Voto: 89
Numero di visite: 1
Ultima visita: 11/2025
Fascia di prezzo: 13-28
Guide e recensioni: Gambero Rosso, Golosario, La Cucina Italiana, 50TopPizza, LaRepubblica, Dissapore, Corriere, MilanoPocket, MonzaToday
-Monza- (MB)
Dopo aver pranzato almeno una ventina di volte da Pizzaut a Cassina, oggi finalmente sono venuto nel locale che sta diventando "LA PIZZERIA PIU' BUONA DELLA GALASSIA CONOSCIUTA", ovvero Pizzaut nella sede di Monza, quella che Nico Acampora ha inaugurato con il Presidente Mattarella domenica 2 aprile 2023.
Un gran piacere rivedere Nico dopo diversi mesi, un piacere godere delle pizze stratosferiche di Matteone e tutta la brigata di cucina, un piacere chiacchierare con la bravissima e affettuosa Letizia e con tutti i ragazzi della sala.
Mamma mia che crescita per questi bravissimi ragazzi autistici... io che li ho visti dalla partenza a Cassina lo posso dire, e lo dico con tutto il cuore, che davvero hanno avuto una capacità di raggiungere traguardi impensabili, e di questo Nico deve essere davvero orgoglioso (e anche Stefania al suo fianco, e tutti i loro collaboratori volontari, genitori e non).
Sulla pizza niente da dire: massimo punteggio, 89 punti, 3 spicchi di merito, attuale 5a posizione tra le pizzerie da me provate: oggi la Cernuscaut mi ha davvero entusiasmato.
Buonissimo anche il gelato Pan di Stelle scelto su consiglio di Letizia (realizzato in collaborazione con Carpigiani).
Alla fine del pasto ho acquistato il loro panettone inclusivo e i 3 personaggi creati dalla Playmobil (il pizzaiolo, la cameriera e Nico, ma c'è anche disponibile nei negozi Toys Center il Food Truck) per la raccolta fondi per la realizzazione del progetto Dopo Di Noi, o CasaAut, un luogo per dare un futuro garantito a questi ragazzi nel momento in cui si dovranno staccare dalle loro famiglie.
Le mie pizzerie TOP ad oggi:
Da Repubblica:
"E’ diventata famosa, negli anni, come la prima pizzeria gestita da ragazzi autistici, nata dall’incrollabile volontà di Nico Acampora, premiata dal presidente Mattarella, arrivata fino al Vaticano. PizzAut ha aperto a Cassina de’ Pecchi nel 2021, con una seconda sede, due anni dopo, a Monza. E da qui passano politici, attori, personaggi famosi e gente normale che si siede ai tavoli – con lunghe liste d’attesa – per una esperienza che va al di là della pizza in compagnia.
Un’esperienza che, però, richiede delle attenzioni nei confronti dello staff che, appunto, è composto di tanti ragazzi e ragazze autistiche che qui iniziano un percorso di autonomia. Ecco perché Acampora ha voluto pubblicare sui social un elenco di regole per i clienti. Che – scrive – “a volte mi chiedono: Perché ci sono alcune regole rigide, e a volte un po' strane da PizzAut? La risposta più semplice e immediata: Sono fondamentali per insegnare a lavorare bene, in autonomia ed in sicurezza, il personale autistico".
Quali sono questi comportamenti da evitare per non rendere difficoltoso il lavoro dei ragazzi e delle ragazze? Ecco le 11 regole scritte da Acampora.
1) Arrivare tutti insieme. I clienti accedono al tavolo quando il loro tavolo è completo, ossia se hanno prenotato per 6 quando sono arrivate le sei persone, se hanno prenotato per 10 quando sono arrivate le 10 persone, in generale quando sono arrivati tutti i commensali si va al tavolo. Alcuni clienti si lamentano di questa regola. Perché è importante? Perché con un tavolo che entra in maniera sparpagliata, disordinata, a blocchi diversi in momenti diversi i ragazzi fanno molta confusione e faticano a prendere le comande.
