https://trattorialapeppina.it/
Voto: 83
Numero di visite: 2
Ultima visita: 09/2023
Fascia di prezzo: 39-44
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Mangiarozzo, Alice, Touring, Accademia Italiana della Cucina
-Esine- (BS)
Oggi è la giornata delle seconde prove. Dopo il pranzo a Rho al Dodicivolte, questa sera sono venuto in un locale provato la prima volta il 26 settembre del 2019, quindi tornato giusto a distanza di 4 anni spaccati, dopo la parentesi del Covid.
Cambiata la proprietà e cambiato il nome, da La Cantina all'attuale La Peppina, debbo riconoscere che anche il livello si è alzato, passando dal voto 78 precedente all'attuale 83, che fa salire di molto in classifica il locale che si attesta ora attorno alla 650esima posizione degli attuali 1900 locali provati.
Una buona cena, iniziata con dei grissini non proprio freschissimi ed un vino Cabernet Sauvignon della casa servito troppo freddo, ma che poi si è decisamente ripresa su livelli molto interessanti con dei casoncelli camuni con burro fuso e salvia molto buoni e quindi una straordinaria tagliata di cavallo marinata che si scioglieva in bocca, accompagnata da ottima polenta alla piastra. Davvero un crescendo notevole, conclusosi con un sorbetto camuno, limone e amaro alle erbe che hanno splendidamente completato il pasto.
Il servizio ottimo, il conto un po' più elevato di quello che pensavo, però comunque in linea con altri locali della zona. Ma la precedente gestione aveva prezzi decisamente più bassi.
Nuova gestione comunque promossa. Recensiti attualmente dall'Accademia Italiana della Cucina.
Se debbo ricordare la cena precedente di 4 anni fa, alla Cantina, al tempo recensita da Osterie d'Italia, Golosario, Mangiarozzo e altri, posso sicuramente dire che vi erano stati dei piatti che mi avevano convinto ed altre portate quasi da mandare indietro... quindi il voto 78 era stato decisamente penalizzante per un locale che avrebbe potuto meritare molto ma molto di più. Non mi era piaciuto il comportamento del titolare, scortese e presuntuoso.
Per Alice 2011, La Cantina: "In centro storico, in una casa del '400, ambiente sincero, da trattoria, come la proposta in tavola e i vini della Valcamonica che l'accompagnano. Paste fatte in casa, carni succulente e specialità come la salsiccia di castrato, i capù, il porcino ripieno con polenta, i bocconcini di capriolo arrosto. Aperto solo la sera, sabato e domenica anche a pranzo. Ed è piacevole, in estate, cenare in cortile, sotto il pergolato di vite."
Per il Mangiarozzo 2017, La Cantina: "Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate. Sì, perchè qui la speranza non serve: l'autenticità della tradizione camuna è certezza! Oltrepassato il cancello in ferro battuto e incorniciato dall'edera e suggellato dall'ovale con su scritto "Trattoria La Cantina - Cucina Tradizionale Camuna", vi si aprirà un mondo di antichi sapori. E' Oriana Belotti che mette l'essenza della Valle Camonica nei piatti; e suo marito Giacomo Bontempi orchestra la sala. Un ambiente più che accogliente, in pietra e con volte a mattoncini rossi, incastonato in una dimora del Cinquecento, all'epoca residenza dei Federici. Incantevole la cantina che abbraccia una settantina di etichette locali, oltre a gioielli caseari e di salumeria del territorio. Il menù di Oriana varia ogni giorno (4 primi e 4 secondi) inseguendo freschezza e stagionalità delle materie prime, ma alcune specialità si affacciano spesso, come la pasta fresca al tartufo di valle, i casoncelli esinesi al burro e salvia, gli gnocchetti di grano saraceno, la piode, lo gnoc de la cua, i taedei, la foiade (la pasta fresca è della casa), la trippa in minestrone, i bocconcini di capriolo in arrosto con la polenta di farina macinata a pietra, il capù, la torta di rane o lumache, il salmerino al forno, la frittura di capretto o di maialino, i gioielli di toro al vino bianco. I dolci sono casalinghi e meritano la fiducia: la torta di pere e cioccolato, quella di farina di riso alle arance o di mele, la crostata pere e noci e il salame dolce. Se vi capita di passare verso settembre / ottobre la trattoria aderisce alla manifestazione Settimane della Gastronomia Camuna, proponendo un menù degustazione a 28 euro vini esclusi; inoltre di tanto in tanto Oriana invita il cantastorie Germano Melotti per intrattenere i suoi ospiti durante la cena. Qui anche i vegetariani ed i celiaci possono lasciare la speranza, perchè troveranno sicuramente soddisfazione. Ulteriore nota: non si paga il coperto. Vi abbiamo convinti?"
