lunedì 25 novembre 2024

Al Pappagallo - CHIUSO (83)

 https://www.alpappagallo.it/



CHIUSO DEFINITIVAMENTE

Voto: 83
Numero di visite: 1
Ultima visita: 11/2012
Fascia di prezzo: 66-100
Guide e recensioni: GolosarioEspresso, Michelin, Gambero RossoAccademia Italiana CucinaAliceTouringVia dei Gourmet, Italia in Tavola, IlRestoDelCarlino

-Bologna- (BO)



Aggiornamento del novembre 2024:
Al Pappagallo lo sposto in un post a sé stante perchè chiuso, quindi come tale il voto scende a 83 punti.

Questo il mio post precedente:
3 locali in un post, stesso punteggio (87), 1 barba, sempre per mancanza di immagini personali in occasione di quelle visite di molti anni fa.
2 locali in Veneto, uno a Bologna. 


Ed infine Al Pappagallo di Bologna, locale storico proprio sotto le torri degli Asinelli, famosissimo in tutto il mondo, alle pareti troverete appese foto ed autografi degli innumerevoli ospiti illustri (Hitchcoch, Sofia Loren, la compianta Gina Lollobrigida, scomparsa proprio oggi all'età di 95 anni e tanti altri). Altissime volte originali del '300 dominano le belle sale da pranzo apparecchiate con eleganza. Il ristorante è stato vincitore del Tortellino d'Oro nel 2019. Io ricordo che mangiai un eccellente fritto misto bolognese e dei tortellini da urlo, accompagnati da una bottiglia di Sassicaia (credo di non aver mai bevuto meglio in vita mia), il tutto offertomi da un caro cliente di Bologna, il Sig. Furci, persona squisita e gentile senza la quale non avrei mai messo piede in questo ristorante di altissimo livello, purtroppo scomparso prematuramente un paio d'anni fa.
Lo ricordo con stima perchè fu lui a consigliarmi una visita presso l'Ospedale Rizzoli di Bologna per una frattura del femore sinistro nel lontano 2005.
Leggo ora che dal mese di settembre 2022 il locale ha chiuso i battenti e dopo 103 anni traslocherà in un nuovo luogo...chissà se il fascino rimarrà intatto o il futuro riserverà delle sorprese...

Per il Golosario: "Nel cuore di Bologna, quasi sotto alla Torre degli Asinelli, la storia della cucina bolognese vi aspetta Al Pappagallo, locale di cui quest’anno cade il centenario che, dopo qualche periodo opaco, grazie alla lungimiranza dei nuovi proprietari, Michele Pettinicchio e la consorte Elisabetta Valenti, vive una nuova stagione di successi in un nuova forma che a dir poco ci ha entusiasmato.
La carta vincente del riscatto, Michele l’ha trovata nel chiamare al suo fianco in qualità di consulente/sovrintendente di cucina quel mostro sacro della cucina bolognese che è Marcello Leoni, cui si deve il plus della sapiente creatività che illumina la già splendida cucina tradizionale espressa. Il locale trasuda storia in ogni dove, ma non è per nulla datato, grazie ad una ristrutturazione elegante e non pacchiana che lo rende veramente accogliente (e qui si vedono le esperienze acquisite in passato dal titolare che arriva dal mondo della moda). E' proprio lavorando nella moda che Michele ha coltivato un amore verso il mondo gourmet unito a una passione per la ricca tradizione bolognese che lo sta portando a grandi risultati. “Non sono uno chef star né un professionista dei fornelli, ma un semplice gourmet che vuole mettere nel piatto ciò che piace a me”. Questa la sua scelta che si sta rivelando vincente.
Di un menu super tradizionale, sarete felici, con una buonissima galantina, poi con degli incredibili tortellini al mignolo in crema di latte e parmigiano Goccia d’Oro (ne esiste pure la versione semplicemente in crema di latte e parmigiano o la ancor più tradizionale in brodo di cappone). Provate anche la ormai introvabile lasagna alla bolognese. Di secondo, buonissima la Cotoletta alla Petroniana accompagnata da un tradizionale Friggione di gran qualità. Sempre sul classico invitante la faraona alla bolognese su fondo bruno. Si chiude con un classico di buona fattura come la convincente zuppa inglese.
In alternativa potrete orientarvi sul menu più creativo.
La carta dei vini è ricca con spunti di ricerca e gran soddisfazione.
Sarà un locale che farà parlare di sé!"

