domenica 22 gennaio 2023

Osteria Antiche Sere (86) 🧔


Osteria Antiche Sere Facebook 


Voto: 86
Numero di visite: 1
Ultima visita: 01/2017
Fascia di prezzo: 35-40
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Mangiarozzo, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring, I Cento Torino

-Torino- (TO)



Sono stato io sfortunato quella sera di inizio gennaio del 2017 oppure questo locale è assolutamente sopravvalutato dalle guide? Non lo so... fino a che non avrò la voglia di provarlo nuovamente... ma insomma... non è che mi abbia convinto granchè con la loro cucina... troppo semplice, troppo casalinga per una trattoria (oggi le osterie puntano a piatti, impiattamenti, sapori e ricerca a mio avviso decisamente superiori di questo locale).
Però... chiocciola Slow Food da tantissimi anni, sempre riconfermata, Bib Gourmand Michelin anche per il 2023, 2 gamberi del Gambero Rosso, Golosario... solo l' Espresso l'ha tolta dalla guida ristoranti nel 2021...forse l'unica guida che ha giudicato i piatti come li ho giudicati io? 
Sinceramente anche a vedere dalle foto su internet (Facebook, TripAdvisor, ecc...) non è che ci sia una particolare ricerca di colpire l'avventore... e a mio modo anche l'occhio vuole la sua parte, oltre naturalmente al palato, questo non si discute.
Comunque mi riprometto di riprovare questo locale che da più di 30 anni, nel quartiere di San Paolo, viene decantata come una delle più autentiche osterie piemontesi della città. Daniele Rota ai fornelli e la sorella Antonella in sala insieme alla moglie Klaudia vi accoglieranno in modo familiare, affettuoso e sincero. Piacevole pergolato estivo per cene al fresco.
Piatti principalmente della provincia Novarese, di cui i Rota sono originari, normalmente si inizia con un assaggio dei 5 antipasti classici, poi la scelta di 4 primi e altrettanti secondi. Si termina con bonet e panna cotta, per Slow Food tra i migliori del Piemonte. Molti formaggi e carni sono Presidi Slow Food.

News ottobre 2023: Chiocciola Osterie d'Italia 2024
News novembre 2023: Bib Gourmand Michelin 2024 confermato
Aggiornamento 14/10/2024: Chiocciola 2025!

Per Osterie d'Italia 2024:


Per il Gambero Rosso 2024:


Per la Michelin: "In un quartiere fuori dai giri turistici cittadini, un'osteria dalla fama consolidata che si avvale di un servizio al femminile attento e cordiale. Proposte strettamente regionali in un ambiente d'antan, suddiviso in tre piccole salette (di cui una in comune con il bancone bar). Accogliente servizio estivo nel giardino sul retro."

Per il Golosario 2024: 


Per il Touring: "Un po’ nascosto in una viuzza appena fuori dal centro, in un quartiere storico della Torino operaia, un locale che mantiene lo spirito della vecchia "piola" nell'ambiente, con il legno che ricopre le pareti a metà altezza, e una cucina regionale e familiare. La saletta esterna sotto il pergolato è un vero gioiellino. Il ristorante propone pochi piatti, sempre eccezionalmente curati come lo stinco di maiale al forno, il cavallo di battaglia del locale, ma tutte le preparazioni - antipasti, paste e minestre, carni e dessert - meritano almeno un assaggio. Facilmente raggiungibile anche dalla Stazione Porta Nuova con l'autobus 68"

Per l' Accademia: "Trattoria familiare, con offerta di vini al bicchiere. Cucina tipica del territorio, locale. Buona scelta di distillati e liquori.
Piatti tipici:
tomini elettrici
pollo con peperoni
coniglio al vino bianco
insalata di carne cruda
gnocchi di patate con salsiccia
Piatto da non perdere:
agnolotti al sugo d'arrosto"

Per Alice: "Una vecchia piola nel quartiere operaio della città, Borgo San Paolo. L'ambiente è rimasto uguale con mobili in legno scuro, bancone e pergolato di uva americana. E tutto questo aggiunge piacere e sapore ai piatti piemontesi come il salam d'la duja, la paniscia e il tapulon del Novarese, come la famiglia dei gestori, di Ghemme. Tra le specialità da non perdere gli agnolotti al sugo d'arrosto, lo stinco di maiale al forno e una deliziosa panna cotta. Si spendono 35-40 euro. Aperto solo la sera. Aderisce al progetto Buta Stupa."

I Cento Torino: "La bontà è un attimo. Succede improvvisa come un colpo di vento, fugace come un bacio, si porta via il piacere e ti lascia sulle labbra solo ricordi di friciulin. Ma i friciulin di verdura delle Antiche Sere, che a volte Daniele Rota spadella tra una portata e l'altra, come pure la frittata di cipolle, sono esercizi di puro amore nonnesco realizzati dalla mano forte di uomo duro. Eppure la perfezione sta nella loro delicatezza, e nelle circostanze di tempo e di luogo in cui vengono servite. Al riparo di una topia d'uva americana nel cortile interno, da mani gentili di donna. Quei friciulin rivelano in un solo assaggio la precarietà della nostra difficile classifica, e di tutte le altre, perché il morso giusto al momento giusto trasporta oltre ogni giudizio, oltre ogni elenco ordinato, dove stanno le cose che danno piacere, intense e limpide e senza confronti. Poi il resto si può giudicare, con il giudizio delle persone sagge che sanno guardare oltre al calice di vino nel bicchiere e non alla briciola nel piatto, che godono delle cene in questa unica trattoria torinese perché i tomini hanno salsa che contiene nostalgiche tracce di Rubra, perché il salampatata è morbido, perché la pasta e fagioli profuma come un camino in inverno, perché lo stinco è lo stinco delle Antiche Sere" perché la panna cotta traballa ipnotica e il soufflé sta turgido, ma arrendevole, in un mare di zabaione. E se siete tristi, se vi sentite soli, state certi che capiterà anche a voi, tra il momento in cui vi leccate un dito sporco di bagnet verd e quello in cui roteate ossessivamente il piattino della panna cotta, che senza che ve ne accorgiate, senza che davvero lo aspettiate, arrivi al tavolo un friciulin. Vi prenda e vi porti via."

Per il Gambero Rosso 2020: "Baluardo della cucina tipica, è qui da anni ad accogliere con garbo e familiarità chi ha voglia di un bagno di tradizione comme il faut. Niente rivisitazioni né tecniche moderne, perché ai fornelli si spignatta come una volta e le ricette di repertorio sono proposte tal quali: peperoni con le acciughe, vitello tonnato, agnolotti al sugo d'arrosto, tartare di Fassona, con le ovvie concessioni alla stagione e al mercato. Sulle porzioni non si lesina, ma in chiusura un assaggio di bonet
o di tortino con zabaione è obbligatorio. Ambiente semplicissimo, servizio efficace, vini giusti per
il cibo. Prenotare."






















Alcune immagini dal web:
























 

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