venerdì 8 novembre 2024

Osteria Della Bietola, Da Rioba, Al Pesce Azzurro e Da Mario (82)

Osteria della Bietola - Instagram 


Voto: 82
Numero di visite: 1
Ultima visita: 11/2013
Fascia di prezzo: 21-26
Guide e recensioni: Identità Golose 

-Pontremoli- (MS)


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Voto: 82
Numero di visite: 1
Ultima visita: 04/2006
Fascia di prezzo: 60-72
Guide e recensioni: Golosario, Espresso, MangiarozzoAliceTouringIdentitàGolose, Dissapore

-Venezia- (VE)
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Voto: 82
Numero di visite: 1
Ultima visita: 08/1996
Fascia di prezzo: 15-15
Guide e recensioni: Osterie d'ItaliaEspressoAlice

-Fano- (PU)
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Voto: 82
Numero di visite: 1
Ultima visita: 08/1996
Fascia di prezzo: 33-46
Guide e recensioni: - 

-Saturnia- (GR)
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Ecco un altro post "collettivo", con 4 locali davvero molto diversi tra loro ma accomunati dallo stesso voto, 82 punti, che dimostra un buon livello di cucina e di servizio.
E anche di location, davvero caratteristica in 3 di questi, ricavati in vecchie abitazioni dalla lunga storia secolare.
L'unico che si distingue è Al Pesce Azzurro di Fano, tipologia sala mensa piuttosto asettica, ma dove avevo gustato dell'ottimo e freschissimo pesce azzurro in quella sorta di franchising che oggi è possibile trovare lungo tutta la costa adriatica.
Veniamo ad esaminare un po' più dettagliatamente questi 4 locali, iniziando dall'Osteria della Bietola a Pontremoli.

All'Osteria della Bietola vi ero stato nel novembre del 2013 in compagnia del mio amico e collega Marco, pontremolese di origine e che ancora possiede una bella villetta in paese e qui ci torna spesso.
Davvero molto bella Pontremoli e molto bella anche questa storica osteria ricavata in una vecchia casa nel centro storico, dalle volte a botte in pietra, dove è possibile gustare, a prezzi modici, ottimi piatti tipici come i testaroli al pesto o ai funghi, la torta d'erbi, il coniglio alla ligure o il famosissimo agnello di Zeri. Un bel posto, assolutamente consigliabile, dove però non sono più tornato da quell'esperienza a pranzo insieme a Marco. Davvero da riprovare alla prima occasione possibile.

Per Identità Golose 2009: "I testaroli della Bietola
Pontremoli (Massa Carrara)
Stasera a Pontremoli, in una Lunigiana stretta tra Emilia, Toscana e Liguria, conosceremo il vincitore del premio Bancarella Cucina, www.premiobancarella.info, che sarà festeggiato in una cena nel segno dei testaroli, il piatto bandiera della zona. Storia lunga e splendida, piatto povero, un primo che verso il mare si rimpicciolisce e da largo disco di acqua e farina da tagliare a losanghe, diventa un disco tipo i 45 giri di una volta da bollire, impilare e condire. Cambia anche il nome, spuntano i panigacci e guai a fare confusione.
Testaroli da testi, i doppi dischi, in argilla o ghisa, in cui sono cotti, sorta di forno tandori pontremolese che racchiude saperi antichi e che pochi oggi conoscono. C’è, per fortuna, un presidio Slow Food e c’è a proporli, non sola ma lì sono ottimi, l’Osteria della Bietola (nessun riferimento alla verdura, ma a un antico mulino). L’ha letteralmente costruita con le sue mani Alfonso Dani che, entrando nel nuovo secolo, decise di abbracciare un nuovo mestiere, quello di oste, forte della bravura della moglie Giuliana ai fornelli.
La Bietola aprì l’8 dicembre del 2001. La loro è una simpatica e sincera cucina casalinga che fatica a uscire dai confini comunali. Accade con qualche salume, la culaccia ad esempio piuttosto che il lardo, ottimo, di Camaiore e non Colannata, e accade pure con il basilico per il pesto, di Prà alle porte di Genova. Per me, per i signori Dani e per tantissimi la morte dei testaroli è nel pesto, però i talebani della tradizione hanno ragione nel dire che siamo davanti a un attentato, a una modernità. Quando si aveva ben poco da mettere in pancia - e quel poco arrivava dall’uscio di casa o poco oltre - non si andava oltre un po’ di olio, salvia, un’idea di formaggio. Così per la torta di erbi (maschile, giusto così): non vi era traccia di grana, ma solo perché caro. Al primo benessere tutti a grattare e arricchire.
Alla Bietola è anche un trionfo di torte di cipolle e patate, coniglio fritto e agnello alla cacciatora, crostata di mirtilli o more, tiramisù e panna cotta. Slurp in relax."

Alcune immagini dal web:

























A questo punto proseguiamo con il locale più "IN" tra quelli qui recensiti, Da Rioba, a Venezia, locale storico che prende il nome da Sior Antonio Rioba, uno dei tre fratelli greci giunti dal Peloponneso che vennero trasformati in statue di pietra e che si possono ancora ammirare nel Campo dei Mori a Cannaregio.
Un ristorante di alto livello che provai in occasione di una cena di lavoro con alcuni ex colleghi molti anni fa, addirittura nell'aprile del 2006, e già ricordo al tempo che la spesa fu piuttosto elevata.
Ma ricordo ancora una cucina eccellente, tipicamente veneziana, con un fegato alla veneziana che mi rimase impresso per molti anni a seguire.
Però oggi non so se lo consiglierei, forse se le vostre tasche se lo possono permettere. 

