Voto: 98
Numero di visite: 1
Ultima visita: 01/2024
Fascia di prezzo: 36-51
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Mangiarozzo, Alice, Touring, Identità Golose, FuoriCasello, Luciano Pignataro, Repubblica
-Cerignola- (FG)
Il gioiellino, la chicca, il piccolo tesoro nascosto, chiamatelo come volete, questo locale di Rosario Di Donna vi conquisterà, come è successo a me ieri a pranzo a Cerignola. "Voglia indefinita di qualcosa di buono", è questo il significato di 'u Vulesce, una piccola osteria tradizionale che offre una cucina di altissimo livello, giustamente premiata da entusiastici commenti su tutte le guide enogastronomiche italiche.
Io sono rimasto senza parole, posso dire in alcuni casi anche commosso, dalla bontà dei loro piatti, semplicissimi, servitemi ieri a pranzo da Rosario e dal suo efficace collaboratore di sala.
Inizio con uno straordinario pane al pomodoro con tartare di dentice offerto come amuse bouche, ho poi continuato con l'antipasto "U Purcill", maiale croccante con crema di carote e sponsale alla griglia: indubbiamente la miglior pancia di maiale mai assaggiata in vita mia... davvero volevo alzarmi in piedi ed applaudire, ma sono riuscito a contenere a stento le lacrime di gioia per una portata che rimarrà a lungo nei miei ricordi più belli.
Come primo piatto ho scelto, su consiglio di Rosario, "I cannl", candele spezzate con genovese di podolica e il suo formaggio, un piatto di un'intensità straordinaria, assolutamente stratosferico!
Ma Rosario, non contento, vedendomi godere come un riccio, a voluto omaggiarmi di una mezza porzione di lagane con fagioli cannellini, bietole, peperoncino e cotenna croccante: e qui i sapori della terra pugliese sono venuti tutti alla luce, nella semplicità contadina degli orti delle campagne attorno alla città.
Ottimo il Nero di Troia al calice.
Caffè corretto all'assenzio per concludere un pasto memorabile!
30esima posizione in classifica con 98 punti e 3 barbe!
Aggiornamento 14/10/2024: Chiocciola 2025!
Per Osterie d'Italia 2024:
Per il Golosario 2024:
Per l'Espresso 2020:
Per la Michelin 2024:
Per il Mangiarozzo 2017:
Per Alice 2011: "Rustico locale dalla proposta sapida e sapiente: antipasti di verdure che variano continuamente nell'anno, pizze e focacce, pasta fresca casereccia, carni d'agnello, buoni dolci tipici (deliziosa la settesfoglie). Accompagnano al meglio i vini regionali della cantina. Da non perdere gli "scaldatelli" (taralli impastati col vino bianco, semi di finocchio e olio extravergine della zona, prima lessati e poi cotti nel forno a legna). Annessa la storica gastronomia, con prodotti di propria produzione, aperta da quasi 50 anni"
Per il Touring Club: "Vulesce significa "voglia": la voglia di fare una buona cucina, la voglia di far conoscere la qualità delle materie prime presenti sul territorio, dei sapori antichi e genuini, ma anche la voglia di mettersi in gioco e dalla "storica bottega" cimentarsi nella ristorazione. In sala c'è Rosario sempre pronto con un consiglio e con il vino giusto, mentre in cucina c'è la mamma, la signora Giuseppina, che vi preparerà la pasta con ragu leggero di granchio, porro e ricottina di bufala, il pacchero con polpa di ricci e scampi, il cardo mariano (quando è stagione) con fonduta di formaggio podolico e, per concludere, pizza a sette sfoglie con mandorle, olio, mostarda di uva, cioccolato pinoli e liquore strega"
Per FuoriCasello 2024:
Per Luciano Pignataro: "In questi ultimi anni ho scoperto il piacere, un po’ infantile lo ammetto, di guidare tra i grani del Tavoliere e del Vulture: chilometri e chilometri ad alta velocità con la sensazione dello spazio infinito, un po’ come quando si guida negli States. Sicché l’auto diventa una barca e ogni paese un approdo.
Cerignola è un po’ il punto di riferimento di questa situazione onirica compresa tra Lucera e Melfi, il Gargano e l’Irpinia, chi percorre la Napoli-Bari ha anche l’uscita dedicata, chi da Pescara al capoluogo pugliese una piccola deviazione.
Qui dunque c’è una sosta golosa ai tempi della crisi, conto da 30 a 35 euro, con i piatti robusti, robustissimi, piacevoli, assolutamente classici, di Rosario Di Donna, volto espressivo da attore, ma noi speriamo per lui e per noi che resti l’oste bravissimo che ci delizia.
Ai napoletani, la spiegazione è intuitiva, ‘U Vulesce è ‘O Vulio, il Desiderio, la Voglia.
E qui ve le togliete per benino, a cominciare da un baccalà che ci ha consolato con gli amici Pasquale Porcelli, Enzo Scivetti e l’autoctono Antonio Tomacelli, Debord per gli amici della rete, ruvido editor (ora fa trendy dire tutto in inglese).
La Puglia, come tutto il Sud, è terra di sapori netti e precise, ben marcati. L’esecuzione è di tipo tradizionale, come ben dimostra la fantastica tiella di agnello, patate e lampascioni accompagnato dal Duca D’Aragona di Severino Garofano: tra i primi citiamo le orecchiette con la purea di fave, i fagioli con i cicatielli (gnocchetti di acqua e farina), il filetto al caciocavallo podolico. Grande exploit di burrate, mozzarelle, fiordilatte, e poi verdure pensate in mille e uno modi, irrefrenabili fritture, anche un po’ di mare visto che tutto sommato non è distante (polpi e fagioli).
Insomma, una osteria tradizionale, nata alle spalle della salumeria di famiglia aperta sul corso principale, proprio di fronte alla villa comunale della cittadina agricola. Dunque sicuramente non trascurerete i salumi che vi verranno offerti.
Il mio consiglio per il finale è buttarvi sulla frutta e farvi dare un pezzetto di podolica.
Molto ampia, e con ricarichi da affare per il consumatore, la lista dei vini grazie alla quale vi potete bere tutta la Puglia.
Una pensata per un fuori porta di gusto, una sosta da non perdere. Bravo Rosario, e stai lontano dalla tv: fa notoriamente molto male."
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