CHIUSO DEFINITIVAMENTE
Voto: 81
Numero di visite: 1
Ultima visita: 09/2018
Fascia di prezzo: 27-33
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Espresso, Alice, Touring, La Voce di Asti
-Asti- (AT)
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CHIUSO DEFINITIVAMENTE
Voto: 81
Numero di visite: 1
Ultima visita: 07/2018
Fascia di prezzo: 29-45
Guide e recensioni: Espresso, Michelin, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring
-Botticino- (BS)
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CHIUSO DEFINITIVAMENTE
Voto: 81
Numero di visite: 2
Ultima visita: 05/2018
Fascia di prezzo: 32-44
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Gambero Rosso, Touring
-Terracina- (LT)
Riunisco in un unico post tre locali provati tutti l'ultima volta nell'anno 2018, tutti davvero molto validi ma che purtroppo non sono riusciti ad uscire dal periodo nero del Covid e non hanno più riaperto i battenti dopo la strage causata dalla pandemia, sia in numero di vite umane sia anche dal punto di vista economico per tante realtà, medie e piccole, che non sono riuscite a sopravvivere al periodo più nero della nostra storia recente.
Tre posti dove la cucina era regina, con le tradizioni, i sapori, il calore, dove davvero si stava bene, e quindi dove il mio ricordo è ancora vivo e grazie alle mie immagini li voglio ricordare con affetto.
Iniziamo dal Tastè Vin di Asti: un' ottima combinazione tra vineria e osteria dall'atmosfera piacevole e allegra, con un menù ricco e sfizioso esposto sulla lavagna, con una notevole carta dei vini sia nazionali che internazionali.
Le acciughe col bagnetto verde le ricorderò fin che campo, davvero straordinarie. Tra gli altri piatti tagliolini con baccalà e melanzane (molto gustosi, mi sono proprio piaciuti), tris di carne cruda, stracotto di fassona con polenta mais ottofile, cardi gobbi con uova al tegamino fonduta di toma e tartufo nero...insomma...un vero peccato la sua chiusura perchè lascia un gran vuoto nel centro di Asti.
Per Osterie d'Italia 2020: "Un'ottima combinazione tra vineria e osteria, dall'atmosfera piacevole e allegra e dal menù ricco e sfizioso esposto su una grande lavagna. Carta dei vini nazionale e internazionale.
In pieno centro di Asti, Tasté Vin è un'ottima combinazione tra vineria e osteria. L'atmosfera è molto piacevole e allegra, il personale cordiale e disponibile. Il menù, ricco e sfizioso, campeggia sulla grande lavagna a muro in sala.
Si inizia con grandi classici quali le acciughe al bagnetto verde (6 €) e il girello di vitella in salsa tonnata, alternati a piatti di stagione come lo sformatino di porri su crema di patate al rosmarino. Tra i primi, sempre ricchissime le zuppe (6,50 €), gustosa la lasagna farcita di salsiccia e zucca con fonduta di castelmagno (9 €), ottimi i tagliolini con le verdure del periodo e la crema di zafferano. Si può proseguire con lo stracotto di cinghiale alla Barbera con polenta (11,50 €) o con un petto d'anatra scottato alla birra (12,50 €) veramente ben fatto. Per i più golosi merita attenzione la panna cotta con frutti di bosco, mentre una valida alternativa al dessert è la selezione di otto formaggi accompagnati da mostarda e miele. Decisamente interessante la carta dei vini, con ampie aperture nazionali e internazionali e buona scelta anche al bicchiere."
In pieno centro di Asti, Tasté Vin è un'ottima combinazione tra vineria e osteria. L'atmosfera è molto piacevole e allegra, il personale cordiale e disponibile. Il menù, ricco e sfizioso, campeggia sulla grande lavagna a muro in sala.
Si inizia con grandi classici quali le acciughe al bagnetto verde (6 €) e il girello di vitella in salsa tonnata, alternati a piatti di stagione come lo sformatino di porri su crema di patate al rosmarino. Tra i primi, sempre ricchissime le zuppe (6,50 €), gustosa la lasagna farcita di salsiccia e zucca con fonduta di castelmagno (9 €), ottimi i tagliolini con le verdure del periodo e la crema di zafferano. Si può proseguire con lo stracotto di cinghiale alla Barbera con polenta (11,50 €) o con un petto d'anatra scottato alla birra (12,50 €) veramente ben fatto. Per i più golosi merita attenzione la panna cotta con frutti di bosco, mentre una valida alternativa al dessert è la selezione di otto formaggi accompagnati da mostarda e miele. Decisamente interessante la carta dei vini, con ampie aperture nazionali e internazionali e buona scelta anche al bicchiere."
