Voto: 82
Numero di visite: 1
Ultima visita: 07/2004
Fascia di prezzo: 26-35
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Mangiarozzo, Alice
-Deruta- (PG)
CHIUSO DEFINITIVAMENTE
Aggiornamento del novembre 2024:
Il locale è definitivamente chiuso, quindi lo recensisco in un post a sé stante avendogli abbassato il punteggio dai precedenti 90 agli attuali 82 punti, in funzione del regolamento che vede i locali chiusi o con cambio gestione scendere obbligatoriamente sotto la soglia degli 86 (barba al merito, che essendo chiusi non meritano più 😂). L'avevo provato nel mese di aprile del 2004, ben 20 anni fa.
I locali segnalati chiusi ad oggi sono 185 su 2101 (il 9%).
Questo il mio post precedente, dove il Borghetto era descritto insieme al ristorante A Mangiare di Reggio Emilia:
Non ho fotografie di questi due locali provati diversi anni fa, il primo in Umbria, in occasione di un corso presso una bella azienda produttrice di legno lamellare per costruzioni, il secondo a Reggio Emilia in occasione di una fiera del settore metalmeccanico in compagnia di un ex collega a me molto caro, il mitico Piero con il quale ne ho condivise di cotte e di crude!!!😂
Venendo al punto, Il Borghetto si trova a Deruta, media Val Tiberina, ai piedi del centro storico arroccato sul colle, ed è un piccolo locale con pochi coperti, con una cucina che è pura coccola nei confronti del commensale. Presidi Slow Food, dai salumi di Collazzone, focacce farcite, coratella e nervetti, ciavuscolo di Muccia. Poi fettuccelle e tagliolini tirati a mano, conditi con sugo di prosciutto, anatra e porcini, o ragù di fagiano e funghi. Oppure gnocchetti alla provola, farro di Monteleone di Spoleto al tegame, cannelloni farciti con crema di patate, lardo di maiale nero e pecorino dolce.
Come secondi tagliata di chianina, controfiletto con vari tipi di farciture, stringhette di manzo e anatra con fagioli e scamorza al prosciutto e tartufo. Dolci della tradizione umbra, come la torta della nonna alla crema di ricotta al caffè.
Ricordo la sala dove avevo cenato stretta e lunga, in un contesto comunque piacevole e con una cucina davvero di alto livello, seppur semplice e di tradizione.
Per Alice: " Doppia l'ambientazione: si mangia al piano terra, mentre ai piani superiori è ospitata un'enoteca. La gestione di Filiberto Guttuso e della moglie Franca è cordiale ed attenta alle esigenze del cliente: due piccole sale, calde e accoglienti, dove gustare gli ottimi salumi e formaggi affinati in proprio, le fettuccine in salsa di fagioli e la classica tagliata di chianina. Si bevono buoni vini regionali e nazionali e si spendono 30-35 euro, vini esclusi"
Per il Mangiarozzo 2017:
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