Voto: 85
Numero di visite: 1
Ultima visita: 01/2003
Fascia di prezzo: 25-45
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring
-Ravenna- (RA)
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Altri tre locali vicini in classifica e provati tantissimi anni fa...il primo quasi trent'anni fa, gli altri due provati nello stesso mese di gennaio 2003, quindi vent' anni fa.
Naturalmente tutti e tre molto validi, perchè al tempo non riportavo tutti i posti dove cenavo o pranzavo ma solo quelli che ritenevo degni di nota, tant' è che per molti anni solo i locali più blasonati rientravano nel mio database artigianale, al tempo molto artigianale, poi con gli anni si è arricchito di date e numeri. Ebbene, questi 3 locali se sono stati segnalati con un ottimo voto così tanti anni fa significava che davvero erano meritevoli di molta attenzione. Chissà oggi, come sono dopo tanto tempo... Bisogna dare un' occhiata a TripAdvisor per giudicare se ancora all'altezza oppure no, solo Pongetti è ancora oggi segnalato dall' Espresso e l' Ustarì di Du Canton è ancora recensito da Touring e da Accademia Italiana. Quindi sicuramente locali da riprovare per poterli rivalutare oggi.
Iniziando dall' Osteria Italia ad Alba, alcune foto di quella giornata in gita con la coppia di amici Sonia e Davide tra Asti e Alba.
Eccole:
In frazione San Rocco Seno d' Elvio venimmo a pranzo domenica 1 ottobre del 1995 e mangiammo un ottimo pasto langarolo tipico, in un locale con mattoni a vista e con tavoli ben apparecchiati, con le foto di Langa alle pareti delle due salette. Si gustavano piatti semplici ma non banali come carne all' Albese con funghi e tartufi, sformatino di zucchine con mentuccia, lingua di maiale in salsa, terrina di tacchino e peperoni in bagna cauda. Tra i primi tajarin con ragù e agnolotti dal plin, ma anche risotti e gnocchi al gorgonzola. Tra i secondi spalla di maiale e coniglio alle olive (o al Barbaresco), anatra alle verdure e brasato al Barbaresco. Buoni dolci della tradizione tra cui bonet, torta di nocciole e semifreddo al torrone.
Aggiornamento: Osteria Italia, ora denominata Osteria Italia Citabiunda, è rientrata dopo moltissimi anni nella guida Osterie d'Italia 2024:
Per il Touring: "Nel cuore delle Langhe, un locale dall'ambiente semplice e curato che propone antiche ricette legate alla tradizione piemontese, preparate con prodotti stagionali di qualità. Il servizio è attento e cordiale, la carta dei vini è molto ben fornita e permette di scegliere tra una curata selezione delle migliori etichette regionali; nei mesi estivi, è possibile cenare o sorseggiare l'aperitivo nel dehors, da cui si ammirano le verdi colline del territorio. Dal menu: battuta di fassone, ravioli del plin al burro e salvia, tajarin alla langarola, guanciale di vitello al Barbaresco e un ottimo torrone morbido al gianduia"
Per Alice: "Attenzione per la qualità delle materie prime e amore per la cucina piemontese: battuta di fassone, ravioli del plin al burro e salvia, capretto al forno. Tra i dolci tradizionali una variazione gradita dello strudel di mele. Vini di Langa e del Roero accompagnano i piatti. Alla carta sui 40 euro"
Per il Gambero Rosso 2016: "Una schietta tavola di tradizione langarola, con una cucina sincera e di sostanza e un'appassionata gestione - quella di Renato Delpiano - che accoglie tutti con calda ospitalità. Nessuna delusione sul fronte vino. Prezzi di specchiata onestà."
Alcune immagini dal web:
Proseguo con Pongetti, ottimo ristorante di pesce poco a nord di Senigallia, dove avevo gustato un ottima cena di pesce in un contesto famigliare, semplice, con una cucina più da trattoria che da vero e proprio ristorante, in frazione Cesano, dove viene rispettata la tradizione marinara più popolare.