2) Non ci si siede a capotavola. Perché? Tutti i tavoli hanno un numero avvitato al tavolo, proprio al posto del capotavola e per i ragazzi è un riferimento essenziale per orientarsi. Inoltre a capotavola c'è una linea rossa che è una Comfort Zone dove i camerieri Aut appoggiano vassoi, bicchieri e pizze. Tale spazio è fondamentale perché media la relazione fra i clienti e il personale Aut. All'inizio del tavolo i ragazzi si posizionano per dialogare con il tavolo, prendere le comande o presentarsi ai clienti. Per questi motivi la presenza del capotavola riduce i margini di autonomia, operatività, sicurezza del personale e riduce anche la performance dei camerieri...quindi vietatissimo sedersi a capotavola.
3) Niente telefoni a tavola. È una buona norma sempre, anche a casa vostra. In generale il telefono a tavola riduce la vostra relazione con il personale Aut e quindi la bellezza e la potenza di questa esperienza, inoltre alcuni ragazzi Aut vengono attratti fortemente dal funzionamento del vostro telefono, dai suoni e dalle immagini riducendo così la loro attenzione e aumentando in maniera esponenziale il rischio di distrazioni ed errori.
4) Seguire le indicazioni che il cameriere vi fornisce. Molti ragazzi Aut hanno degli schemi mentali che seguono in maniera meticolosa, anche quando sono a lavoro. Quindi se vi chiedono prima cosa volete bere e poi le pizze voi ascoltateli e non ordinate prima le pizze e poi il bere...questo mette in confusione il cameriere che potrebbe sbagliare l'intera comanda. Se invece ascoltate le indicazioni la comanda sarà perfetta. Ogni cameriere ha un proprio ordine mentale e quindi una propria modalità personale. Per lo stesso motivo se vi sta presentando gli antipasti o i dolci lasciatelo terminare, anche se poi non li volete ordinare. Interromperlo rompe procedure e schemi. Lasciatelo finire, ringraziate e poi dite eventualmente che non li gradite.
5) Evitare di parlare tutti insieme e di cambiare idea troppe volte durante la comanda. Questa è una regola semplice che vale anche per i camerieri neurotipici, e ancora di più per i camerieri AUT che rischiano di andare in sovraccarico di stimoli.6) Ordinare quello indicato nel menù con meno variazioni possibili. Alcuni camerieri Aut hanno rigidità per cui potrebbero non accogliere le vostre difformità, altri sanno scrivere solo i piatti indicati nel menù quindi è meglio non fare varianti. Molti camerieri invece accolgono le vostre richieste senza problemi, ma voi non potete sapere se vi è capitato chi le accoglie o meno. Quindi sempre meglio chiedere prima "posso ordinare una cosa fuori menù? Posso fare un aggiunta o una variazione?. È un gesto di attenzione che a voi non costa nulla e rende i ragazzi più sicuri e autonomia.
7) Le piastrelle marroni. L'area prospiciente il bar ed il pass delle pizze è piastrellata in maniera diversa dal resto del ristorante ed è riservata esclusivamente al personale Aut che non gradisce invasioni di campo. In questo spazio avviene la loro organizzazione del lavoro e non vogliono clienti che interferiscono con le loro operazioni.
8) Doppi sensi o giochi di parole. Le persone autistiche hanno spesso un'interpretazione letterale delle parole, non colgono le ironie, le metafore, i giri di parole. Hanno una meravigliosa comunicazione lineare e la quasi totalità dei miei ragazzi Aut non sa dire le bugie. Se usate troppi doppi sensi li mandate in confusione.
9) Posso toccarlo o abbracciarlo? Alcuni dei miei camerieri Aut non amano il contatto fisico altri invece lo adorano, non ne possono fare a meno e regalano mille abbracci ai clienti. Per non fare gaffe chiedeteglielo: "Ti posso abbracciare?". Vedrete che alcuni camerieri Aut lo chiederanno a voi, a questo punto sarete voi a decidere se volete essere abbracciati o meno.
