https://www.osteriapergola.it/index.html
Voto: 74
Numero di visite: 4
Ultima visita: 06/2020
Fascia di prezzo: 25-36
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Espresso, Touring, Associazione Italiana Sommelier, Mangiare&Bere in Piemonte di Bruno Gambarotta
-Scarmagno- (TO)
E' stata per anni una delle migliori trattorie della nostra zona, quando al timone c'erano Alessandro Cignetti in cucina e sua moglie Maria Grazia Galdini, sommelier, in sala.
E fu allora, negli anni '90, che lo provammo in ben due occasioni, sempre a cena, io ed Alessandra da poco sposati.
Poi il cambio di gestione alcuni anni fa e la caduta in disgrazia di questo locale, che ho voluto riprovare in un altro paio di occasioni negli ultimi anni.
Il voto non è nient'altro che la media tra il voto altissimo della prima gestione e quello piuttosto scarso dell'ultima.
Oggi chiaramente non lo consiglierei, ma nel passato è stato davvero un indirizzo di tutto rispetto e quindi mi sembra giusto citarne la gloria dei fasti che furono.
Au revoir.
Per Osterie d'Italia 1998: "Nuovo look per questo ristorante non lontano dallo stabilimento Olivetti. La recentissima ristrutturazione ha prodotto due salette accoglienti - rosa antico alle pareti, qualche bel mobile piemontese, tovaglie e stoviglie di una certa raffinatezza - e, divisa da una parete mobile in legno, una sala più grande destinata ad accogliere gruppi o banchetti. Niente di sfarzoso, anzi, sobrietà e linearità sono ora la bella cornice per la cucina di Alessandro Cignetti con cui collabora, per la gestione della sala, la moglie Maria Grazia Galdini. Ritoccati i prezzi - ça va sans dire - la 'Pergola' ora propone, oltre alla carta, tre menu degustazione (a 40, 47, 55 mila lire vini esclusi) che spaziano tra gastronomia canavesana tradizionale e ricette creative. Considerato il numero elevato delle portate del menu 'grande', riteniamo che anche con quelli più ridotti sia possibile gustare un buon spaccato della cucina di
Alessandro.
Secondo stagione, troverete antipasti come tortini, giardiniera, fiori di zucchine con burro e miele, rolatina di coniglio. Canavesane doc sono la zuppa d'ajucche (erbe della zona), e la tofeia (a base di fagioli), ma si trovano anche zuppe di cavoli e di ortiche, risotti e tagliolini. Su prenotazione gusterete la finanziera, il bollito e il fritto misto, nonchè, in stagione, i funghi. Da provare il petto d'anatra preparato con il Passito di Caluso e i pinoli. Trai dolci assaggiate le torte di pesche e mele e lo zabaione ghiacciato con fonduta di cioccolato. La cantina è decisamente ben fornita: oltre cento etichette, fra cui abbondano nomi illustri, con preponderanza piemontese e qualche presenza straniera."
Per l'Espresso 1997: "Trattoria di lusso, si potrebbe definire questo gioiellino a due passi da Ivrea, molto ben curato, con una cucina del territorio realizzata con taluni sprazzi creativi che trovano buona compagnia nella puntuale carta dei vini proposta a prezzi decisamente onesti. Per la coppia propongono il menu della tavolozza con sette portate, a 56.000 lire, mentre alla carta troverete una ventina di proposte tra cui filetto di trota in carpione, salignun con crostini, agnolotti al castelmagno, zuppa d'ajucche (erbe di montagna), agnello al forno, concia di coniglio canavesana, zabaione al cioccolato. Invitante la selezione dei formaggi. Sulle 50.000 lire."
Per il Touring: "A pochi chilometri dal casello autostradale, un ambiente accogliente dove si possono gustare i buoni piatti del territorio a prezzi convenienti: agnolotti, fritto misto alla piemontese e piatti a base di pesce. Per concludere degli ottimi dolci fatti in casa"
Per Mangiare&Bere in Piemonte di Bruno Gambarotta, edizione 1999: "In un ambiente rustico-elegante distribuito su due salette e un grande salone che complessivamente ospitano fino a 115 coperti, Alessandro Cignetti (in cucina) e Maria Grazia Galdini (in sala) propongono una cucina di tradizione piemontese, e canavesana in particolare, rivisitata con creatività sia nella preparazione che nella
presentazione. La scelta dei piatti presta attenzione alla stagionalità degli ingredienti.
Piatti consigliati: I menu variano ogni mese. Antipasti: millefoglie di trota salmonata con salsa al cerfoglio; terrina di fegatini di pollo al Caluso passito. Primi: fagottini di verdura con fonduta; risotto
mantecato con le tome. Secondi: filetto di maiale alle mele (antica ricetta canavesana); filetto di vitello ai funghi. Ampia selezione di formaggi. Dessert: zabajone ghiacciato con fonduta di cioccolato; semifreddo al torrone. Vini: la carta contiene quasi 200 etichette tra piemontesi ed esteri. Particolarmente richiesti Erbaluce e Carema."
Per l'Associazione Italiana Sommelier, edizione 1998: "Siamo proprio al limite della pianura e alle radici delle colline e tutt'intorno la campagna è fitta di insediamenti, a 200 metri c'è l'Olivetti. E' dal 1990 che Alessandro Cignetti, chef, e sua moglie Maria Grazia Galdini, sommelier, gestiscono questo locale di medie dimensioni, di atmosfera familiare e accogliente. Potete gustare i sapori tipici della cucina piemontese, proposti in due menu degustazione che cambiano ogni mese, composto da 7/8 portate e l'altro di 4 piatti. La cantina da parte sua propone una vasta selezione di etichette regionali, nazionali ed esteri, oltre che una buona scelta di distillati e grappe. Il parcheggio e di medie proporzioni ma comodo. E' bene prenotare. Prezzo medio: 40/60.000- Carte di credito: tutte. Sconto ai Soci A.I.S.: 10%"
Alcune immagini dal web:
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