Numero di visite: 1
Ultima visita: 05/2021
Fascia di prezzo: 39-50
Guide e recensioni: Golosario, Espresso, Michelin, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring
-Caldogno- (VI)
Ad esempio, per l'Espresso, ottimi sono gli gnocchi di patate con cime di rapa e "cincionela", una salsiccia della zona di Chiampo, oppure il "capon in canevera", piatto tradizionale dell'alto vicentino a base di cappone cotto nella vescica del maiale con aromi e spezie. Cantina contenuta con alcune etichette rare a prezzi imbattibili.
Per me un buon locale dove ho gustato ottime portate ma qualche dubbio mi è rimasto, appunto per non aver trovato il giusto compromesso nella salatura di alcune piatti.
Per il Golosario 2024:
Per la Michelin: "Il vecchio mulino affonda le proprie radici nel Cinquecento e i successivi eventi storici non ne hanno alterato il carattere. Ancor oggi si è ospiti in un caratteristico contesto rurale e la cucina si rifà a tre grandi fili conduttori: erbe e verdure dell'orto di casa (visitabile in stagione), pesce d'acqua dolce, tradizione vicentina. Nella bella stagione, piacevole aperitivo in giardino dalle h 17"
Per il Touring: "La struttura, ampia e suggestiva, è stata ricavata all'interno di un vecchio mulino del Cinquecento, immerso nel verde degli orti e del frutteto. Un luogo affascinante e romantico dove con la bella stagione si mangia anche all'aperto, sotto i gazebo. Una serie di menu guidati e stagionali suggerisce piatti arricchiti dalle erbe dell'orto officinale: carpaccio di salmerino, fondente al tartufo, risotto alle erbette officinali, cappone alla canevera. Tra le altre proposte, il menu d'acqua dolce, alla vicentina o vegetariano"
Per l' Accademia: "Costruito nel 1520 per produrre farina bianca e poi gialla dal mais, il molino rimane attivo anche durante le due Guerre Mondiali e cessa negli anni '60, conservando però intatte le macine e la ruota. La cucina è basata sulla valorizzazione delle peculiarità alimentari vicentine: piatti autentici fatti di ricordi, profumi, tradizioni e un pò di innovazione. Dal 1984 Sergio Boschetto e la figlia Ilaria perseguono la salvaguardia di pietanze rare come il "capòn in canevera", la produzione di erbe officinali usate nelle preparazioni e il mantenimento dell'ambiente naturale con laghetto e risorgive di acqua dolce in cui lo storico molino è inserito.
Piatti tipici:
Tortino fondente al tartufo nero dei Colli Berici e funghi pioppini
Crema di cavolfiore e zafferano, funghi trombette, pistacchi e farro croccante
Degustazione di asparagi in varie cotture e consistenze. (in stagione)
Risi, latte e clinto: risotto al latte e riduzione di vino clinto.
Suprema di faraona al tartufo dei Berici con topinambur "in tecia"
Vasetto: gelato cremoso alle nocciole, caramello salato e biscotto al cacao.
Piatto da non perdere:
"Capon in canevera" (cappone in canna di bambù) lesso tipico dell'Ottocento con "radici coti", purè e sue salse. ( periodo invernale)"
Per Alice: "Nel mulino di una villa palladiana, immerso nel verde, con laghetto, orto officinale e frutteto. Cucina tipica del territorio (molto buoni gli antipasti). Conto sui 35-45 euro"
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