Voto: 90
Numero di visite: 3
Ultima visita: 10/2024
Fascia di prezzo: 20-36
Guide e recensioni: Golosario, Accademia Italiana della Cucina, Il Resto del Carlino
-Imola- (BO)
Aggiornamento del 29 ottobre 2024:
Ieri sera, in compagnia del mio amico Gianluca di Ivrea (per pura combinazione entrambi impegnati per diversi motivi lavorativi ad Imola) siamo venuti a cena alla Sterlina, locale che entrambi già conoscevamo bene, ed abbiamo gustato un'eccellente pasto serale accompagnato da ottimo Sangiovese Superiore dei colli imolesi.
Inizio con strepitosi cappelletti di carne in brodo e quindi una sontuosa grigliata mista di carne (maiale, castrato e costata di manzo) accompagnata dai fritti (polenta, cremini, patate e zucchine). Conclusione con un bel bicchierino di Nocino artigianale.
Meritati i 4 punti in più in classifica, che portano all'eccellente punteggio di 90 punti (attuale posizione in classifica attorno alla 380esima) questo straordinario locale dall'ottimo e informale servizio e dai prezzi estremamente convenienti.
Se continua così diventerà uno dei miei favoriti in assoluto della provincia bolognese.
Aggiornamento del 19 febbraio 2024:
A distanza di un anno e mezzo circa oggi sono tornato alla Sterlina, a pranzo, questa volta da solo. Un ottimo pasto, con tagliatelle al ragù (classicissime, molto buona la pasta, buono anche il ragù) e quindi il fegato di maiale nella rete, cotto alla brace e buonissimo, che si scioglieva in bocca. L'ho accompagnato con il fritto misto: cremini, polenta fritta, patate e zucchine... davvero strepitoso, così come la piadina d'accompagnamento. Buono anche lo sfuso della casa. Prezzi molto onesti, servizio perfetto, rapidissimo e super cortese (vedasi i pacchetti differenziati per il doggy bag).
Un bel posto, sono stato molto soddisfatto e il voto sale di ben 6 punti, dai precedenti 80 agli attuali 86, con l'assegnazione della meritata "barba".
Questo il mio post precedente:
L'ho scoperto tardi questo ottimo locale in località La Sterlina, da cui il nome, nella campagna a nord di Imola. L'ho scoperto tardi e solo grazie alla guida di Massobrio, che se non ci fosse bisognerebbe inventarla.
Ma qui, lo so già, ci ritornerò molto molto volentieri, spero in tantissime altre occasioni. Perchè luoghi come La Sterlina ce ne sono pochi, e bisogna preservarli e valorizzarli. E farli conoscere, cosa che mi prefiguro con questo mio Blog ed in particolare con questo post, mettendo subito in bella mostra la foto del loro castrato, che ho gustato in una giornata di luglio 2022 insieme al mio caro amico e collega Giuliano (oramai lo sapete che siamo coppia fissa nelle pause pranzo e spesso anche nelle cene intime...😂)
Non mancate di provarla questa Sterlina, perchè è davvero cosa rara.
Bravi!
Piatti imperdibili: tagliatelle al ragù; cappelletti in brodo; grigliata mista di carne; fegato con rete di maiale. Zuppa inglese"
Per il Golosario 2023: "Sarete accolti con calore, in una delle salette interne o nel bel dehors, per gustare una cucina verace che rende onore alla tradizione romagnola con piatti ricchi in sapore e quantità."
Per l'Accademia Italiana della Cucina 2024: "Secondo una storia popolare il luogo in campagna della frazione di Sasso Morelli ove si trova La Sterlina era noto come il “Casone” dove nel 1850 il brigante Stefano Pelloni, detto il Passatore, impietosito dalla povertà di una coppia di giovani sposi, avrebbe donato loro una Sterlina da cui discese il nome della trattoria gestita dal 1983 dalla famiglia Dalmonte. La cucina è casalinga con fornitori le aziende agricole del territorio imolese dalla pianura alle prime alture. In tavola salumi, formaggi, pasta fresca e ripiena, castrato, manzo e pollame con contorno di crema e polenta fritta.
