La Baracca (87) 🧔

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Voto: 87
Numero di visite: più di 5
Ultima visita: 11/2024
Fascia di prezzo: 26-51
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Alice, Touring, Fuoricasello, Repubblica

-Settimo Vittone- (TO)

Aggiornamento del novembre 2024:

Oggi a pranzo io e Alessandra abbiamo voluto goderci il menù Lumache al Ristorante La Baracca di Settimo Vittone. E mai scelta poteva essere più azzeccata! Buonissimo il menù degustazione a 40 euro tutto compreso, con un aperitivo costituito da ottimo patè di lumache con prosecco, quindi come antipasti 5 diverse portate (tutti molto buoni, solo la "quiche" di polenta piuttosto ordinaria), a seguire straordinari i tagliolini porcini e lumache (mentre molto più normali le crespelle con le lumache) e conclusione con le lumache in tre diverse modalità: al prezzemolo, col pomodoro e fritte, servite con ottima polenta concia). Buono anche il gelato al fiordilatte e il bunet con composta d'arance e di castagne.
Un punto in più meritato per la cucina (passa da 86 a 87 punti), anche se il servizio è stato un po' lento, ma assolutamente perdonabile. La cucina è davvero molto buona alla Baracca, anche se il locale denota tutti i suoi anni.

Aggiornamento del 12 maggio 2023:

Stasera io ed Alessandra siamo tornati a gustarci il menù ajucche e altri piatti che abbiamo compartito.

Che dire? 5 punti in più nella mia personale classifica, che fanno fare un bel salto in avanti a questo storico locale, che a mio avviso avrebbe bisogno di un tocco di rinnovo, di "svecchiamento", ma che rimane un caposaldo nel territorio del Canavese e dell' Eporediese poco prima di entrare in Valle d'Aosta.

Stasera straordinaria Zuppa d'Ajucche (io che normalmente non mangio i formaggi sono riuscito ad assaggiarla e meno male che Alessandra me ne ha lasciato 4 o 5 cucchiaiate 😁), eccellente Suet Gris (polenta, ajucche e toma, sono riuscito ad assaggiare anche questa portata 😱), tortino di erbe e trota salmonata cotta nelle erbe (buonissimo) e favolosi ravioli di carne con ortiche nell'impasto conditi semplicemente con un delicatissimo burro e salvia.
Ottimi anche i salumi e la torta di castagne, oltre ai classici gelato all'ajucche e bunet.

Molto piacevole anche il Vino Locale ed il conto davvero onesto, per concludere con un amaro di erbe offerto. Un luogo che rimane sospeso nel tempo che fu, ma che continua a proporre una validissima e solida cucina di montagna rispettosa dei prodotti e del territorio.

Questo il post precedente: 

Storica trattoria in frazione Cornaley, sopra Settimo Vittone, dove principalmente ci siamo sempre venuti per un solo motivo: mangiare la miglior zuppa di ajucche (erbe spontanee canavesane che nascono tra maggio e giugno) del mondo. Sì, perchè le ajucche le troverete solo qui, e solo a Settimo Vittone le fanno come Dio comanda, e solo alla Baracca sarete certi di gustarvele sempre in maniera eccezionale. Qui siamo stati in diverse occasioni (ora io dico 5 ma forse non ricordo tutte quelle da bambino, quando si veniva in gita domenicale con la famiglia) e tra funghi, castagne al burro, lardo, lumache, risotti, suet gris (polenta concia con le erbe), zuppe (di cavolo in inverno, di ajucche in primavera/estate), siamo sempre rimasti soddisfatti.

Osterie d'Italia Slow Food ha citato questo locale per anni, ma dal 2018 non se ne ha più traccia su nessuna guida gastronomica.

Per Osterie d'Italia 2017: "Dall'autostrada che porta ad Aosta si esce a Quincinetto e poi si sale su strade tortuose- affiancate dalle caratteristiche pergole vitate - fino alla frazione di Settimo Vittone chiamata Cornaley. Arrivati, si scopre che il nome non ha nulla a che fare con l'osteria: la Baracca è una bella villetta immersa nel verde, con due sale interamente ricoperte di legno e grandi vetrate aperte su uno splendido panorama. Nella stagione calda è possibile accomodarsi in terrazza.

I piatti - serviti in porzioni abbondanti - sono quelli, prevalentemente contadini e popolari, della tradizione canavesana, che risente dell'influsso valdostano. Buonissimi in apertura i vol-au-vent con lumache, la polentina con i funghi, il tortino di verdure e brisée con fonduta (7,50 €), le verdure in bagna caoda, le castagne servite con il burro. Tra i primi ottime crespelle alla fontina, la tradizionale
zuppa di erbe spontanee (8 €), i ravioli di carne e ortiche o di castagne. Per quanto riguarda i secondi, notevoli bocconcini di cervo ai mirtilli (13 €), rane fritte (9,5 €), filetto di trota salmonata al burro e salvia (9 €). Ben presentato e spiegato il tagliere di formaggi, con tome locali e salignon (ricotta aromatizzata). Dolci (4,50 €) tipicamente piemontesi: panna cotta, bonet, in estate le pesche ripiene al forno. Da aprile a giugno un menù a 25 euro vi farà scoprire, in  un percorso di molti piatti dall'antipasto al dolce, la varietà delle erbe spontanee locali, le più importanti delle quali sono le ajucche. La carta dei vini predilige etichette del territorio"

Per il Touring: "Accoglienza e cortesia in questo buon ristorante all'imbocco della Valle d'Aosta, dove gustare curati piatti della tradizione ben preparati e ben presentati, in parte rivisitati con fantasia; gli ingredienti sono sempre selezionati e il menu segue il ritmo delle stagioni. Se la temperatura lo permette, è il caso di approfittare del dehors immerso nel verde".

Per Alice 2011: "Immersi nel verde si sta bene, e se la cucina è buona si sta ancora meglio. Benvenuti in questo ristorante rustico, con una bella terrazza all'ombra degli alberi. In tavola piatti piemontesi, ma con influenza della vicina Valle d'Aosta: lardo su pane nero di castagne, crespelle alla fontina, la zuppa di ajucche (in primavera), la trota in vari modi e funghi porcini in insalata, in zuppa o in frittata. Si spendono 35 euro, esclusi i vini della cantina regionale"

Per Fuoricasello 2024:

Le mie immagini del novembre 2024:

Le mie immagini precedenti:

Alcune immagini dal web: