mercoledì 13 settembre 2023

Massimo - Il Convento di Trino (69)

 https://www.ilconventoditrino.com/ristorante/


Voto: 69
Numero di visite: 1
Ultima visita: 12/2019
Fascia di prezzo: 35-50
Guide e recensioni: Osterie d'ItaliaGolosarioAccademia Italiana Cucina, AliceTouring

-Trino- (VC)


Una enorme delusione questo ristorante decantato da diverse guide nel vercellese, appena fuori dal centro del paesone di Trino.
Provato in una sola occasione nel dicembre del 2019.
Davvero scadente la loro offerta, cara e poco curata nei piatti, con un servizio freddo e delle portate ancora più fredde (quasi immangiabili il vitello tonnato e la carne cruda che sembravano usciti dal freezer pochi minuti prima... qualcosa di vergognoso 😤).
Locale d'antan, anzi... proprio vecchio... nello stile e in tutto e per tutto: dal servizio alla cucina appunto.
Insomma, non consigliabile e non ci tornerei.
Solo il primo piatto ha fatto alzare il punteggio a 69 punti, il resto sarebbe stato da sufficienza risicata.

Per Osterie d'Italia 2006: "Trino sorge là dove la bassa vercellese incontra il Po, in quel territorio che vide nascere la risicoltura a opera dei cistercensi di Lucedio e dove il bosco della Partecipanza conserva l'ultimo residuo di foresta planiziale della provincia. Qui da alcuni anni Giorgio Bonato, con la moglie Sandra e i figli, ha rilevato l'albergo-ristorante Massimo, rendendolo uno degli indirizzi più sicuri della zona. Segnaliamo che, accanto a pietanze piemontesi che variano quasi quotidianamente in funzione del mercato e delle stagioni, ogni venerdì è presente un menù di pesce (a 35-40 euro). Per stare sul classico, ricordiamo i salumi proposti in apertura - salam 'd la doja, salame cotto del vicino Monferrato, lardo e mortadella di fegato - e gli altri antipasti, fra cui la robiola fresca con pera speziata, i peperoni in bagna caoda, la carne cruda battuta al coltello, la giardiniera con il tonno, il vitello tonnato cotto nel sale e l'insalata di baccalà. Tra i primi non mancano la panissa e gli agnolotti al sugo d'arrosto, emblemi della cucina della zona, ma sono buoni anche i tajarin ai funghi porcini o al sugo di rane e i panzerotti con ricotta e melanzane al pesto. Si può proseguire con arrosti, faraona, filetto, bolliti misti, stufato d'asino, trippa o lumache. Ma se capitate qui tra luglio e novembre, e se i ranatè forniscono la materia prima, ordinate le rane fritte. In chiusura ci sono panna cotta, crêpe al cioccolato o pesche al Brachetto. Ben fornita è la cantina che conta oltre 300 etichette, con particolare attenzione per i vini piemontesi."

Per Alice 2009: "A meno di 3 km dal Po, in centro al paese, all'angolo della strada, si trova un ristorante con camere che dal 1995 garantisce ottima cucina vercellese. D'inverno si trova il camino acceso, ma non le rane per cui è famoso, procurate dai "ranatè" di fiducia da giugno a settembre. Sempre disponibili invece i piatti della tradizione regionale, rivisti e alleggeriti: robiola con noci e pere speziate, carpaccio con bagna cauda, sformati con zucche e carciofi, affettati e salami sotto grasso, panissa (su prenotazione), agnolotti piemontesi fatti in casa con sugo d'arrosto, stinco di vitello al forno. Vari menù disponibili. Saletta più informale per la pausa pranzo, con un menù del giorno. Sabato e domenica apre su prenotazione"

Per il Golosario 2024: 



Per l'Accademia Italiana della Cucina 2023: "Una struttura costruita nel 1475, per volere dal marchese del Monferrato Guglielmo VIII Paleologo. Con un ampio giardino l’ edificio, sottoposto all’intendenza delle Belle Arti, dal 2011, dopo un attento restauro, è diventato un resort hotel che unisce gastronomia e comfort in una struttura dal fascino antico e l’organizzazione contemporanea. Propone una cucina del territorio rivisitata in chiave moderna che abbraccia la filosofia del chilometro zero.
Piatti tipici:
Rotondino tonnato
I plin
La panissa
Arrosto di coppa alle bacche di ginepro
Filettino di maiale alle mele e calvados
Gelato di riso con l’aromatico Apollo
Piatto da non perdere:
Uovo morbido in crosta di riso Venere con crema di patate al tartufo"

Per il Touring Club 2023: "L'antico convento di suore salesiane, oggi sapientemente ristrutturato e trasformato in hotel e ristorante dalla famiglia Bonato, con ogni tipo di comfort e servizio, ha tuttavia saputo mantenere la sua eleganza storica. La cucina, che abbraccia l'ideologia del chilometro zero, riscopre la semplicità dei cibi della tradizione locale, rivisitandoli con consistenze e tocchi innovativi: carpaccio alla bagna caôda o all'albese, gnocchi rosolati in crema di Parmigiano al profumo di rosmarino, filettino al Calvados e, tra i dolci, il classico bunet. Ampia ed equilibrata la carta dei vini con oltre 600 etichette italiane e internazionali"

















Alcune immagini dal web:





















Nessun commento:

Posta un commento

Giampy (ora Senza Scampo) (62)

  Senza Scampo - Facebook Giampy - ora Senza Scampo Voto: 62 Numero di visite: 1 Ultima visita: 04/2018 Fascia di prezzo: 15-46 Guide e rece...

Post più popolari