Piatti tipici:
Antipasto Sterlina con salumi misti, squacquerone, formaggi, giardiniera
Strozzapreti alla Sterlina con cipolla, salsiccia, peperone, pomodoro, peperoncino
Cappellacci verdi ripieni con squacquerone, burro e prosciutto crudo
Grigliata mista
Tagliata di manzo.
Zuppa inglese
Piatto da non perdere:
Tagliatelle al ragù"
Per il Resto del Carlino: "Quarant’anni e non sentirli perché tra i tavoli della trattoria ‘La Sterlina’ di Sasso Morelli il tempo si è fermato. Eppure bisogna riportare indietro le pagine del calendario al primo dicembre 1983 per conoscere l’inizio della storia imprenditoriale della famiglia Dalmonte che da diverse generazioni ha in mano le redini del ristorante, bandiera della cucina romagnola: "Fu allora che mio padre Walter rilevò l’attività dai coniugi Guerrino e Gigina Pelliconi per poi aprirlo insieme al fratello Daniele, alla sorella Monica e ai genitori Carla e Dino – racconta Mattia Dalmonte che insieme alle cugine Francesca e Bianca Maria porta avanti ‘La Sterlina’ -. La continuità della conduzione familiare è qualcosa di naturale dato che, fin da piccoli, abbiamo preso confidenza con il mestiere grazie agli insegnamenti di nonna".
Ognuno fedele alle proprie caratteristiche: "Io mi occupo della gestione della sala e dei rapporti con i fornitori mentre Francesca segue la cucina insieme a Bianca Maria che è il nostro jolly – continua -. Con noi ci sono ben 14 dipendenti. Un gruppo di persone che è sempre aumentato nel tempo. Siamo una bella squadra rodata e molto unita. Di tanto in tanto andiamo anche in gita insieme".
Una ricetta vincente di longevità coperta da una spolverata di leggenda. Già, perché il locale prende il suo nome da una narrazione popolare piena di fascino. Pare che attorno al 1850, nei pressi dell’allora costruzione disabitata detta Casone, all’incrocio tra via Correcchio e via Nuova, arrivò dall’antica Pieve di Cantalupo un gruppetto di invitati a un matrimonio, con in testa gli sposi in biroccino.
Il brigante Stefano Pelloni, il celebre Passatore, fermata la compagnia per derubarla, si accorse che tutti erano talmente poveri da non avere nemmeno un soldo. Solo lo sposo indossava un paio di scarpe nuove. A quel punto il bandito se le fece consegnare ma in cambio regalò alla sposa una sterlina d’oro. Un gesto che fece parlare per anni gli abitanti del posto e il Casone fu ribattezzato ‘Il posto della sterlina’.
Ma altrettanto leggendarie sono le portate proposte nel menù: tagliatelle, tortelli, castrato, piadine e carne alla griglia, preparati con ingredienti e prodotti scelti con cura da fedeli fornitori della zona. Così la fama de ‘La Sterlina’ è arrivata anche all’orecchio di tanti vip, uno su tutti: Michal Schumacher. L’asso della Ferrari di F1, un tempo di casa tra le curve della pista di Imola, raggiunse nel 2004 e nel 2005 la frazione di Sasso Morelli per gustare i suoi amati tagliolini burro e prosciutto. Dal colpo di fulmine alla clientela abitudinaria il passo è breve "Sono la nostra seconda famiglia. Molti di loro ci accompagnano fin dall’apertura. Insieme abbiamo superato tanti ostacoli, anche la pandemia – sottolinea Dalmonte -. Per questo abbiamo deciso di festeggiare questo bel traguardo tutti insieme, il 20 dicembre (domani, ndr), alla Vie en Rose di Imola. Musica, degustazione di vini e buffet della Clai (al fianco dell’attività fin dall’inizio, ndr) per dire, semplicemente, grazie".