Tra i piatti proposti, partendo dagli antipasti freddi con canocchie bollite, insalata di mare con calamari seppie e sottoli, scampi e gamberi freschissimi per proseguire con antipasti caldi tra cui cozze e vongole in padella, lumachine di mare in umido con finocchietto selvatico. Tra i primi risotto alla marinara, tagliatelle fatte in casa con rana pescatrice, spaghetti di Gragnano con scampi e vongole. I secondi classici: fritto misto di paranza, grigliata mista e bolliti sempre con pescato di giornata.
Per il Touring: "Classica trattoria marinara gestita dalla famiglia Pongetti dal 1891: ambiente semplice e servizio veloce. I sapori sono quelli della costa adriatica, dall’antipasto misto di mare alle zuppe di vongole e cozze e alle lumachine in porchetta, dai primi realizzati con paste caserecce e sughi sempre di pesce alle grigliate e agli spiedini di molluschi e crostacei. A fine pasto, un fresco sorbetto al limone o un dessert della casa"
Per Osterie d'Italia 2006: "Percorrendo da nord la statale 16, prima dell'ingresso in Senigallia nella frazione Cesano, trovate Pongetti che, dietro la denominazione di ristorante nasconde, in realtà, atmosfera e stile tipici di una trattoria. La gestione familiare (la mamma, con sessant'anni d'attività passati tra i fornelli, si occupa ancora della cucina), le paste tirate a mano, il servizio efficiente, l'ambiente semplice, un mestiere che intuiamo sicuro e coscienzioso, delineano tutte le caratteristiche di una vera trattoria. Qui si viene per mangiare pesce fresco, preparato in modo semplice, quasi al confine tra cucina borghese di città e la tradizione popolare della marineria. Tra gli antipasti freddi abbiamo gradito le canocchie bollite, l'insalata di mare con calamari, seppie e sottoli, gli scampi e i gamberi, di impareggiabile freschezza. Gli antipasti caldi prevedevano cozze e vongole in padella e lumachine di mare in umido aromatizzate col finocchio selvatico. Fra i primi troviamo classici consolidati: tagliatelle fatte in casa con vongole, risotto alla marinara, tagliatelle con rana pescatrice, spaghetti di Gragnano con scampi e vongole. Tra i secondi sono sempre presenti il fritto misto di paranza, la grigliata e il bollito, tutti preparati col pesce del giorno. Si chiude con panna cotta, crema catalana o alcuni dolci di fattura industriale. La lista dei vini - prevalentemente composta da bianchi - è contenuta, ma ben articolata, con etichette che ben si accordano ai piatti. Col prezzo del pasto siamo al limite previsto dalla guida ma sul pesce, come sappiamo, non c'è prezzo calmierato."
Per Alice: "Luigi Pongetti ha trasmesso la sua passione straordinaria per la cucina a tutta la famiglia. Lo zio pescatore è il fornitore dell'ingrediente principe; la moglie cura con premura e discrezione il servizio. Durante le sere d'estate è particolarmente gradito il fresco pergolato ben illuminato, sotto cui consumare in tranquillità una buona cena a base di pesce. Tra le specialità il pesce cotto sui carboni ed il risotto alla coda di rospo, piatto per cui è nato il ristorante. Un pasto completo si aggira sui 40-50 euro"
Alcune immagini dal web:
Per ultimo l' Ustarì di Du' Canton a pochi chilometri dal centro di Ravenna, sull'angolo per la strada per Piangipane, a Camerlona, in una tipica osteria con cucina tradizionale ed i primi piatti serviti in una piccola padella, con le carni rigorosamente cotte alla brace del camino sempre acceso. Si inizia con affettati, crostini misti, fiori di zucca ripieni, insalatina di funghi freschi e parmigiano per poi proseguire con i primi ottimi: tagliatelle al ragù, stricchetti ai carciofi, strozzapreti con peperoni e salsiccia, garganelli al radicchio, cappelletti con asparagi e prosciutto, tagliatelle di farro con pomodoro fresco e formaggio di fossa. Tra i secondi carni alla griglia, castrato, salsiccia, filetto di manzo, fiorentine, ma anche agnellone al forno, petto d'anatra ai funghi pioppini, stinco di maiale al forno e coniglio alla birra.
