Voto: 86
Numero di visite: 1
Ultima visita: 10/2022
Fascia di prezzo: 32-40
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Mangiarozzo, Alice, Touring
-Bergolo- (CN)
Un locale storico in Piemonte, uno tra i più famosi che attira gourmet da tutta la regione e non solo, ma... sì, anche in questo posto c'è un ma... non mi hanno convinto del tutto...
Insomma... buoni i piatti... ma nulla che mi abbia fatto "godere di felicità " come invece magari mi sarei aspettato... ecco... quei locali che hanno sempre alte aspettative (vedi tanti altri post simili a questo) alla fine mi lasciano sempre un po' di amaro in bocca.
Ripeto, non c'è nulla che non andava bene, ma poche emozioni, ecco...
E' ritornata la chiocciola, quindi per Slow Food il locale è tornato a livelli precedenti gli anni del Covid, vanta sempre 2 gamberi del Gambero Rosso, è recensito dal Golosario...
Nel paesino di Bergolo, uno dei borghi più belli d'Italia, nell' Alta Langa a pochi chilometri da Cortemilia vi è questo storico albergo ristorante che propone tutti i classici piemontesi e dispone di una vastissima selezioni di oli extravergini, più di 40 etichette, vanto e passione del titolare Emilio Banchero. Bello l'orto dal quale provengono tutte le verdure e le erbe usate in cucina. Pasta fatta in casa, come i macaron del fret al ragù di salsiccia (ecco...decantati come piatto straordinario, alla fine li ho trovati abbastanza anonimi... soprattutto il ragù...) e i ravioli dal plin. Tra i secondi arrotolato di coniglio, mentre noi abbiamo optato per il sottofiletto in crosta di nocciole (porzione un po' scarsotta...).
Buonissima la mousse di nocciola al fondente fuso, sicuramente il dolce che ha fatto la differenza ed alzato il voto... ma così non è proprio il massimo quando deve essere il dessert a salvare il pasto.... peccato... magari torneremo in una giornata migliore.
News ottobre 2023: Chiocciola Osterie d'Italia 2024
Aggiornamento 14/10/2024: Chiocciola 2025!
Per Osterie d'Italia 2024:
Per il Touring: "Prende il nome dal budino cotto a bagnomaria, come si usava un tempo. Cambiano i gusti ma qui si continua a proporre una buona cucina del territorio, nel pieno rispetto della stagionalità dei prodotti: cestino di sfoglia ripieno di zucca con fonduta, macaron del frèt al ragù di salsiccia, arrotolato di coniglio al timo, mousse di nocciola al cioccolato fuso. Ampia carta dei vini, interessante carta dei distillati, degli oli e dei formaggi"
Per Alice: "Un luogo magico questo ristorante in un paesino di neanche 100 anime nell'alta Langa, frequentato d'estate da artisti che ne decorano le case con le loro opere. Emilio, il patron, è straordinario. La moglie thailandese contribuisce a rendere ancora più lieve l'atmosfera e conferisce tocchi gentili al contesto. La cucina, stagionale a base dei prodotti del territorio, propone rotondino in salsa antica, bocconcini di cinghiale brado al civet, bonet. Menu degustazione da 32 euro (bevande escluse), alla carta cifre equivalenti. Ci sono anche alcune camere."
Per Via Michelin: "L’Albergo Ristorante 'L Bunet sorge a Bergolo, il borgo più piccolo d’Italia, sulle colline della regione vinicola delle Langhe. Il suo ristorante propone specialità locali e vini pregiati. Le camere sono dotate di vista sulle Langhe, connessione WiFi gratuita e bagno privato. Al mattino viene servita la colazione con prodotti locali. Presso la cantina ben fornita potrete acquistare vino e olio d’oliva. 'L Bunet è posizionato in una zona tranquilla, 10 minuti di auto dalla città di Cortemilia. L’auto è il mezzo migliore per spostarsi nella zona. La struttura dista 38 km da Alba."
Per il Mangiarozzo: "Bergolo, il comune meno popolato dell'intera provincia di Cuneo, in cui vivono solo 71 persone che in mezzo alle tante bellezze che il territorio offre hanno anche la fortuna di avere vicinissimo a loro il Ristorante 'L Bonet. Vi sembrerà scontato quanto volete ma uno dei motivi, se non il maggiore, per arrivare in questo posto dove sarete dolcemente coccolati è proprio il Bonet. Quello che vi servono qua è davvero buonissimo. La tavola di Emilio Banchero è una tavola colta, tradizionale, stagionale, esaltata in cucina dalla sua dolce metà Leonor Janeth Aroojo Molano. I palati dei clienti sono deliziati da una proposta gastronomica stagionale di livello che comprende specialità eccellenti che partono dagli squisiti antipasti come il rotondino in salsa antica, la marinata di coniglio e bagnet verd, il cestino di pasta sfoglia ripieno di asparagi con fonduta, i cuori di carciofo ripieni di mousse d'olive con bagna d'acciughe: passano tra i sorprendenti primi tra cui gli agnolotti al plin burro e salvia, le mezzelune verdi all'ortica ripiene al Seirass del Fen, macaron del fret al ragù di salsiccia e risotto alla Barbera radicchio e blu d'alpeggio, e arrivano agli insuperabili secondi come: arrotolato di coniglio nel suo sugo, sottopaletta di vitello al sugo di nocciole e lo strepitoso agnello al forno. Una nota di merito importante spetta al carrello dei formaggi che peraltro dà la cifra esatta della ricerca che Emilio conduce per esaltare la sua piemontesità , le 70 diverse qualità suggerite, tutte a latte crudo, dei menù degustazione è varia e si articola in tre soluzioni bevande escluse. La prima dal nome "stagione e territorio" è comprensiva di tre antipasti, un primo piatto a scelta, un secondo piatto a scelta e una selezione di formaggi più il dolce, il prezzo per questo menù è di 40 euro, la stessa opzione senza formaggi costa invece 35 euro. La terza possibilità di scelta fa riferimento al “Piccolo menù degustazione del giorno, è al prezzo di 25 euro e comprende un antipasto un primo un secondo e il dolce. Il menù bambini è a 12 euro. Attenzione anche ai vegetariani con menù preparati ad hoc oltre che per i celiaci, il locale infatti è aderente AIC. Anche i dessert hanno grande qualità : imperdibile la panna cotta senza zucchero al caffè e mele bio, commovente il gelato di latte di capra alla nocciola, esaltante la mousse di nocciole al cioccolato fuso. In cantina vi è una scelta a dir poco raffinata: oltre 300 etichette (ovviamente tutto il meglio del Piemonte) cui tengono compagnia una buona carta dei distillati con una quarantina di proposte e una ben composta carta degli oli con una ragguardevole possibilità di 50 opzioni."
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