10) Sorridete e siate felici. Questo è lo spirito giusto. Tutto il personale Aut è felice di lavorare e di lavorare per voi e con voi...per loro il lavoro è uno straordinario strumento di crescita, di autonomia, di socializzazione e di emancipazione...lavorano sempre con grandissimo entusiasmo e piacere. Fategli sentire lo stesso piacere e sarà una serata indimenticabile.
11) Non si fanno foto con i ragazzi. Da PizzAut vengono centinaia di persone, se i ragazzi si fermassero a fare foto con tutti si fermerebbe il locale. Loro sono qui per lavorare, per stare bene e per farvi stare bene e non per fare foto. Inoltre prima di introdurre questa regola c'era uno strano effetto zoo. Forse siamo un po’ rigidi ma togliendo le foto con i ragazzi anche i ragazzi stanno meglio e si sentono meno sotto pressione. Fotografateli con il cuore e portateli dentro di voi."
"E’ diventata famosa, negli anni, come la prima pizzeria gestita da ragazzi autistici, nata dall’incrollabile volontà di Nico Acampora, premiata dal presidente Mattarella, arrivata fino al Vaticano. PizzAut ha aperto a Cassina de’ Pecchi nel 2021, con una seconda sede, due anni dopo, a Monza. E da qui passano politici, attori, personaggi famosi e gente normale che si siede ai tavoli – con lunghe liste d’attesa – per una esperienza che va al di là della pizza in compagnia.
Un’esperienza che, però, richiede delle attenzioni nei confronti dello staff che, appunto, è composto di tanti ragazzi e ragazze autistiche che qui iniziano un percorso di autonomia. Ecco perché Acampora ha voluto pubblicare sui social un elenco di regole per i clienti. Che – scrive – “a volte mi chiedono: Perché ci sono alcune regole rigide, e a volte un po' strane da PizzAut? La risposta più semplice e immediata: Sono fondamentali per insegnare a lavorare bene, in autonomia ed in sicurezza, il personale autistico".
Quali sono questi comportamenti da evitare per non rendere difficoltoso il lavoro dei ragazzi e delle ragazze? Ecco le 11 regole scritte da Acampora.
1) Arrivare tutti insieme. I clienti accedono al tavolo quando il loro tavolo è completo, ossia se hanno prenotato per 6 quando sono arrivate le sei persone, se hanno prenotato per 10 quando sono arrivate le 10 persone, in generale quando sono arrivati tutti i commensali si va al tavolo. Alcuni clienti si lamentano di questa regola. Perché è importante? Perché con un tavolo che entra in maniera sparpagliata, disordinata, a blocchi diversi in momenti diversi i ragazzi fanno molta confusione e faticano a prendere le comande.
2) Non ci si siede a capotavola. Perché? Tutti i tavoli hanno un numero avvitato al tavolo, proprio al posto del capotavola e per i ragazzi è un riferimento essenziale per orientarsi. Inoltre a capotavola c'è una linea rossa che è una Comfort Zone dove i camerieri Aut appoggiano vassoi, bicchieri e pizze. Tale spazio è fondamentale perché media la relazione fra i clienti e il personale Aut. All'inizio del tavolo i ragazzi si posizionano per dialogare con il tavolo, prendere le comande o presentarsi ai clienti. Per questi motivi la presenza del capotavola riduce i margini di autonomia, operatività, sicurezza del personale e riduce anche la performance dei camerieri...quindi vietatissimo sedersi a capotavola.
3) Niente telefoni a tavola. È una buona norma sempre, anche a casa vostra. In generale il telefono a tavola riduce la vostra relazione con il personale Aut e quindi la bellezza e la potenza di questa esperienza, inoltre alcuni ragazzi Aut vengono attratti fortemente dal funzionamento del vostro telefono, dai suoni e dalle immagini riducendo così la loro attenzione e aumentando in maniera esponenziale il rischio di distrazioni ed errori.
