Voto: 91
Numero di visite: 1
Ultima visita: 02/2023
Fascia di prezzo: 28-52
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Gambero Rosso, Alice, Touring
-Forlì- (FC)
Questa sera ha cenato all' Osteria Nascosta di Forlì, dato che ho fatto tappa di lavoro a Cesena (dove non vi erano osterie interessanti aperte di lunedì sera). Bene, non potevo essere più fortunato nella scelta: ottima cena, in un bel locale in centro alla splendida città romagnola, dove ho goduto di piatti tipici eseguiti ad opera d'arte, ad un prezzo assolutamente onesto e corretto.
A due passi dai centralissimi Giardini Orselli, osteria dal nome omen, visto che rimane nascosta in un vicoletto, il locale di Paolo Monti vi farà davvero sentire come a casa, rispettando la più genuina semplicità romagnola. Sua cognata Paola Grilli, in cucina, esalta il territorio con tanta mora romagnola, Presidio Slow Food, ma qui potrete iniziare con ottimi salumi (il bancone dei salumi e formaggi fa bella mostra di sè in una delle due piccole salette) oppure con squacquerone con fichi caramellati fatti in casa sempre accompagnando il tutto con la piadina. Poi tagliatelle al ragù di mora romagnola (spettacolari!), oppure tortelli di zucca e patate alle verdure, o primi piatti con funghi e tartufi in stagione; sempre presente un primo di pesce. Ottimi anche i secondi, davvero gustosi ed abbondanti nelle porzioni: rollè di faraona arrosto con macedonia di verdure, involtini di manzo alla griglia o spiedone di mora romagnola ai ferri; io ho optato per polpette di bollito e mora romagnola al sugo di pomodoro: davvero straordinarie, come non le mangiavo davvero da molto tempo! Dolci e vino della casa. Si sta davvero benone!
Per Osterie d'Italia 2024: "Nascosta di nome e di fatto, questa piccola osteria è uno scrigno di sapori di Romagna: specialità casalinghe e cura delle materie prime.
Diventata ormai tappa fissa, a pranzo e cena, l'osteria è un punto fermo gastronomico del centro di Forlì. Paolo Monti, con la cognata Paola Grilli, porta in tavola un pezzo di Romagna con la voglia di far vivere materie prime di qualità nella semplicità dei piatti quotidiani.
Qualche Presidio Slow Food come la mora romagnola, sempre in carta, e spesso presenti alcune proposte di mare. Divertitevi subito con i salumi e i formaggi, oppure con la golosa tartare di bovina romagnola con giardiniera e maionese fatte in casa. Primi piatti di grande sostanza: tagliatelle classiche al ragù di mora, cappellacci ripieni di ricotta e tartufo al burro e interessanti i passatelli asciutti al fricò e formaggio di fossa. Tra i secondi la carne fa da padrone, con spiedone di mora e costata alla griglia, coniglio e la faraona arrosto al ginepro con i lischi (agretti). Chiedete, in autunno, la disponibilità di funghi e tartufi. Dolci della casa abbondanti, vini principalmente del territorio con un buono sfuso.
I PIATTI: Tartare di bovina romagnola con giardiniera e maionese, Passatelli asciutti al fricò e formaggio di fossa, Faraona arrosto al ginepro con i lischi"
Per il Touring: "Piccolissima, è effettivamente un po' nascosta, in un vicolo del centro, dietro Piazza Cavour, quest'osteria allestita in quello che un tempo era il laboratorio di una macelleria (rimasta lì accanto), con ganci e piastrelle alle pareti. I menu cambiano quotidianamente e, per gustare i piatti proposti, conviene prenotare. Disponibile qualche tavolo all'aperto con la bella stagione"
Per Alice: "Un locale in cui fronzoli e finzioni non trovano spazio, in cui tutto - dagli arredi rustici al menù scritto a mano ed esposto a voce - parla di sostanza e semplicità. In linea la proposta gastronomica, con piatti legati al territorio e alle stagioni: tortelli alle erbe aromatiche, affettati e formaggi misti, sottoli caserecci e tutti i prodotti dell'orto in mille varianti (ottimo il cavolo cappuccio saltato con guanciale e peperoncino). Paste e piadine fatte in casa. Concludendo con una mousse di mascarpone e cioccolato si spendono circa 30 euro più lo sfuso della casa o una delle poche - ma buone - etichette regionali. Chiude da giugno a settembre"
Per il Gambero Rosso 2006: "Andrea e Giuliana hanno aperto questo delizioso posticino ospitato in un ex macello, di cui sono ancora visibili i ganci e le tipiche piastrelle. Tre le parole d’ordine: semplicità, autenticità e coerenza. Nessun orpello inutile, dunque, ma tanta sostanza nei piatti, tutti gustosissimi e ben fatti: passatelli, “curzulèn” (in romagnolo lacci di scarpe), tortelli di zucca e patate conditi secondo quello che si trova al mercato la mattina. Poi baccalà, trippa, spezzatino, fagioli e cotiche, cavolo e salsiccia, una squisita cicoria con aglio e pancetta. La pasta è fatta in casa dalla signora Ermanna, i dolci sono preparati dalla signora Claudia, la mamma di Giuliana: si va dalla sacher alla ciambella con cioccolato e noci. Da bere vino sfuso della casa e una ventina di etichette nazionali."
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