Per Osterie d'Italia 2020, La Cantina: "Osteria, un tempo stazione di posta per cavalli, con un menù che cambia secondo stagione e disponibilità di materie prime. Paste fresche, cervo e polenta i piatti sempre presenti.
In un vicolo adiacente alla piazza, in un locale, che la memoria delle più longeve "vestali" del paese ricorda da sempre dedito all'arte della ristorazione, troviamo questa osteria, perfettamente incastonata nella valle che l'accoglie, un tempo stazione di posta per cavalli. All'ingresso un centenario bancone divide le due sale alle cui pareti sono affastellati attrezzi di lavoro contadino e pentole in rame.
I piatti proposti durante l'anno sono scritti in dialetto e incorniciati. Il menù del giorno si compone di quattro primi e di quattro secondi cucinati secondo stagionalità e disponibilità delle ottime materie prime. L'antipasto (5,80 €) è ben assortito e prevede diversi prodotti, tra i quali salame e carne salata di cavallo. Paste fresche, orzotto all'aglio orsino, zuppa di funghi della valle e ottimi gnocchi di polenta al gorgonzola (7,80 €) solo solo alcune delle proposte dei primi. Tra i secondi, eccellente il cervo servito con uno dei cavalli di battaglia del locale: la polenta preparata a mano nel paiolo di rame. Concludono il pasto crostate (3,80€) e altri deliziosi dolci. La carta dei vini propone una ricca selezione di etichette camuni accanto ad alcuni prodotti lombardi e delle regioni vicine."
In un vicolo adiacente alla piazza, in un locale, che la memoria delle più longeve "vestali" del paese ricorda da sempre dedito all'arte della ristorazione, troviamo questa osteria, perfettamente incastonata nella valle che l'accoglie, un tempo stazione di posta per cavalli. All'ingresso un centenario bancone divide le due sale alle cui pareti sono affastellati attrezzi di lavoro contadino e pentole in rame.
I piatti proposti durante l'anno sono scritti in dialetto e incorniciati. Il menù del giorno si compone di quattro primi e di quattro secondi cucinati secondo stagionalità e disponibilità delle ottime materie prime. L'antipasto (5,80 €) è ben assortito e prevede diversi prodotti, tra i quali salame e carne salata di cavallo. Paste fresche, orzotto all'aglio orsino, zuppa di funghi della valle e ottimi gnocchi di polenta al gorgonzola (7,80 €) solo solo alcune delle proposte dei primi. Tra i secondi, eccellente il cervo servito con uno dei cavalli di battaglia del locale: la polenta preparata a mano nel paiolo di rame. Concludono il pasto crostate (3,80€) e altri deliziosi dolci. La carta dei vini propone una ricca selezione di etichette camuni accanto ad alcuni prodotti lombardi e delle regioni vicine."
Per l'Accademia Italiana 2023, La Peppina: "Sito in ambiente storico finemente ristrutturato, con corte all'ingresso utilizzabile d'estate per pranzi e cene all'aperto. Gestito dal 2019 da Carlo e Federica. In cucina Federica sperimenta piatti nuovi con materie prime genuine e di qualità. Interessante anche la competenza di Carlo sul Gin.
Piatti tipici:
Antipasto a km 0
Risotto al gorgonzola e noci
Casoncelli nostrani
Filetto di maialino, ripieno di funghi chiodini, con patate e polenta
Capù con polenta
Manzo all'olio con polenta
Piatto da non perdere:
Maccheroni fatti in casa con crema di Silter e porcini"
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