Voto: 84
Numero di visite: 2
Ultima visita: 11/2004
Fascia di prezzo: 28-37
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Michelin, Accademia Italiana Cucina, Alice
-Valeggio Sul Mincio- (VR)
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Voto: 84
Numero di visite: 2
Ultima visita: 12/2005
Fascia di prezzo: 44-50
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Gambero Rosso, Alice, Touring
-Milano- (MI)
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Racchiudo 2 locali che voglio documentare nei miei post perchè voglio ricordarli per l'ottima cucina anche se da tanti anni non li ho più frequentati, ma tutti li avevo provati più di una volta e se vi ero tornato, è perchè ero stato davvero soddisfatto. Il voto di 84 punti lo riconosce.
Naturalmente allego foto dal web, non avendo in quegli anni la possibilità di fotografare i piatti ed i locali.
Inizio con il Ristorante Lepre di Valeggio sul Mincio, dove ho cenato due volte ma l'ultima risale addirittura al novembre del 2004, 19 anni fa... Qui si gustavano piatti della grande tradizione in un ambiente con sale ampie e tavoli ben allineati, ricche boiseries alle pareti e apparecchiatura ineccepibile, stile anni sessanta-settanta. Fascino d'un tempo ma eleganza e cortesia sempre attuali, con una cucina imperniata su cavalli di battaglia quali tortellini di carne di Valeggio (dalla spoglia incredibilmente sottile), tortelloni al sedano di Verona (sedano rapa) servite entrambi con burro fuso. Tortelloni d'anatra al tartufo, tagliatelle con punte d'asparagi e pomodorini, paparelle al sugo di lepre o con funghi e radicchio rosso. Piatto forte del locale la lepre in salmì servita con polenta abbrustolita, ma anche carni alla griglia come costate di manzo e costolette di agnello scottadito. Dolci della tradizione di Valeggio, torte di pasta sfoglia, gelati e semifreddi al cucchiaio.
Per Alice: "Ristorante classico familiare, in stile anni '60-'70. Sale ampie, ben arredate, servizio ai tavoli affidato a cameriere in abito nero e grembiulino bianco. Cucina tipica del territorio e grande rispetto della tradizione: tortellini di carne al burro fuso, "paparele" al sugo di lepre, lepre in salmì con polenta."
Piatti tipici:
tortelloni d'anatra al tartufo; tagliolini con punte d'asparagi e pomodorini freschi; pappardelle al sugo di lepre; lepre in salmì con polenta"
Per Osterie d'Italia 2001: "Nel cuore di Valeggio, un ristorante di grande tradizione. Prima di tutto nell'aspetto: sale ampie con i tavoli ben allineati, ricche boiseries alle pareti, apparecchiatura ineccepibile. Lo stile è datato anni Sessanta-Settanta, ma proprio in questo consiste il fascino di una proposta che negli anni ha perfezionato il suo modo di essere e che oggi si presenta irreprensibile in ogni particolare. Il servizio ai tavoli è affidato a signore in abito nero con grembiulino di pizzo bianco.
che accudiscono il cliente con amorevole solerzia e rappresentano anche fisicamente l'autorevolezza della tradizione. Ma il tutto non è perfettamente immobile, anzi si muove, con impercettibili spostamenti. Ne è prova il fatto che l'ultimo discendente della famiglia ha introdotto una piccola rassegna di vini di qualità (soprattutto veronesi) che serve con competenza.
Anche nella proposta culinaria, ai tradizionalissimi tortellini di carne di Valeggio (dalla sfoglia incredibilmente sottile) sono stati affiancati tortelloni al sedano di Verona (sedano rapa), serviti an-
ch'essi con il burro fuso. Le paparele (tagliatelle larghe e sottili) sono condite con il sugo di lepre oppure, secondo stagione, con i funghi o con il radicchio rosso, la lepre in salmì, piatto forte del
locale, viene servita con polenta abbrustolita. Per chi non ama gli umidi ci sono carni alla griglia: costate di manzo e costolette di agnello scottadito. I dolci sono quelli della rinomata tradizione di Valeggio, in particolare le torte di pasta sfoglia, friabili e delicate. Pesche al forno, gelati e semifreddi per chi preferisce i dolci al cucchiaio."
che accudiscono il cliente con amorevole solerzia e rappresentano anche fisicamente l'autorevolezza della tradizione. Ma il tutto non è perfettamente immobile, anzi si muove, con impercettibili spostamenti. Ne è prova il fatto che l'ultimo discendente della famiglia ha introdotto una piccola rassegna di vini di qualità (soprattutto veronesi) che serve con competenza.
