L' Osteria Dei Fauni (93) 🧔🧔

 https://www.osteriadeifauni.it/

Voto: 93

Numero di visite: 1

Ultima visita: 05/1998

Fascia di prezzo: 40-51

Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Alice, Touring

-Segrate- (MI)

Aggiornamento del febbraio 2025:

Ho diviso in due post separati La Taverna di Frà Fiusch e L'Osteria dei Fauni

Questo il mio post precedente:

Altri due locali accomunati dal fatto di non aver foto personali, perchè provati in una sola occasione e tanti anni fa, inserisco le piccole recensioni in un unico post.

Frà Fiusch l'ho provato con mia moglie Alessandra nel febbraio del 2006 (periodo delle Olimpiadi Invernali di Torino), mentre l'Osteria dei Fauni risale ad uno dei primi locali provati che mi hanno lasciato il segno, grazie a Slow Food, nel lontano maggio del 1998

E' davvero da tantissimi anni che non vado all' Osteria dei Fauni di Segrate, locale che Slow Food ha recensito fino al 2001 mentre ancora oggi gode di recensione del Golosario e addirittura 2 bottiglie sulla guida ristoranti del Gambero Rosso. Atmosfera tranquilla, qui mangiai il miglior fois gras della mia vita, oggi propone cucina di abbinamento ad ottimi vini serviti in estate anche sotto il porticato. Salumi, formaggi, piatti di stagione, in prevalenza cucina di terra ma anche con piatti di mare. Oggi i giovani titolari, Chiara italiana e Mike americano, lei in sala e lui chef, vi porteranno in tavola i piatti ed i vini migliori.

Per il Gambero Rosso 2024, 2 Bottiglie, rapporto qualità prezzo medio: "Mike e Chiara portano avanti questo posto piacevole nato come luogo del vino e poi evolutosi in bistrot moderno dove la sosta gastronomica è altrettanto valida. Il focus sul buon bere non si è spostato, come dimostra l'attenta e variegata selezione di bottiglie, ma il menù offre pure stimoli freschi e interessanti, a variazione stagionale: la ricciola con crema di melanzane affumicate e salsa di peperoni in agrodolce, il filetto di lampuga del Mediterraneo alla pizzaiola con tenerumi piccanti, la macedonia di frutta e verdura con sorbetto al frutto della passione. Un locale dove si sta bene in ogni caso col plus dei tavoli all'aperto. Nei giorni feriali menù pranzo più stringato"

Per il Golosario 2024:

Per il Touring: "Ristorante che propone una cucina varia con menu che cambia ogni due mesi, in equilibrio tra pesce e carne in stagione. Tra i piatti, paste fresche, crema di zucca, salsa di melograno e olio di pistacchi, tagliatelle con scampi e fagioli di Saluzzo e guanciale, battuta cruda e dolci della casa. Grande cantina, ampia scelta di distillati, bella varietà di salumi (anche spagnoli) e formaggi"

Per Osterie d'Italia 2001: "Il locale è consigliato a chi, oltre che mangiare, ama degustare buoni vini
L'enoteca nell'ultimo anno ha ampliato quasi a dismisura la scelta delle etichette, che ora sono circa 1300, di cui 950 italiane e 350 straniere; senza contare gli oltre 180 distillati. Per fare conoscere
e apprezzare i vini propone un vasto programma di degustazioni gratuite, offerte dalle aziende, che settimanalmente presentano i loro prodotti. Al buon bere si accoppia una cucina originale, curata dal giovanissimo cuoco Cristiano Gallo, guidato da Amedeo La Brecciosa, unico gestore rimasto a condurre il locale, dopo che gli altri soci sono partiti per altri lidi. Una lavagna con le proposte del giorno è fatta girare fra i tavoli per favorire la scelta dei piatti. 

Ci sono sempre un paio di primi, che comprendono zuppe e qualche pasta, o anche la polenta in inverno, servita con formaggio o lardo. Fra le proposte giornaliere, che variano con la stagione, interessante è il foie gras che prepara il cuoco, come pure i carpacci di tonno e di spada, mercato permettendo. Inoltre in estate è possibile trovare coniglio in insalata, terrina di fagioli e calamari e.
ancora, piatti freddi che aiutano a sopportare la calura estiva. Interessante e pregevole è la selezione
di salumi e formaggi. Fra questi ultimi segnaliamo: castelmagno, bagoss, reblochon, seirass e puzzone di Moena. Le proposte, comunque, sono continuamente rinnovate, attingendo anche alle tradizioni casearie d'oltralpe. Infine i dolci, che cercano di conciliare tradizione e spirito innovativo. Una nota di merito per il facile accesso predisposto per i portatori di handicap."

Per Alice: "Ritorna la vecchia gestione e il locale rientra in guida; materie prime di stagione e di alta qualità in preparazioni attente alla tradizione (ottimi il fegato grasso in torcione, i ravioli di borragine e il galletto ruspante marinato e cotto alla piastra), da accompagnare con uno dei vini della bella carta (con proposte anche al bicchiere)"

Alcune immagini dal web: