si ritiro nella parte più alta del territorio dando origine al primo abitato di Ceggia.
Lungo le dolci acque del Piavon, in un classico e accogliente rustico di campagna, è ospitato Al Trovatore, da anni gestito dalla famiglia Mies. La signora Graziella, che si occupa della cucina, propone come antipasti strudel al radicchio, agli asparagi, ai carciofi, alle erbe spontanee, torte e frittate sempre all'insegna di una rispettosa stagionalità. Stesso discorso per i primi piatti, dove le paste fatte in casa sono accompagnate da condimenti di stagione oppure da salsiccia o ragù di carne: particolare menzione meritano gli gnocchi con ragù di oca-cigno (volatile dell'ambiente fluviale circostante). Fra i secondi consigliamo il petto d'anatra alle more, il petto di faraona con peverada o il rotolo di coniglio. Buona la selezione ai formaggi e piacevole il croccantino semifreddo con crème caramel. Graziano, che con passione si occupa della cantina, vi guiderà con attenzione nella scelta di una buona bottiglia. In
sala, il servizio è curato dal figlio Massimo, che con simpatia e padronanza del ruolo favorisce una piacevole sosta."

Per Alice: "In un confortevole rustico di campagna, vicino alle acque del Piavon, una trattoria gestita da anni dalla famiglia Mies; la signora Graziella in cucina vi preparerà buoni piatti tipici della zona, dai bigoi con radicchio di Treviso e salsiccia, al filetto di faraona con finferli e tartufo bianco, al semifreddo al croccantino. Ampia e ben strutturata la carta dei vini"

Immagini del novembre 2023:



























Immagini dal web:



















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