Per il Golosario 2024:


Per il Mangiarozzo 2017: 


Per Alice 2011: "Rioba è uno dei 4 mercanti mori le cui statue marmoree stanno nel vicino Campo De' Mori. Ma è anche un locale moderno, informale e caratteristico, dalla cucina veneziana piuttosto classica, sia di terra che di mare (non mancano tuttavia alcuni piatti innovativi). La fornita carta dei vini contempla anche etichette biologiche. In estate sistema tavolini all'aperto, in Fondamenta."

Per il Touring Club: "Bella perché semplice, con tavoli anche all'aperto; soprattutto è una delle tavole più economiche della città, con ricette, anche di pesce che difficilmente si trovano altrove. Menu a base di prodotti freschi, selezionati giornalmente tra le proposte offerte dal mercato; pane e dolci fatti in casa. Curata carta dei vini, con buona scelta di grappe e birre artigianali. Si consiglia di prenotare"

Per Identità Golose: "La Sete, Rioba e Trattoria Al Bomba Sono i 3 locali di un unico proprietario, Tommaso Medici, una persona molto discreta, che ci piace molto. Rioba è l’insegna di famiglia, con piatti semplici come le Canocie al vapore con trito di prezzemolo e limone, Rombo e carciofi e vini anche ortodossi. A La Sete, accanto a Rioba, bevi etichette solo naturali e tu fai qualche buon cicheto, in un posticino piccolo e tranquillo. A ottobre ha aperto Al Bomba: c’è un enorme tavolo conviviale dove assaggi cicheti poco tradizionali come la testina di vitello servita con la giardiniera."

Per Dissapore:

Alcune immagini dal web:



























Il terzo locale del post è quello più semplice, in pratica una sala mensa dove gustare il pescato freschissimo dell'Adriatico, specialmente il pesce azzurro. Un indirizzo al tempo che lo provammo, nell'estate del 1996 durante il nostro viaggio di nozze in camper tra la Toscana, l'Umbria e le Marche, segnalato da Osterie d'Italia e indubbiamente con un rapporto qualità prezzo straordinario.
Oggi vi sono diversi locali di questo "franchising" nella riviera romagnola e marchigiana, chissà che non ci sia l'opportunità di riprovarne un altro a breve.

Per Osterie d'Italia 2006:


Per l'Espresso 1997:


Per Alice 2011: "Un ristorante Self Service a prezzo fisso (15 euro per due antipasti, un primo, due secondi con contorno, un quarto di vino DOC, mezza minerale, pane e coperto) proprio all'imboccatura del porto, gestita da una cooperativa di pescatori che ha sede nelle vicinanze. Un posto enorme, popolarissimo, dove ogni giorno gravita una marea di persone, che vi si reca solo per consumare del comune pesce azzurro di garantita freschezza (alici marinate, sardoncini arrosto), incurante dell'inospitalità del locale che un locale non è, ma affezionata a questo non-servizio alla mano, più cordiale di tanti servizi qualificati. Una provocazione: per Alice la Stella Alpina al merito, per il prezzo. Aperto da inizio aprile a fine ottobre"

Alcune immagini personali di Fano in occasione di una visita nel 2018:





















Alcune immagini dal web:



















L'ultimo locale del mio post è Da Mario a Saturnia, un bel ristorante che visitammo nell'estate del 1996 durante il nostro viaggio di nozze. Un ricordo di tanti anni fa, dove mangiammo decisamente molto bene, ma sinceramente oggi non riesco a ricordare i piatti che resero felici sia me che la mia mogliettina Alessandra.
Essendo ancora attivo dopo molto tempo penso che sia rimasto su quei livelli, o magari oggi è ancora meglio... chissà?

Allego alcuni commenti recenti da TripAdvisor:

"Sicuramente lo consiglio,ottimo cibo e location abbastanza intima x stare in compagnia o da soli,e poi facile da raggiungere"

"E la seconda volta che torniamo da Mario, e ne è valsa la pena nuovamente. Ristorante molto accogliente, pulitissimo, atmosfera familiare. Abbiamo mangiato la bistecca, di ottima qualità, cucinata a regola d'arte a vista ( la griglia è posizionata nel angolo della sala) quindi potete vedere con vostri occhi il maestro al opera. Tutto accompagnato da un ottimo vino rosso. Ottimi anche i primi e antipasti, questa volta abbiamo optato per i crostini toscani. Rapporto qualità prezzo eccellente, consigliamo vivamente questo posto."

"Locale piccolo e accogliente, la carne è buona ma purtroppo ci è arrivata un po' fredda e la piastra sulla quale era posta non era caldissima. Buonissimi i pici"

"Cibo di alta qualità, antipasti primi e dolci squisiti. Il proprietario gentilissimo ed ambiente curato. Qualità prezzo ottimi."

Le mie immagini di quella giornata del 1996 a Saturnia:





Alcune immagini personali di Saturnia nell'ultima occasione di visita nel 2006:






Alcune immagini dal web:
























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