Per l'Accademia Italiana: "Il ristorante del Golf Club nasce con il Club nel 1959. Sin dall’inizio si distingue per la capacità sia di saziare i giocatori con piatti veloci e leggeri e di allestire pranzi e cene di alto livello gastronomico, anche per eventi di ampio respiro. Oltre alla tradizionale cucina bolognese, affianca moderne sperimentazioni culinarie e incursioni nelle altre cucine regionali. All’eccellenza dei piatti cucinati si accompagna quella del servizio. Alla fine del 2022, dal centro storico approda al Golf Club lo storico Al Pappagallo.
Piatti tipici:
Tagliatelle al ragù
Tortellini in brodo
Agnello alla griglia
Cotoletta alla petroniana
Zuppa inglese
Crema rovesciata
Piatto da non perdere:
Salmone e pesce spada affumicati dalla cucina"

Per il Touring: "Locale storico, arredato con raffinatezza, sito in un edificio trecentesco; ventennale gestione familiare che propone una cucina ispirata alla tradizione ma con tocchi innovativi: tortellino in brodo; fritto misto; costola di vitello alla bolognese; tortino soffiato alle nocciole con zabaione al Calvados e mele caramellate. Buona selezione di distillati"

Per Alice: "Ai piedi delle torri, uno storico ristorante caratterizzato da eleganza, discrezione e buon gusto. Piatti appartenenti all'antica tradizione bolognese con la pasta fatta in casa, qualche piatto di pesce e vegetariano; funghi e tartufi in stagione. Tavoli ben distanziati per un po' di intimità e sale per colazioni di lavoro. Conto sui 70-80 euro"

Per il Gambero Rosso 2020: "In un palazzo trecentesco un'insegna storica, in passato frequentata e amata da attori e artisti, vive da un paio d'anni una nuova vita grazie a Elisabetta e Michele, i patron, che oggi rinnovano la tradizione con tocchi di creatività misurata e con materie prime di qualità. Piatti come i tortellini (piccoli) qui sono davvero super: classici in doppio brodo di cappone manzo o al mignolo "goccia d'oro" in crema di latte al Parmigiano Reggiano. Carni e salumi, poi, sono di prima scelta, vedi la cotoletta di vitello con osso o il petto d'anatra con salsa zafferano e arancio. Dolci che vanno dalla zuppa inglese al tiramisù, però scomposto con caffè in bricco. Nutrita la carta dei vini, con una generosa selezione di Champagne, valide incursioni Oltralpe, una ricerca curiosa sul territorio. Attento il servizio."

Per l'Espresso 1997:"Qualche francesismo di troppo: cocotte, concassea, vinaigrette e male usato (si scrive crème brûlée e non crème brule); ma anche con l'italiano non si scherza: carpaccio di manzo al parmiggiano (sic!), sono solo il preludio. Una pomposa ed involuta nota introduttiva al menu, proclama "In questo storico locale già noto in tutto il mondo le tradizioni della grande cucina italiana in tempi non lontani conobbero l'espressione più alta, con amore fedele e creativa passione le riproponiamo ora costantemente rinnovate di nuove fragranze". Prendendo atto potrete ordinare alcuni piatti di nuova fragranza quali: sformatino di formaggio (greve ed insapore), tagliatelle verdi ai funghi porcini, unte e quasi crude; tortellini, lasagne, costoletta alla bolognese, filetto di tacchinella Pappagallo, con formaggio e prosciutto, pesante ed insulso; e tra le novità più spinte: filetto di manzo alla tartara, rombo
con concassea (eccola!) di pomodoro e olive (la carne del pesce è cotta a tal punto che non la distinguereste da un hamburger), salmone grigliato su letto di rucola e vinaigrette. Non meglio il dessert: crema in coppa con biscottini della casa, pesante l'una ed unti gli altri, mousse di limone e frutta candita (non male), bavarese allo zabaione e frutti di bosco. La carta dei vini è inserita nello stesso menu (bilingue) ed elenca vini alla rinfusa senza distinzione di regioni o zone. In basso, in piccolo, viene detto, senza specificarli, che alcuni alimenti possono essere congelati. Il condizionatore, in estate non funziona o meglio, ci informa gentile l'affannato cameriere (è il solo la sera della nostra visita) funziona ma male! Se vi siete indispettiti ed accaldati, potranno forse rallegrarvi le risate, su
tutte quelle del titolare, di un tavolo di clienti amici. Noi non ci siamo divertiti ed abbiamo pagato un conto di 90.000 lire a testa!"

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