Foto dell'ottobre 2024:
Piatti tipici:
Antipasto Sterlina con salumi misti, squacquerone, formaggi, giardiniera
Strozzapreti alla Sterlina con cipolla, salsiccia, peperone, pomodoro, peperoncino
Cappellacci verdi ripieni con squacquerone, burro e prosciutto crudo
Grigliata mista
Tagliata di manzo.
Zuppa inglese
Piatto da non perdere:
Tagliatelle al ragù"
Per il Resto del Carlino: "Quarant’anni e non sentirli perché tra i tavoli della trattoria ‘La Sterlina’ di Sasso Morelli il tempo si è fermato. Eppure bisogna riportare indietro le pagine del calendario al primo dicembre 1983 per conoscere l’inizio della storia imprenditoriale della famiglia Dalmonte che da diverse generazioni ha in mano le redini del ristorante, bandiera della cucina romagnola: "Fu allora che mio padre Walter rilevò l’attività dai coniugi Guerrino e Gigina Pelliconi per poi aprirlo insieme al fratello Daniele, alla sorella Monica e ai genitori Carla e Dino – racconta Mattia Dalmonte che insieme alle cugine Francesca e Bianca Maria porta avanti ‘La Sterlina’ -. La continuità della conduzione familiare è qualcosa di naturale dato che, fin da piccoli, abbiamo preso confidenza con il mestiere grazie agli insegnamenti di nonna".
Ognuno fedele alle proprie caratteristiche: "Io mi occupo della gestione della sala e dei rapporti con i fornitori mentre Francesca segue la cucina insieme a Bianca Maria che è il nostro jolly – continua -. Con noi ci sono ben 14 dipendenti. Un gruppo di persone che è sempre aumentato nel tempo. Siamo una bella squadra rodata e molto unita. Di tanto in tanto andiamo anche in gita insieme".
Una ricetta vincente di longevità coperta da una spolverata di leggenda. Già, perché il locale prende il suo nome da una narrazione popolare piena di fascino. Pare che attorno al 1850, nei pressi dell’allora costruzione disabitata detta Casone, all’incrocio tra via Correcchio e via Nuova, arrivò dall’antica Pieve di Cantalupo un gruppetto di invitati a un matrimonio, con in testa gli sposi in biroccino.
Il brigante Stefano Pelloni, il celebre Passatore, fermata la compagnia per derubarla, si accorse che tutti erano talmente poveri da non avere nemmeno un soldo. Solo lo sposo indossava un paio di scarpe nuove. A quel punto il bandito se le fece consegnare ma in cambio regalò alla sposa una sterlina d’oro. Un gesto che fece parlare per anni gli abitanti del posto e il Casone fu ribattezzato ‘Il posto della sterlina’.
Ma altrettanto leggendarie sono le portate proposte nel menù: tagliatelle, tortelli, castrato, piadine e carne alla griglia, preparati con ingredienti e prodotti scelti con cura da fedeli fornitori della zona. Così la fama de ‘La Sterlina’ è arrivata anche all’orecchio di tanti vip, uno su tutti: Michal Schumacher. L’asso della Ferrari di F1, un tempo di casa tra le curve della pista di Imola, raggiunse nel 2004 e nel 2005 la frazione di Sasso Morelli per gustare i suoi amati tagliolini burro e prosciutto. Dal colpo di fulmine alla clientela abitudinaria il passo è breve "Sono la nostra seconda famiglia. Molti di loro ci accompagnano fin dall’apertura. Insieme abbiamo superato tanti ostacoli, anche la pandemia – sottolinea Dalmonte -. Per questo abbiamo deciso di festeggiare questo bel traguardo tutti insieme, il 20 dicembre (domani, ndr), alla Vie en Rose di Imola. Musica, degustazione di vini e buffet della Clai (al fianco dell’attività fin dall’inizio, ndr) per dire, semplicemente, grazie".
Foto dell'ottobre 2024:
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