Tra i dolci su tutti la zuppa inglese (alla ravennate, cioè senza cioccolato), semifreddo agli amaretti, panna cotta.
Per il Touring: "Già osteria dalla metà dell'Ottocento, mantiene l'ambiente rustico e informale originario, completato da un fresco giardino con pochi tavoli. Michele, chef e patron, propone un menu di carne (cotta in vari modi) ma bandiera della casa restano le paste fatte in casa, ripiene di verdure, funghi e tartufi quando è stagione. La sala è il regno di Susanna, sommelier professionista, sempre prodiga di suggerimenti per i giusti abbinamenti. Non mancano mai il formaggio di fossa di Sogliano e gli affettati nostrani. La prenotazione è consigliata"
Per Osterie d'Italia 2006: "Percorrendo la statale che da Ravenna porta a Ferrara dopo pochi chilometri, sull'angolo con la strada per Piangipane (da qui il nome del locale, du' cantun, due angoli), si trova una casa rurale ove ha sede da decenni questa osteria. Gestita da Michele in cucina e Susanna in sala, marito e moglie, propone un menù della tradizione, con particolare riguardo ai primi fatti in casa, serviti come si usava in una piccola padella, e alla carne cotta alla griglia, di buona qualità. Si comincia con affettati, crostini misti, fiori di zucca ripieni, insalatina di funghi freschi e parmigiano per continuare con i citati ottimi primi: tagliatelle al ragù, stricchetti ai carciofi, strozzapreti con peperoni e salsiccia, garganelli al radicchio, cappelletti con asparagi e prosciutto, tagliatelle di farro con pomodoro fresco e formaggio di fossa e tante altre proposte a seconda della stagione. Tra i secondi si segnalano le carni alla griglia - castrato, salsiccia, filetto di manzo, fiorentine - ma ci sono anche agnellone al forno, petto d'anatra ai funghi pioppini, stinco di maiale al forno, coniglio alla birra. Tra i dolci fatti in casa, la zuppa inglese (alla ravennate, senza cioccolato), semifreddo agli amaretti, panna cotta. La selezione dei vini non è all'altezza della proposta culinaria: sia per numero di etichette che per qualità delle bottiglie proposte."
Per Accademia Italiana: "rustica trattoria nella campagna poco fuori Ravenna, sulla direttrice che conduce da Ferrara a Rimini. Locale ove i piatti autentici della tradizione vengono serviti in generose porzioni. Gli antipasti (salumi e formaggi) sono tipicamente locali così come le paste, rigorosamente all’uovo (cappelletti, tortelli, tagliatelle). Da tradizione anche le carni alla brace (maiale e castrato su tutte) e gli arrosti (particolare menzione per quelli con animali di bassa corte, coniglio in primis). Dolci romagnoli. Da segnalare anche l’ottimo vino della casa.
Piatti tipici:
salumi e formaggi tipici
cappelletti e tagliatelle al ragù
tortelli burro e salvia
carni alla brace
agnello al forno
zuppa inglese
Piatto da non perdere:
coniglio arrosto"
Per Alice: "Sulla strada che da Ravenna porta a Ferrara, un locale accogliente, soprattutto in inverno, quando il fuoco arde nel caminetto riscaldando gli animi. In estate si può mangiare anche all'aperto. La cucina, tipicamente romagnola, è attenta al susseguirsi delle stagioni: tagliatelle al farro con pomodoro fresco e formaggio di fossa, cappelletti al ragù, carne alla brace, bocconcini di castrato alla boscaiola, stinco di maiale al forno. Paste e dolci fatti in casa. Si spendono sui 35-40 euro più il bere (cantina soprattutto regionale); menù pranzo nei giorni feriali"
Alcune immagini dal web:
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