Voto: 86
Numero di visite: 1
Ultima visita: 12/2001
Fascia di prezzo: 30-40
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Alice, La Repubblica, Questione di Gusti, La Tavolozza
-Alassio- (SV)
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Voto: 86
Numero di visite: 1
Ultima visita: 05/2013
Fascia di prezzo: 35-50
Guide e recensioni: -
-Porto San Giorgio- (FM)
Due locali accomunati dalla posizione in classifica ravvicinata e dalla mancanza di foto personali, sempre perchè provati diversi anni fa. I Matetti, ad Alassio, addirittura 22 anni fa, invece il Ristorante Campanelli a Porto San Giorgio 10 anni fa.
Inizio dai Matetti, storica osteria ad Alassio ancora oggi recensita da Osterie d'Italia, e già al tempo scelta proprio per la sua recensione sulla guida delle osterie di Slow Food, che io seguo fin dalla edizione 1995.
In un luogo poco affascinante di Alassio, proprio sulla trafficata Via Aurelia, questo locale esprime il meglio di se già all'interno, dove si apprezza l'atmosfera giocosa delle osterie di una volta, con tavoli essenziali e sedie in legno, con giochi, curiosità, foto in bianco e nero dei Matetti, cioè i bambini, che decorano le pareti. Lo spirito giovanile dei due titolari, Giovanni Formento e Giorgio Mordente, è volutamente informale e talvolta irriverente, ma sempre bonario.
Piatti di tradizione ligure, porzioni abbondanti e prezzi onesti, con menù variabile sempre scritto su lavagnetta o su fogli di quaderno con calligrafia da elementari, spesso e volentieri in dialetto ligure, e che va dalla farinata alle frittelle di mele, passando per insalata di seppie, gasse al pesto, polpo in umido con patate, stoccafisso e tante altre prelibatezze. Ci siamo venuti Io e Alessandra nel dicembre del 2001 e Alessandra si ricorda ancora degli stupendi gnocchetti al pesto e della farinata che gustammo in quella occasione: allego qui alcune immagini di quella giornata. Lasciammo Filippo piccolino a casa con i nonni. A distanza di 22 anni Filippo, nel marzo del 2023, è venuto qui a cena con alcuni amici ed allego anche alcune sue fotografie.
Per Osterie d'Italia 2024:
Per Alice: "Su un marciapiede dell'Aurelia (che in questo tratto è nobilitata dal nome Viale Hambury), un po' nascosta si intravede una lavagna d'ardesia con scritti in gesso e rigorosamente in dialetto i piatti del giorno, con tanto di data. L'aspetto del locale è quello di una vecchia osteria con le pareti ricoperte da vecchie foto di scolari. Il servizio molto spiccio. Vi si sta comunque bene (anche se i piatti non sono eccezionali e si ripetono sempre uguali) e si esce soddisfatti spendendo da 30 a 40 euro, con il bere (rigorosamente vini liguri e qualche rosso piemontese). In estate apre solo la sera".
Sicché martedì, mentre loro s'abbronzano, fanno i bagnetti e mangiano esclusivamente "pocacia" (come il mio maggiore chiama la focaccia) io prendo la mia scintillante Stilo 1.9 JTD e dirigo sicuro verso i Matetti di Alassio. Anzi: proprio sicuro no. I Matetti è una osteria storica, celeberrima, ma ricordo che un anno fa c'erano rumori d'un cambio di gestione. Quindi, dopo aver parcheggiato in viale Hambury - quello che si percorre arrivando da Albenga - mi chiedo e mi richiedo: andrà bene o male? Non vi faccio stare in ansia e vi do subito la risposta: è andata benissimo e non solo c'è stato un cambio di gestione, ma addirittura due, nel senso che è già tornata quella originaria. Insomma: gattopardescamente, tutto è cambiato, niente è cambiato.
In effetti questo stanzone tutto vetrato a un passo dal centro e dal mare continua a essere interamente dedicato ai "Matetti", cioè agli scolaretti: ci sono foto di classi in marsina in ogni dove, lavagne con scritti i piatti del dì, un grembiule appeso in fondo, accanto alla cartina geografica, il menu è vergato su un quaderno a quadretti. Insomma: si torna all'infanzia, si torna alla semplicità. E anche il menu è di quelli tradizionali, che fanno ridiventar bambini (soprattutto i liguri, visto che è scritto in dialetto): minestrun, pansotti, purpu accumudàu, anciue frite, çimma... Io opto per un rigoglioso polpo con patate (12 euro), dei golosissimi e abbondanti totani ripieni (direi altri 12), come benvenuto mi viene servito un mini "cundigiun" (pomodori, cipolle, olive...), come dolce mi vengono offerte delle frittelline di mele; con un quarto di vino, acqua e caffè spendo 30 euro (avendo preso due secondi, i primi sono sui 9) ed esco felicissimo. A maggior ragione considerando che Alassio è famosa per le le donne leggiadre e i conti pesanti.
PS: poi, il giorno dopo, sono andato in paradiso. Cioè: l'Ostaia da u Santu, sulle colline di Voltri: bosco, vista su tutta la città, topia, fiori, cicale, cucina ligure, dolcezze. Ne scriverò prossimamente."
Il menu propone soprattutto piatti di mare che rispecchiano la tipica cucina ligure; non mancano comunque piatti di terra come le torte di verdure od i pansoti al sugo di noce, anch’essi in pieno rispetto della tradizione. Ordiniamo il consigliato pesto e poi il fritto misto di pesce.
Il pesto è sicuramente molto buono ma non eccellente. Il fritto è molto ricco e soprattutto, cosa ormai rara, presenta tanti pesci meno comuni come piccole gallinelle, triglie, naselletti, qualche pagello e quindi non solo i classici “anelli” e acciughe; nonostante cio’ , a nostro parere è poco leggero e un po’ unto. Il menu propone anche la zuppetta di pesce, piatto anch’esso difficilmente reperibile nei ristoranti di cucina ligure, ma un po’ lontana dall’essere la zuppa di pesce vera e propria.
Come dolce prendiamo la torta fatta in casa, molto buona. I camerieri sono molto disponibili e cortesi. Nel complesso, il locale è molto particolare ed il menu interessante ma ci saremmo aspettati di più. Riteniamo infatti che i ristoranti che propongono piatti relativamente semplici, che potrebbero essere preparati a casa con un po’ di conoscenza di cucina territoriale, dovrebbero massimizzare la qualità dei piatti proposti. Concludiamo dicendo che la trattoria “I Matetti” può essere definita una buona trattoria ma al limite del sufficiente."
Alcune immagini di Filippo, marzo 2023:
Alcune immagini dal web:
Continuiamo con il Ristorante Campanelli, anche in questo locale ci sono venuto con il mio amico ed ex cliente Alteo di Campofilone, con cui ho condiviso diverse cene (sempre da lui offerte) in vari locali di mare della costa marchigiana (vedere altri post). Ci conosciamo da più di 20 anni, ed ancora oggi, quando ve n'è l'occasione, non manchiamo di farci una bella cenetta di pesce insieme.
Ambiente accogliente e discretamente raffinato, con una cucina DOC marchigiana di mare, dove colori e profumi del mare vi inebrieranno piacevolmente.
Ricordo un' ottima cena, anche se oramai sono passati ben 10 anni da quell'occasione, ma questo è sicuramente un luogo dove ci ritornerei volentieri, se solo non vivessi a 600 km di distanza 😂😁...
Alcune immagini dal web:
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