domenica 16 febbraio 2025

Tavernetta Dante, Il Quartino, Locanda del Capitano del Popolo Da Checco (80)

 https://www.tavernettadanterovigo.it/


Voto: 80
Numero di visite: 1
Ultima visita: 05/1997
Fascia di prezzo: 31-40
Guide e recensioni: Osterie d'ItaliaEspressoMichelinGambero RossoMangiarozzoAliceTouring

-Rovigo- (RO)


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Voto: 80
Numero di visite: 1
Ultima visita: 01/2003
Fascia di prezzo: 32-36
Guide e recensioni: Osterie d'ItaliaAliceAIS

-Rimini- (RN)
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Voto: 80
Numero di visite: 1
Ultima visita: 12/2008
Fascia di prezzo: 15-25
Guide e recensioni: Golosario, Accademia Italiana Cucina, Alice

-Pistoia- (PT)
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Ed ecco altri tre locali racchiusi, come nel post precedente, in un unica breve descrizione, dato che li avevo provati molti anni fa e di loro non dispongo di immagini personali ma solo di ricordi, ora piuttosto annebbiati dal tempo.
Tutti e tre i locali furono provati in occasioni di cene per trasferte di lavoro.
Tavernetta Dante a Rovigo, Il Quartino e l'Osteria di Checco, poi ridenominata Locanda del Capitano del Popolo, sono state tre piacevoli esperienze, da 80 punti, quindi sicuramente interessanti, ma che varrebbe la pena riprovare per verificarne ancora la bontà dei piatti e del servizio.

Iniziando dalla Tavernetta Dante di Rovigo, ricordo un locale al tempo piuttosto rinomato, segnalato da moltissime guide e per anni di indubbio successo nel panorama della città veneta, apprezzato anche da alcuni miei colleghi che lo provarono sempre in occasioni di trasferte di lavoro.
Chissà oggi cosa riserverà, perchè da qualche hanno non è più recensito da alcuna guida enogastronomica.
Ricordo degli ottimi bigoli in salsa, su questo sono sicurissimo, perchè forse rimasero per anni i migliori bigoli mai assaggiati in vita mia.

Per Osterie d'Italia 2006: "Nella via principale della città, è un locale incline all'eleganza che tuttavia mantiene una sua rusticità, a partire dalle tovagliette che riportano modi di dire della tradizione, diversi di settimana in settimana. Titolari da ormai dieci anni sono Renato Santamaria e Mario Coloschi, due persone ammirevoli per la passione che mettono nel loro lavoro. Renato, nato nella zona del Montello in provincia di Treviso, si occupa della sala e dei vini (è sommelier), forte di una lunga esperienza in giro per l'Italia. Mario dirige la cucina, mostrandosi fedele interprete della tradizione veneta e attento ricercatore dei migliori prodotti stagionali che il mercato offre. Il menù, scritto, elenca un buon numero di piatti sia di carne sia di pesce. Potrete cominciare con soppressa, ossocollo e altri salumi tipici, con le classiche sarde in saor, oppure con un antipasto caldo di seppioline, gamberetti, polpo. Poi, solo per fare qualche esempio, bigoli in salsa, tortelli di zucca con ricotta affumicata, in stagione fettuccine con asparagi bianchi o tagliatelle ai funghi porcini, risotto con radicchio e salsiccia. Tra i secondi, oltre a bistecche di manzo e braciole di maiale, la costata di puledro, le seppie al nero, il baccalà alla vicentina, il tonno fresco o il pesce spada ai ferri. Buona selezione di formaggi, soprattutto veneti. Mario prepara anche i dessert: crostate di frutta, dolce alle mandorle, salame al cioccolato. La carta è ricca di vini italiani e stranieri, offerti a prezzi corretti; alcuni si possono avere anche a bicchiere."

Per l'Espresso 2021: "Sicuro presidio della tradizione nel centro storico di Rovigo, Tavernetta Dante è un'insegna apprezzata per i suoi piatti schietti e solo apparentemente semplici. Piatti tradizionali alla cui base ci sono una buona materia prima e ricette che fanno parte della memoria del territorio. Non a caso il locale ha oltre ottant'anni di storia. Baccalà mantecato, pasta e fagioli, fegato alla veneziana non deludono le aspettative. Piatti di gusto e di sostanza. Carta dei vini discreta."

Per il Gambero Rosso 2020: "L'anno dell'insegna dice molto sulla solidità di questo indirizzo in centro cittadino. L'ambiente è semplice e curato, l'accoglienza è cortese e in menù, in armonia con le stagioni, sfilano piatti di territorio e tradizione di valida fattura. Cantina in linea"

Per la Michelin: "In questa trattoria storica del centro di Rovigo, a fare da protagonista assoluta è la cucina regionale veneta, arricchita di qualche piatto della tradizione culinaria nazionale.
Fra le proposte del menu troviamo: salumi di produzione propria, le pappardelle all’anatra, i bigoli in salsa di sarde e acciughe, la pasta e fagioli e il risotto radicchio rosso e salsiccia.
Fra i secondi, tante proposte di carne e di pesce: costate, fiorentine, filetti e braciole di manzo locale e il classico fegato alla veneziana."

