Voto: 81
Numero di visite: 1
Ultima visita: 02/2021
Fascia di prezzo: 25-35
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Accademia Italiana Cucina, Touring, Repubblica
-Fiume Veneto- (PN)
Ecco un locale al quale sicuramente concedere una seconda chance: sì, perchè l'unica volta che ho pranzato, qui, in un giorno lavorativo feriale in una veloce pausa pranzo, non sono riuscito a gustare appieno la loro cucina, quindi mi riprometto di riprovarlo alla prima occasione possibile. Certo, Fiume Veneto non è proprio dietro l'angolo di casa mia, ma per lavoro sicuramente avrò occasione di tornare da queste parti e quindi l'Osteria Turlonia sarà meta di una più tranquilla cena.
Per menù avevo gustato Spaghetti alla chitarra con radicchio tardivo e pitina (più che discreti) quindi Guancette di maialino brasate al Refosco con polenta (più che buone). Bella carta di vini regionali, servizio cordiale e familiare, non invadente ma preciso e puntuale. Sicuramente un luogo che merita più dell'attuale punteggio assegnatogli, ma ho bisogno di una controprova per aumentarlo... e sono convinto che ci sarà l'occasione.
Per il mio amico e collega Giuliano invece un'indirizzo straordinario, meritevole di un punteggio molto più elevato. Prezzi onesti.
Per Osterie d'Italia 2024:
Per il Touring: "Un'osteria nata nel 2009 a seguito del restauro di un locale dei primi del Novecento, in cui il giovane chef Federico, insieme al suo staff, propone ogni giorno con passione e dedizione una succulenta cucina del territorio a base di prodotti tipici e freschi. Il menu cambia stagionalmente e, tra i piatti, potrete sempre trovare alcuni piatti come il frico, il baccalà, gli gnocchi al capriolo, ottimi salumi e formaggi ricercati. Il tutto sempre accompagnato da deliziosi vini regionali. Prenotazione raccomandata
Chiusura: ferie variabili mercoledì e domenica (solo in luglio e agosto)"
Per Repubblica: "Dice: «Sono Federico Mariutti, classe 1984, nato a Pordenone da una famiglia di pizzaioli, cuoche e camerieri. Amo il cibo, amo cucinare, amo stare bene, amo la cucina nelle sue forme più semplici e sincere». E chi si sogna di contraddirlo? Ha le idee chiare, già a 13 anni aiutava il padre a pulire il pesce per il fritto del lunedì, al mercato. Poi la scuola alberghiera ad Aviano, il Gritti a Venezia (Celestino Giacomello riconosciuto come maestro), il Savoy a Firenze, il Savini a Milano, il Rigoletto a Reggiolo e, per un tocco d’estero, Londra. Nel 2009, a 25 anni, torna a casa e si mette in proprio. Con la moglie Isabella, in un vecchio bar ristrutturato, propone la sua cucina, friulana tradizionale, che è semplice e sincera, con quel tot in più fornito dalla passione per la sua terra. Federico, infatti, per quanto riguarda salumi, carni, formaggi e olio va alla ricerca di piccoli (ma buoni, ottimi) produttori che garantiscano quella qualità che fa la differenza.
Per esempio, a mo’ di benvenuto viene servito l’olio dell’unico frantoio esistente in provincia di Pordenone. E tra i formaggi erborinati non c’è il famoso Stilton ma il meno noto Stichelton, a pasta cruda. Sulla carta troverete l’elenco dei principali fornitori. Cosa propone l’osteria: tagliere di salumi e formaggi con qualche chicca – pitina della Val Tramontina, formadi frant, formaggio salato di Enemonzo. Poi: minestre (di fagioli di San Quirino, di zucca e cavolo nero), gnocchi di zucca al burro, salvia e ricotta affumicata (da bis), fettuccine al ragù di capriolo, ravioli ai finferli, baccalà alla friulana (in rosso) con polenta, frico (tortino di formaggio fuso, patate, pancetta e poca cipolla: molto buono), gulash di toro, salsicce “ubriache” (al Refosco), pancia di vitello con cipolla di Cavasso. Chi stravede per i bolliti misti sappia che li troverà, in sette tagli, tutti i giovedì e domenica a pranzo. Per chiudere: Gubana di Cividale, strudel di mele, gelato al fiordilatte con vincotto di Malvasia, panna cotta allo zafferano. Buona la carta dei vini, curata da Isabella che con garbo si occupa della sala."
Chiusura: ferie variabili mercoledì e domenica (solo in luglio e agosto)"
Per Repubblica: "Dice: «Sono Federico Mariutti, classe 1984, nato a Pordenone da una famiglia di pizzaioli, cuoche e camerieri. Amo il cibo, amo cucinare, amo stare bene, amo la cucina nelle sue forme più semplici e sincere». E chi si sogna di contraddirlo? Ha le idee chiare, già a 13 anni aiutava il padre a pulire il pesce per il fritto del lunedì, al mercato. Poi la scuola alberghiera ad Aviano, il Gritti a Venezia (Celestino Giacomello riconosciuto come maestro), il Savoy a Firenze, il Savini a Milano, il Rigoletto a Reggiolo e, per un tocco d’estero, Londra. Nel 2009, a 25 anni, torna a casa e si mette in proprio. Con la moglie Isabella, in un vecchio bar ristrutturato, propone la sua cucina, friulana tradizionale, che è semplice e sincera, con quel tot in più fornito dalla passione per la sua terra. Federico, infatti, per quanto riguarda salumi, carni, formaggi e olio va alla ricerca di piccoli (ma buoni, ottimi) produttori che garantiscano quella qualità che fa la differenza.
Per esempio, a mo’ di benvenuto viene servito l’olio dell’unico frantoio esistente in provincia di Pordenone. E tra i formaggi erborinati non c’è il famoso Stilton ma il meno noto Stichelton, a pasta cruda. Sulla carta troverete l’elenco dei principali fornitori. Cosa propone l’osteria: tagliere di salumi e formaggi con qualche chicca – pitina della Val Tramontina, formadi frant, formaggio salato di Enemonzo. Poi: minestre (di fagioli di San Quirino, di zucca e cavolo nero), gnocchi di zucca al burro, salvia e ricotta affumicata (da bis), fettuccine al ragù di capriolo, ravioli ai finferli, baccalà alla friulana (in rosso) con polenta, frico (tortino di formaggio fuso, patate, pancetta e poca cipolla: molto buono), gulash di toro, salsicce “ubriache” (al Refosco), pancia di vitello con cipolla di Cavasso. Chi stravede per i bolliti misti sappia che li troverà, in sette tagli, tutti i giovedì e domenica a pranzo. Per chiudere: Gubana di Cividale, strudel di mele, gelato al fiordilatte con vincotto di Malvasia, panna cotta allo zafferano. Buona la carta dei vini, curata da Isabella che con garbo si occupa della sala."
Alcune immagini dal web:
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