Voto: 88
Numero di visite: 1
Ultima visita: 06/2023
Fascia di prezzo: 30-47
Guide e recensioni: Golosario
-Padova- (PD)
Paolo Massobrio a volte pesca proprio dei bei jolly, e questo ristorante appena fuori Padova ne è l'esempio: un locale di una volta, sicuramente datato negli arredi ma un super classicone che piace sempre, dove già appena entrati si respira un'aria di buon servizio e di buona cucina. Poi prima di accomodarsi in sala si vede la cucina, con la brace ardente alle spalle dello chef che già dall'aspetto ti mette di buon umore, perchè gli leggi negli occhi la bravura e l'esperienza che accompagneranno ogni piatto. E quindi ti viene detto il menù a voce, con tanti piatti che cambiano quotidianamente a seconda del mercato, delle stagioni e dell'estro dello chef. E iniziamo con gnocchi fatti nella mattinata con vari ragù, spettacolari quelli presi dal mio collega Giuliano con ragù e piselli, e spaghetti fatti in casa con pomodorini freschi, basilico e burrata per me: una squisitezza assoluta, spettacolari!
Poi la scelta è caduta per entrambi su un filetto di puledro alla brace, per me con un contorno di melanzane al funghetto che non si dimenticheranno tanto facilmente... ma il filetto, ragazzi... squisito! Si scioglieva in bocca, tenero, gustoso, accompagnato da 4 tipi di sali diversi da scegliersi boccone per boccone: sale affumicato di Cipro, sale delicato dell'Himalaya, sale rosso più fine sempre dell'Himalaya e un sale aromatizzato alle erbe che ci stava da Dio sul filetto.
Insomma... una scoperta fatta oggi che rimarrà per un bel po' nel mio cuore. Sicuramente da tornarci alla prima occasione.
Servizio eccellente, conto abbastanza elevato, ma la qualità si paga.
Piatti imperdibili: antipasto di salumi di produzione propria; baccalà mantecato; gnocchi al pomodoro; baccalà alla vicentina; trippa alla parmigiana (bianca); bollito (manzo, lingua, cotechino, gallina, testina di vitello); carne alla brace (specialità ); selvaggina. Pazientina"
Attilio era il nome del padre di Andrea e Mirco Gardin i fratelli che portano avanti questo locale di successo che a noi è piaciuto molto. In cucina c’è ancora la mamma, che veglia sulla perfetta esecuzione dei piatti della tradizione padovana. Una pecca è l’assenza del menu scritto (quanto tempo si perde ad elencare, credo poi sempre le medesime cose), mentre un plus sono i vini, che il fratello in sala conosce alla perfezione e serve volentieri a bicchiere alcune chicche dei Colli Euganei, come il grande Giorgio Salvan.
Ma veniamo al menu, che è un po’ della serie “voglio prendere tutto”. Be', siccome proprio tutto non si può, io vi dico solamente i piatti assaggiati per cui vale la pena il viaggio. Il baccalà mantecato è fatto molto bene, ma il baccalà alla vicentina servito per secondo è davvero un piatto memorabile. Per nessuna ragione al mondo rinunciate agli gnocchi, morbidi, grossi, conditi con generoso pomodoro o con altri sughi. Fantastici. Fra i secondi che dire della faraona al forno, dello spezzatino di daino, fantastico anche questo e del coniglio al forno con contorno di fagioli, purea.
In chiusura non potete esimervi dalla Pazientina, la torta tipica di Padova, che qui è anche generosa di alcol ed è molto buona. Abbiamo mangiato benissimo, spendendo veramente il giusto. Locale del cuore!"
Alcune immagini dal web:
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