Per il Mangiarozzo 2017: "Locale storico come il centro che lo contiene, nel cuore di Rovigo, quello capitanato da Ermenegildo Munaro. Dal 1936 questa tavola bisbiglia la tradizione veneta ed oggi ad officiare una cucina legata al territorio e all'alta qualità delle materie prime sta Roberto Zerbinati, chef di mano gentile che prepara pietanze di carne e di pesce, ma sempre con un occhio alla stagionalità. Così si trovano specialità di laguna a base di funghi, di asparagi, di radicchio o di erbe di campo. Da provare sono i vari risotti, imperdibili le lumache, la frittura di paranza, i dolci (pochi ma buoni). Davvero interessante la carta dei vini con un centinaio di etichette - la Tavernetta è anche enoteca con tanto di sommelier, Simone Fortuna - , valida quella dei distillati. Nella bella stagione il patron dispone di qualche tavolo all'aperto"

Per il Touring Club: "Nel centro cittadino, da sempre questo piacevole e accogliente locale rappresenta, dal 1936, un indirizzo sicuro dove gustare una cucina tradizionale. In queste salette si gustano soprattutto le specialità e i prodotti del territorio, con piacevoli contaminazioni dalle altre città venete. Potrete trovare: salame fresco al radicchio, sarde in saor, poi le paste caserecce, il baccalà alla vicentina. Nella giusta stagione funghi, asparagi e radicchio di Treviso a volontà, e specialità di mare e di laguna"

Per Alice 2011: "Vi accoglieranno con professionalità e cortesia e vi delizieranno con piatti della tradizione regionale quali bigoli in salsa o con l'anatra, cappellacci con la zucca, risotto con radicchio e salsiccia, fegato alla veneziana, faraona in peverada, baccalà alla vicentina. E nella stagione più calda si mangia all'aperto, nel curato giardino"

Alcune immagini dal web:

































Proseguo con Il Quartino di Rimini, sulle colline in direzione Coriano. Un bel locale, così lo ricordo, anche se gli anni si fanno sentire (lo provai nel gennaio del 2003, quindi esattamente 22 anni fa... ne è passata di acqua sotto i ponti!), dove gustai piatti romagnoli ben eseguiti, ma che sicuramente non mi fecero sobbalzare sulla sedia: il punteggio di 80 punti è sicuramente sinonimo che mangiai bene, ma il locale attualmente si colloca attorno alla 1000esima posizione in classifica, quindi poco sopra la metà tra tutti quelli da me provati (ad oggi, più di 2150).

Per Osterie d'Italia 2001:


Per Alice 2009: "Se proprio dobbiamo fermarci a Rimini per mangiare (la tentazione di fuggire verso l'interno è forte) allora abbandoniamo il centro e risaliamo un po' verso Coriano e, sulle primissime alture, a dieci minuti d'automobile, troveremo un ristorante, chiamato "osteria" - ma quale osteria? - di impostazione rustica e adatto a nutrire senza problemi frotte di affamati. D'estate ci mescoleremo ai vocianti avventori seduti all'aperto, in giardino, e potremo saziarci con paste fatte in casa e piatti tradizionali di carni o di verdure, preparati con materie prime di ottima qualità: una proposta infinita che lascia un po' perplessi i puristi della gola ma che, alla fine, soddisfa senza condizioni. Ottima scelta per gruppi di amici, famigliole in vacanza (c'è anche un'area giochi attrezzata) ma anche per chi viaggia e vuole fare una sosta di qualità. Anche i dolci sono più che buoni e la cantina ben fornita, con proposte anche al calice. Il sabato è sempre pieno, meglio prenotare"

Per l'AIS 1998:



Alcune immagini dal web:














L'ultimo locale di questo post è la Locanda del Capitano del Popolo Da Checco, che quando lo provai, oramai nel lontano dicembre del 2008, si chiamava solamente Osteria Di Checco, ed era una tipica osteria cittadina, molto verace e popolare, che proponeva cucina tipica toscana con buoni piatti. Oggi è ancora recensita dal Golosario di Massobrio, quindi sarebbe sicuramente interessante tornarci per valutarne l'attuale livello di cucina: allora fu sicuramente piacevole, ma come per gli altri locali che recensisco dopo tanti anni, non posso far altro che giudicarli dal voto che gli detti e sinceramente i piatti che mangiai non me li ricordo più.

Per il Golosario 2025:


Per Alice 2011: "Un buon indirizzo per scoprire la tradizione a tavola, accompagnata da cortesia e simpatia. Da Checco i sapori più schietti traggono valore dalla semplicità delle preparazioni: da non perdere, in particolare, pappardelle anatra o cinghiale, gnocchi al tartufo, trippa alla fiorentina, baccalà alla livornese. Aperto solo a pranzo, si può cenare il venerdì e il sabato sera, ma si consiglia la prenotazione"

Alcune immagini dal web:





































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