Anche nella proposta culinaria, ai tradizionalissimi tortellini di carne di Valeggio (dalla sfoglia incredibilmente sottile) sono stati affiancati tortelloni al sedano di Verona (sedano rapa), serviti an-
ch'essi con il burro fuso. Le paparele (tagliatelle larghe e sottili) sono condite con il sugo di lepre oppure, secondo stagione, con i funghi o con il radicchio rosso, la lepre in salmì, piatto forte del
locale, viene servita con polenta abbrustolita. Per chi non ama gli umidi ci sono carni alla griglia: costate di manzo e costolette di agnello scottadito. I dolci sono quelli della rinomata tradizione di Valeggio, in particolare le torte di pasta sfoglia, friabili e delicate. Pesche al forno, gelati e semifreddi per chi preferisce i dolci al cucchiaio."
Alcune immagini dal web:
Concludo con La Piola di Viale Abruzzi a Milano, storica osteria milanese nella quale ho avuto modo di pranzare in due occasioni, l'ultima sempre con Alessandra l' 8 dicembre del 2005 in occasione delle nostre solite gite milanesi per i mercatini di Natale e per la fiera dell' Artigianato e per gli Obei Obei di Sant' Ambrogio. Qui abbiamo sempre mangiato ottimi piatti della tradizione, a partire comunque dal loro riso al salto che a mio modo di vedere è uno dei migliori piatti in circolazione nel panorama delle trattorie ed osterie milanesi. Qui, conservando l'impronta delle trattorie di una volta, dalla solida conoscenza della tradizione alla ricerca della bontà e qualità dei prodotti, troverete un menù corposo che spazia nell'ambito dell'intero territorio lombardo con grande abilità ai fornelli per gustare i classici nervetti in insalata con cipolline in agrodolce oppure bresaola e sciatt valtellinesi (piccole frittelle di farina di grano saraceno ripiene di formaggio). Si prosegue con risotto alla milanese oppure con risotto con ossobuco (piatto unico) e la magistrale cotoletta alla milanese, ma anche con casoeula con polenta, paste fatte in casa, il classico arrosto, lo stinco di maiale ed il bollito, sostituito in estate dalla tagliata con salsa verde. Casalinghi i dolci, torta di cioccolato e pere, crostata e tiramisù.
Per il Golosario 2024:
Per il Touring: "In dialetto il nome significa "osteria", ma offre certo qualcosa in più. Il valore aggiunto è dato dall'accoglienza e dalla cucina legata ai sapori della tradizione, grazie anche a ingredienti prodotti in proprio. Il menu elenca la classica selezione di antipasti milanesi (nervetti, mondeghili, bruschette, uova farcite, battutine alla milanese) come inizio, poi risotti sotto varie ricette e primi piatti di pasta fresca, cotoletta alla milanese, ossobuco e risotto, torta meneghina".
Per Osterie d'Italia 2006: "La Piola conserva l'impronta delle trattorie di una volta: solida conoscenza della tradizione, buona cucina e ricerca di prodotti di qualità. Il menù che troverete è corposo e spazia nell'ambito dell'intero territorio lombardo; i suoi creatori sono Alberto e Lucia che, originaria dell'isola di Capo Verde, vi stupirà per la conoscenza delle tradizioni culinarie locali e per l'abilità ai fornelli. Da segnalare l'accoglienza familiare, l'attenzione verso l'ospite consigliato durante la consultazione del menù in modo discreto e competente. Per iniziare potrete contare sui classici nervetti accompagnati da cipolline in agrodolce, secondo la più tipica tradizione locale, oppure optare per i profumi della Valtellina con bresaola e sciàtt (piccole frittelle di farina di grano saraceno ripiene di formaggio valtellinese). A seguire quanto di più tipico può offrire la cucina milanese, dal risotto alla cotoletta, oppure il piatto unico con ossobuco e risotto. In pieno inverno, una succulenta casoeula con polenta gialla. Se cercate qualcosa di meno tradizionale, sarete sorpresi dagli svariati primi in menù, tutti con pasta fatta in casa. Altrettanto interessanti i secondi piatti: il classico arrosto, lo stinco di maiale, il bollito che, in estate, cede il passo alla tagliata con salsa verde. Non molto numerosi i dolci, ma casalinghi: torta di cioccolato e pere, crostata, tiramisù. La lista dei vini è modesta ma interessante per la tipologia delle etichette e per la rappresentatività territoriale; da segnalare la possibilità di accompagnare il pasto con vini al bicchiere".
Per Alice: "Simpatica piola dall'ambiente lindo e curato, gestita da una coppia di giovani affiatati. In tavola le golosità della Lombardia, in un menù che varia spesso: risotti per ogni gusto (da quello classico allo zafferano a quello sfizioso con pere e zola), costoletta alla milanese, brasato, cassoeula"
Alcune immagini dal web:
Alcune immagini dal web:
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