Voto: 76
Numero di visite: 1
Ultima visita: 01/2022
Fascia di prezzo: 13-25
Guide e recensioni: I Cento Torino, La Repubblica
-Caselle Torinese- (TO)
Perlinato anni '60/'70, locale immutato dentro e fuori per più di un secolo e mezzo di vita, sembra davvero di essere finiti in una trattoria operaia degli anni '50 del secolo scorso, con l' ostessa col grembiule, figlia di osti, col figlio in cucina, quadri alle pareti, schiera di amari sugli scaffali, vecchi tavoli apparecchiati come una volta. E poi lingua al verde o col bagnet rus, vitello tonnato, anciue al verd, puvrun n' bagna cauda, frittata, agnolotti, tagliatelle, gnocchi, arrosto, brasato, polpette.... versione popolare della cucina tradizionale piemontese, con la gente del quartiere e gli avventori che spesso giocano a carte dopo il caffè corretto e si fermano per ore al tavolo nel pomeriggio.
Barbera da bere come da regolamento, si guarda la TV e si spende poco.
Gli habituè possono anche mangiare nella stanza del retro insieme ad amici, parenti e sconosciuti.
Un luogo da scoprire.
I Cento Torino: "Quando arriviamo davanti alla Trattoria Bottala ci
sentiamo un po' come Hänsel e Gretel (a dire il vero, se fossimo in una favola ci chiameremmo Hänsel, Gunther e Otto e saremmo tre piccoli porcellini): una casetta piccola piccola sull'angolo d'una vecchia strada sul confine del centro storico di Caselle (lo sappiamo, è fuori Torino: ma val la pena!), un'insegna antica, una bicicletta parcheggiata fuori, atmosfera sospesa, quasi irreale, l'odor di ragù che si spande per il crocevia. Quando poi sulla porta si affaccia la signora Rosanna la sensazione si rafforza: grande ostessa, figlia di osti,
nipote di osti, il portamento fiero, il grembiule, i riccioli biondi. Come resistere? Hansel, Gunter e Otto, infatti, non lo fanno mai ed entrano in questa stanza immutata durante tutto il Novecento - perlinato a profusione, banco-bar, la schiera di amari dietro quello, quadri, foto, piante, vecchi tavoli apparecchiati, aria casereccia in quantità -per trovare conforto in una cucina che più tradizionale non si può. Lingua al verde, vitello tonnato, carne cruda, insalata russa, peperoni con bagna, agnolotti, gnocchi, tagliatelle, arrosto, brasato: se vi viene in mente un piatto piemontese, qua - stagione permettendo - c'è. Tutto in versione popolare, neh, ché in cucina c'è il figlio e la clientela è la gente del quartiere, gli anziani che vogliono mangiarsi un boccone, magari qualche impiegato del vicino aeroporto stufo di alimentarsi a rustichelle. Se saprete conquistare la fiducia degli habitué, dopo dieci minuti vi troverete a bere Barbera, chiacchierare con il solerte Aristide, discettare di calcio con sconosciuti e mangiar frittata. E se proprio entrerete nel loro cuore, potrete anche accedere alla stanza sul retro, dove, a un unico tavolone, pasteggiano assieme amici, parenti e sconosciuti guardando la TV.
Alcune immagini dal web:
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