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Voto: 97
Numero di visite: 2
Ultima visita: 01/2023
Fascia di prezzo: 37-53
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Mangiarozzo, Alice, Touring
-Piacenza- (PC)
Ero venuto a cena qui, ancora nella vecchia sede di Via San Giovanni, nel marzo del 2009 con alcuni colleghi, ad un ora tardissima in viaggio da Torino a Parma, e ricordo ancora il locale, la buonissima cena che fu... ma questa sera è stato davvero qualcosa di molto diverso... è stato il TOP!👍
Stasera io e Filippo siamo venuti a cena nella sede di Corso Garibaldi, dove dal 2010 Roberto e la moglie Carla si sono spostati, ancora più centrali ed ancora più vicini alla splendida Piazza Cavalli, proprio alle spalle del Gotico, lo stupendo palazzo comunale medievale di Piacenza. Qui abbiamo potuto assaporare una straordinaria cucina con piatti in perfetto equilibrio tra tradizione e ricerca, in un ambiente sobrio ed elegante, con tavoli ben distanziati e con la cordialità e la competenza che contraddistinguono Roberto, eccellente padrone di casa e grande conoscitore di vini e di prodotti con un' attenzione particolare ai fornitori locali.
I pisarei e fasò come mai li ho assaggiati in vita mia, rigorosamente da antica ricetta, senza pomodoro ma con le cotiche che hanno conferito al piatto una sapidità ed un gusto straordinario, con una crema naturale data dalla lunga cottura dei fagioli e delle cotiche e poi dal risottare la pasta insieme per una cottura perfetta.
Non dico nulla sull'antipasto di Filippo, che poi normalmente viene proposto come secondo piatto ma la scelta di prenderlo come antipasto è stata assolutamente azzeccata: il "Crudo 2023": battuta di manzo allevato dall'azienda Corniola, topinambur e bagna cauda leggera, tartare di cavallo con mela marinata e salsa d'ostrica... un piatto incredibilmente buono, davvero da applausi (io e Filippo ci siamo in pratica divisi tutte le portate ed abbiamo gustato tutti i piatti della serata).
Quindi i secondi piatti: per me, rognoncini di vitello al marsala con funghi cardoncelli, deliziosi, e per Filippo il "tasto" di pancia di vitello ripieno, il suo fondo e le biete rosse ripassate (una sorta di piatto simile alla cima genovese, o alla tasca ripiena)... altro piatto straordinario.
Non contenti, abbiamo voluto gustarci anche due ottimi dessert giustamente divisici a metà: il semifreddo al miele di tarassaco (prodotto da Roberto) e coulis di frutti di bosco e lo strepitoso salame al cioccolato con nocciole Piemonte, fichi e pere secche... sicuramente il più buono salame al cioccolato mai assaggiato in vita mia.
Ottima scelta del vino, su consiglio di Roberto: un Gutturnio superiore, annata 2016, Dongardo. Un gran bel vino, proposto ad ottimo prezzo, 14 gradi.
Giusto il conto.
Per Osterie d'Italia 2024: "In un ambiente sobriamente elegante, si elaborano piatti in equilibrio tra tradizione e ricerca. Da assaggiare i salumi accompagnati dalla giardiniere fatta in casa.
Una piccola osteria contemporanea nel centro storico di Piacenza, condotta con professionalità da Roberto Zanetti, con un arredamento moderno ed essenziale intorno alla vetrina dei vini, che occupa un'intera parete e che segnala l'intento del locale: offrire una buona bottiglia da una carta ampia, molto attenta ai vini piacentini, ma non solo, e un menù snello, 4-5 scelte per ogni portata che cambiano seguendo la stagionalità.
Grande varietà in pochi piatti, sia di ingredienti sia d'ispirazione culinaria, fra tradizione e modernità: tra gli antipasti, se non si opta per i salumi piacentini con la "nostra giardiniera", si va dalla bavarese di gorgonzola al baccalà pil pil e lumache. Nei primi il classico piatto piacentino dei pisarei e fasò, ma anche tagliolini mantecati al burro d'ostrica e caviale di trota. Alternanza di sapori anche nei secondi: dai rognoncini di vitello trifolati, al ganassino di maiale con le biete colorate, al filetto di storione bianco. Fra i dolci, la sbrisolina e il tiramisù.
I PIATTI: Bavarese di gorgonzola, Pisarei e fasò, Ganassino di maiale con le biete colorate"
Per il Gambero Rosso 2024, 79 punti, una forchetta, rapporto qualità prezzo medio: "Sia il cliente con desiderio di modernità, che l'avventore con voglia di qualcosa di tradizionale sono al posto giusto. Nel centro di Piacenza il locale è moderno e senza eccessi. Il collegamento con la tradizione è sottolineato dalla qualità dei salumi e dalle proposte di piatti come i tortelli con la coda con ripieno di ricotta; la voglia e capacità di andare oltre si ritrovano in elaborazioni più tecniche come la millefoglie di bollito. Presenti in carta anche proposte di pesce. Tutta la pasta è di loro produzione. Deliziosi i dolci in chiusura. Carta vini corretta e servizio preciso"
Per il Golosario 2024:
Per il Touring: "Locale ampio e curato nei dettagli. Lo chef riesce a soddisfare sia gli amanti della tradizione sia quelli rivolti verso sapori più contemporanei. I piatti variano a seconda della stagione, e per la loro realizzazione si utilizzano spesso prodotti di natura biologica e locale. Vasta la scelta, che può essere classica come i tortelli di ricotta ed erbette al burro e salvia o più complessa come il maialino "18 ore", pancia e costina, ristretto di liquirizia, salsa bbq home made e cipollotto grigliato. Consigliamo di lasciare spazio per i dolci. Chiuso tutta la domenica nei mesi di luglio e agosto".
Per Alice: "Tradizione del territorio e antiche ricette, ecco cosa troverete nel regno - oggi a 150 metri dalla vecchia sede - dei coniugi Zanetti: dai salumi (spesso stagionati in proprio) al risotto con ragù di tre carni e funghi, dai pisarei e fasò allo stracotto di asinella con polenta, dalla "picula ad caval" lle lumache alla bobbiese. Funghi e tartufi in stagione: in inverno selvaggina e merluzzo in umido. Si chiude con lo stracchino, il tradizionale dolce gelato a strati, ormai introvabile. Cantina regionale e nazionale, con proposte anche al bicchiere. Alla carta 40 euro, ben spesi. Bonus per la grande attenzione posta nella selezione delle materie prime, in prevalenza biologiche (gli ortaggi arrivano dall'orto di proprietà). A pranzo è sempre meglio prenotare; da maggio a fine settembre chiude anche la domenica ( e da metà luglio a fine agosto si prende un meritato riposo).
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