4) Seguire le indicazioni che il cameriere vi fornisce. Molti ragazzi Aut hanno degli schemi mentali che seguono in maniera meticolosa, anche quando sono a lavoro. Quindi se vi chiedono prima cosa volete bere e poi le pizze voi ascoltateli e non ordinate prima le pizze e poi il bere...questo mette in confusione il cameriere che potrebbe sbagliare l'intera comanda. Se invece ascoltate le indicazioni la comanda sarà perfetta. Ogni cameriere ha un proprio ordine mentale e quindi una propria modalità personale. Per lo stesso motivo se vi sta presentando gli antipasti o i dolci lasciatelo terminare, anche se poi non li volete ordinare. Interromperlo rompe procedure e schemi. Lasciatelo finire, ringraziate e poi dite eventualmente che non li gradite.
5) Evitare di parlare tutti insieme e di cambiare idea troppe volte durante la comanda. Questa è una regola semplice che vale anche per i camerieri neurotipici, e ancora di più per i camerieri AUT che rischiano di andare in sovraccarico di stimoli.6) Ordinare quello indicato nel menù con meno variazioni possibili. Alcuni camerieri Aut hanno rigidità per cui potrebbero non accogliere le vostre difformità, altri sanno scrivere solo i piatti indicati nel menù quindi è meglio non fare varianti. Molti camerieri invece accolgono le vostre richieste senza problemi, ma voi non potete sapere se vi è capitato chi le accoglie o meno. Quindi sempre meglio chiedere prima "posso ordinare una cosa fuori menù? Posso fare un aggiunta o una variazione?. È un gesto di attenzione che a voi non costa nulla e rende i ragazzi più sicuri e autonomia.
7) Le piastrelle marroni. L'area prospiciente il bar ed il pass delle pizze è piastrellata in maniera diversa dal resto del ristorante ed è riservata esclusivamente al personale Aut che non gradisce invasioni di campo. In questo spazio avviene la loro organizzazione del lavoro e non vogliono clienti che interferiscono con le loro operazioni.
8) Doppi sensi o giochi di parole. Le persone autistiche hanno spesso un'interpretazione letterale delle parole, non colgono le ironie, le metafore, i giri di parole. Hanno una meravigliosa comunicazione lineare e la quasi totalità dei miei ragazzi Aut non sa dire le bugie. Se usate troppi doppi sensi li mandate in confusione.
9) Posso toccarlo o abbracciarlo? Alcuni dei miei camerieri Aut non amano il contatto fisico altri invece lo adorano, non ne possono fare a meno e regalano mille abbracci ai clienti. Per non fare gaffe chiedeteglielo: "Ti posso abbracciare?". Vedrete che alcuni camerieri Aut lo chiederanno a voi, a questo punto sarete voi a decidere se volete essere abbracciati o meno.
10) Sorridete e siate felici. Questo è lo spirito giusto. Tutto il personale Aut è felice di lavorare e di lavorare per voi e con voi...per loro il lavoro è uno straordinario strumento di crescita, di autonomia, di socializzazione e di emancipazione...lavorano sempre con grandissimo entusiasmo e piacere. Fategli sentire lo stesso piacere e sarà una serata indimenticabile.
11) Non si fanno foto con i ragazzi. Da PizzAut vengono centinaia di persone, se i ragazzi si fermassero a fare foto con tutti si fermerebbe il locale. Loro sono qui per lavorare, per stare bene e per farvi stare bene e non per fare foto. Inoltre prima di introdurre questa regola c'era uno strano effetto zoo. Forse siamo un po’ rigidi ma togliendo le foto con i ragazzi anche i ragazzi stanno meglio e si sentono meno sotto pressione. Fotografateli con il cuore e portateli dentro di voi."
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