martedì 1 agosto 2023

Podere San Giuliano (78)

https://www.poderesangiuliano.it/ 


Voto: 78
Numero di visite: 1
Ultima visita: 09/2020
Fascia di prezzo: 36-47
Guide e recensioni: TouringDissapore

-San Lazzaro di Savena- (BO)



Non fu un'esperienza così esaltante come mi sarei aspettato, quella sera di settembre 2020 in cui cenai al Podere San Giuliano, perchè, lo ricordo bene, le recensioni che lessi sia da parte di Dissapore che del Touring Club (addirittura premio Buona Cucina riconfermato anche nel 2023) avevano portato a delle aspettative che in gran parte sono state disattese, anche se non posso dire di aver mangiato male, ma non in maniera così eccellente.
Comunque una bella location, una cucina di ricerca ed innovativa pur rimanendo nel panorama di un agriturismo che rispetta i prodotti e le stagioni.
Tutto sommato penso che potrei anche decidere di ritornarci per riprovare la loro cucina dovesse presentarsi l'occasione, ma a Bologna ci sono talmente tanti indirizzi che devo ancora provare e tanti che ho provato indubbiamente di livello superiore che... non so... dovrei pensarci su...
La chef Federica Frattini deve convincermi che quella serata fu solo un piccolo passaggio a vuoto, sicuramente.

Per il Touring: "Immersa in un'oasi verde un'azienda agricola con camere e ristorante, ai cui fornelli si affaccenda lo chef, che beneficia di un orto per le verdure più comuni, di un piccolo appezzamento per le produzioni di nicchia e di un fertile fazzoletto di terra per le erbe aromatiche; gli altri ingredienti, dalle carni ai salumi, provengono da produttori locali. La carta non accontenta solo la clientela gourmet, infatti accanto alle portate misuratamente creative, sempre centrate sulla materia e animate dai giusti contrasti, non sfigurano i classici emiliani: tigelle con affettati locali e pesto modenese; tortelli di melanzana affumicata, triglia di scoglio e peperoni; pancia di maialino, salsa di albicocche e caponatina"

Per Dissapore: "Il Podere San Giuliano è un’azienda agricola con cucina a 15 minuti dal centro di Bologna. Cercherò di spiegarvi perché questo posto è speciale. Dalla cucina non escono i piatti che vi aspettereste da un agriturismo; per capirci, non escono gramigna e salsiccia o frittate di porri.
Escono piatti di alta (molto alta) cucina al servizio dei prodotti dell’orto e della filiera che hanno creato con i fornitori. Lo chef Riccardo Facchini è un francesista e si capisce aprendo il menu, ma apporta il tocco oltralpino alla cucina bolognese. I piatti sono gustosi ma allo stesso tempo leggeri e i sapori riescono a essere sia sofisticati che familiari. Per esempio, c’è in menu un risotto scomposto (nel senso che – visivamente – la carne sta sotto al riso e la devi andare a cercare con la forchetta) con battuta di cervo e polvere di cappero che è proprio notevole.
Goduria assicurata con: prosciutto di petto d’anatra affumicato al legno di ciliegio (12 euro), le tagliatelle di Bologna al ragù battuto al coltello (10 euro), risotto all’onda con battuta di cervo (12 euro). Ma poi anche tutto il resto."
















Alcune immagini dal web:






















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