http://www.trattoriaomens.com/
Voto: 83
Numero di visite: 3
Ultima visita: 02/2016
Fascia di prezzo: 30-36
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Alice, La Repubblica, Scatti di Gusto
-Verres- (AO)
Al tempo non avevo ancora la passione della fotografia dei piatti e quindi non ho foto dell'interno del locale e di ciò che avevamo mangiato, ma qui alla Trattoria Omens abbiamo sempre mangiato in pranzi domenicali in compagnia di amici e sempre in modo decisamente soddisfacente, anche se la cucina valdostana non è proprio la mia preferita. Però le pietanze che potrete trovare qui, se amate la pace e la tranquillità di un piccolo borgo montano, vi rimetteranno in serenità col mondo intero.
Elvia Bertolin, con l'aiuto del padre esperto di polenta, gestisce questa semplice ed accogliente osteria di montagna che offre una luminosa veranda ed un parco giochi per bambini. Menù non troppo ampio ma con selezione di ottime materie prime per preparare piatti della tradizione, dalle seupe valdostane che variano in funzione delle stagioni (cavolo verza oppure zucchine), polenta concia con o senza salsiccia, castagne al burro col lardo. Vini locali.
Questa rustica e piacevole trattoria nel 2024 compie cinquant'anni: un bel traguardo. A gestirla, da sempre, la famiglia Bertolin. Vi si arriva in auto (ma occhio, superato il castello di Verrès
la strada è stretta a tratti tortuosa) oppure a piedi per 40 minuti attraverso una mulattiera fra
i boschi. Fatica ricompensata da buona cucina e accoglienza familiare.
Consigliamo di partire con il ricco antipasto misto che comprende salami, lardo, cotechino, mocetta, in larga parte prodotti dai titolari. A seguire, non si può non assaggiare la seupa valdostana; in alternativa, tagliolini al ragù di vitello o cinghiale e quadrotti alle erbette con fonduta di fontina. Piatto forte la polenta concia, accompagnata da spezzatino, ragù di cinghiale o funghi. Le castagne, raccolte nei boschi vicini, sono essiccate e utilizzate nei mesi più caldi per accompagnare lardo e burro. Carta dei vini essenziale.
Piatti: Seupa valdostana, Cotechino, Polenta concia"
Per il Golosario 2024:
Per Alice: "E' un posto sperduto (seguire le indicazioni per il Castello di Verres), frequentato d'estate da escursionisti affamati e meta gioiosa per gli amanti della polenta concia e delle castagne con riccioli di burro fresco. Merenda valdostana e menù turistico a prezzi modici. Per un pasto completo si spende un po' di più, incluso il vino della casa (buono). Per saziarsi con semplicità. Fuori stagione apre solo nei fine settimana. Un indirizzo perfetto per le famiglie con i bimbi (il parco giochi in mezzo al prato è a loro disposizione) e amici a 4 zampe al seguito"
Per La Repubblica, Luca Iaccarino: " Che bello, che gioia, che gioia, che bello: se ribalto il celebre mantra della Mondaini è perché un paio di settimane fa l'intera famiglia Iaccarino è diretta verso Pila, per far visita all'alpeggio dell'amico Sandro Bonin (si chiama Grimondet: se volete provare l'impareggiabile fontina estiva sul piccopendio è da non perdere). Fatto sta che, partiti da Savona, all'una la fame ci coglie e siamo ancora a Verres. Grazie al cielo abbiamo una dritta giusta: il bar trattoria Omens, su per le curve. In un amen siamo in questa verandona di montagna: fuori alberi, natura e cavalli, dentro cucina veracissima, salumi e formaggi tipici, biscotti di fontina con lardo, cotechino con bagnet, zuppe come quella "di nonna Modesta" (con zucchine e borragine), polenta in tutte le salse. Io prendo i rigogliosi antipasti che mi sfamano appieno, Lisa una fantastica polenta concia con le carni, due piatti di pasta al ragù per i gagni, mirtilli sotto spirito per i seniores. Quando si tratta di pagare la signora mi fa: lei ha preso un antipasto e un dolce, sua moglie un secondo, se glieli metto assieme e faccio un menù da 22 euro le va bene? Ha bisogno di chiederlo, penso io? (NB: non era affatto dovuto!). In fin del conto, con 3/4 di sfuso buono, acqua e caffè sommiamo 34 euro. Indi: che bello, che gioia. Una meraviglia."
Alcune immagini dal web:
Per La Repubblica, Luca Iaccarino: " Che bello, che gioia, che gioia, che bello: se ribalto il celebre mantra della Mondaini è perché un paio di settimane fa l'intera famiglia Iaccarino è diretta verso Pila, per far visita all'alpeggio dell'amico Sandro Bonin (si chiama Grimondet: se volete provare l'impareggiabile fontina estiva sul piccopendio è da non perdere). Fatto sta che, partiti da Savona, all'una la fame ci coglie e siamo ancora a Verres. Grazie al cielo abbiamo una dritta giusta: il bar trattoria Omens, su per le curve. In un amen siamo in questa verandona di montagna: fuori alberi, natura e cavalli, dentro cucina veracissima, salumi e formaggi tipici, biscotti di fontina con lardo, cotechino con bagnet, zuppe come quella "di nonna Modesta" (con zucchine e borragine), polenta in tutte le salse. Io prendo i rigogliosi antipasti che mi sfamano appieno, Lisa una fantastica polenta concia con le carni, due piatti di pasta al ragù per i gagni, mirtilli sotto spirito per i seniores. Quando si tratta di pagare la signora mi fa: lei ha preso un antipasto e un dolce, sua moglie un secondo, se glieli metto assieme e faccio un menù da 22 euro le va bene? Ha bisogno di chiederlo, penso io? (NB: non era affatto dovuto!). In fin del conto, con 3/4 di sfuso buono, acqua e caffè sommiamo 34 euro. Indi: che bello, che gioia. Una meraviglia."
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Per Scatti di Gusto:
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