Voto: 86
Numero di visite: 2
Numero di visite: 2
Ultima visita: 04/2023
Fascia di prezzo: 32-40
Guide e recensioni: Golosario, Espresso, Gambero Rosso, Michelin, Mangiarozzo, Alice, Touring
-Asti- (AT)
Nel novembre del 2011 ero venuto per la prima volta in questo locale, ma al tempo si chiamava Locanda Astesana e non aveva nulla a che vedere (anche se si era mangiato bene in quell'occasione insieme al mio amico e cliente Fabio) rispetto all' attuale Campanarò, ristorantino aperto in Asti fin dal 2008 e da qualche anno spostatosi in questa sede a 200 metri dalla precedente.
E qui oggi sono tornato per la seconda volta, a pranzo, per provare la cucina di uno dei migliori ristorantini di Asti, dove qualità e bontà vanno a braccetto. Atmosfera famigliare, cordiale, qui troverete Duilio Moiso e suo figlio che vi accoglieranno e chiacchiereranno volentieri ai tavoli con tutti i commensali. La chef Susanna Bagnasco in cucina esalta il territorio preparando ottimi piatti, dagli antipasti classici (vitello tonnato, flan di verdure di stagione, carne cruda monferrina, ecc...) ai primi della tradizione (agnolotti gobbi monferrini, tagliolini al ragù di salsiccia, gnocchi, ravioli) e classici secondi piatti (cinghiale, stracotto di manzo, coniglio, trippa, faraona) tutti legati alle stagionalità. Ottimo il Ruchè di Ferraris, servitomi al calice, lo stesso bevuto ieri alla Locanda Antico Ricetto di Portacomaro. Qui però coperto, acqua, calice di vino e caffè corretto sono costati in totale 7 euro, esattamente la metà di ieri... su questi dettagli bisogna riflettere...
Bravi!
Per il Golosario 2024:
Per il Touring: "Grazioso ristorante dall'attenta e appassionata gestione familiare: Susanna si occupa della cucina, selezionando materie prime di qualità e preparando ottimi piatti legati alla tradizione piemontese; Duilio invece in sala consiglia pietanze e vini astigiani e piemontesi. In menu si possono trovare piatti come gli gnocchi al pesto di rucola e noci, il premiato vitello tonnato "alla nostra maniera", lo spezzatino di cinghiale e prugne e, tra i dessert, la bavarese di pere"
Per Alice (Campanarò - Piccolo ristorante in città): "Di recente apertura, ma con una gestione di lungo corso, propone buona cucina piemontese su materie prime di qualità: carne cruda, paste fatte in casa (deliziosi gli gnocchi al pesto di noci e rucola), spezzatino di cinghiale e prugne. Buon rapporto qualità prezzo"
Per Alice (Locanda Astesana): "Cucina piemontese in versione raffinato-innovativa. Da provare il risotto taleggio, timo e code di gambero e la carne cruda di vitello piemontese. Cantina più che buona. Conto dai 30 ai 50 euro, vini esclusi, menù a 35. Gli incalliti fumatori apprezzeranno il piacevole fumoir nel cortile interno, fruibile anche durante la stagione invernale"
Per il Mangiarozzo: "Spostando la posizione dei ristoranti il prodotto non cambia. Non recita proprio così la famosa regola matematica ma è una frase che si addice al Campanarò, che spostandosi di 200 metri ha mantenuto la stessa qualità e bontà nei prodotti culinari proposti. Anche l'atmosfera familiare è rimasta la stessa grazie alla dedizione e alla passione del titolare Duilio Moiso sempre pronto ad offrire il meglio ai suoi ospiti. In cucina opera con attenzione la chef Susanna Bagnasco che esalta la cucina del territorio preparando specialità come: tonnato alla nostra maniera, flan di ortiche, agnolotti gobbi, stracotto di manzo alla Barbera e mousse ala gianduia. Questo piccolo ristorante nasce nel 2008 e si è affermato per la qualità e per le materie prime prodotte in casa o comunque ricercate nel territorio come: frattaglie, cavoli, legumi e parti meno nobili del manzo, che sono ingredienti fondamentali in una tradizione gastronomica povera come quella contadina del Monferrato. Ecco che nel menù compaiono insalata russa, bocconcini di tacchino marinati al pepe rosa e tortini di pomodoro e grani di senape, numerose zuppe, ravioli di zucca, trippa, guanciotti brasati all'Arneis e faraona al Moscato. Per i menù degustazione il prezzo varia dai 25 ai 40 euro. La carta dei vini è ampia con una selezione di 400 etichette, dove ovviamente regna sovrana la Barbera d'Asti, per le birre la scelta è tra una trentina di opzioni. Il locale è anche riconosciuto dall'AIC, una buona notizia per gli amici celiaci."
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