Per Alice: "In pieno centro storico, atmosfera familiare, piacevole ambiente rustico con tocchi di modernità e sapori della più pura tradizione piemontese. Fornita la cantina (visitabile) con oltre 650 etichette nazionali. Sui 30-35 euro"
Per La Voce di Asti:
Per La Voce di Asti:
https://www.lavocediasti.it/2022/05/12/leggi-notizia/argomenti/economia-11/articolo/chiude-il-taste-vin-di-asti-punto-dincontro-di-tanti-amanti-della-buona-cucina-e-del-buon-vino.html
Per il Touring Club: "Trattoria disposta su tre salette coordinate e dirette da Remo, che propone una cucina che si rinnova nel corso delle stagioni e con fantasia nel rispetto della tradizione: tortino al bagoss, orzotto con robiola, costolette d'agnello alle erbe fini, perfetto alle fragoline di bosco. Ampia varietà di oli e formaggi, articolata selezione di vini; in estate si può mangiare nella bella terrazza panoramica"
Per l'Espresso 1997: "Eva è sinonimo ovunque di peccato; qui, nel verde intenso della collina sopra
Botticino, sarebbe invece un peccato resistere alle sapienti preparazioni di Remo Fantoni e, soprattutto, alla carne, che arriva, sicura e garantita, dalle macellerie di famiglia. Chi non ama la carne rossa potrà comunque trovare tra gli animali da cortile e nel pesce la giusta alternativa, ma indubbiamente è con le
fiorentine, i nodini e i filetti che le tentazioni di "Eva" raggiungono l'apice. Conto sulle 60-70.000 lire."
Per l'Accademia Italiana: "trattoria familiare; con panoramaProseguiamo con la Trattoria Eva di Botticino: ai piedi del Monte Fratta, nell'hinterland bresciano noto fin dall'antichità per il suo pregiato marmo (utilizzato anche per l'Altare della Patria a Roma), un bel locale immerso nel verde dove si potevano gustare ottimi piatti di carne (dato che la famiglia dei titolari è stata a lungo proprietaria della più antica macelleria in Brescia). Ampio spazio anche alle verdure di stagione tra i primi e poi stinco di maiale, coniglio, grigliate miste e succulente fiorentine. I piatti gustati quella sera di luglio del 2018 furono una piacevole sorpresa. Davvero un luogo dove rimasi entusiasta e che ha meritato il Bib Gourmand della Michelin e addirittura un cappello dell' Espresso.
Per l'Espresso 1997: "Eva è sinonimo ovunque di peccato; qui, nel verde intenso della collina sopra
Botticino, sarebbe invece un peccato resistere alle sapienti preparazioni di Remo Fantoni e, soprattutto, alla carne, che arriva, sicura e garantita, dalle macellerie di famiglia. Chi non ama la carne rossa potrà comunque trovare tra gli animali da cortile e nel pesce la giusta alternativa, ma indubbiamente è con le
fiorentine, i nodini e i filetti che le tentazioni di "Eva" raggiungono l'apice. Conto sulle 60-70.000 lire."
Piatti tipici:
Tartara con robiola nostrana
Orzotti mantecati
Fiorentina
Tortino allo yogurt con crema inglese
Piatto da non perdere:
Torta di beccacce al tartufo quando disponibili"
Per Alice: "Ai piedi del Monte Fratta, in un paese dell'hinterland bresciano noto fin dall'antichità per il suo pregiato marmo (utilizzato anche per l'Altare della Patria), un bel locale immerso nel verde che offre saporiti piatti a base di carne (e come potrebbe essere altrimenti, dato che la famiglia dei titolari è stata proprietaria della più antica macelleria di Brescia?). Ampio spazio alle verdure di stagione e poi via libera allo stinco di maiale, al coniglio, a grigliate miste e a succulente fiorentine. Si spendono 30-35, vini esclusi; a mezzogiorno menu a 12."
Peccato che oggi sia definitivamente chiuso.
Concludiamo con il Borgo Pio di Terracina: segnalata da Osterie d'Italia e addirittura chiocciola Slow Food nel 2017, un gambero del Gambero Rosso 2018, in questo bel locale nel centro di Terracina ci sono stato due volte, anche se le mie foto risalgono solo all'ultima visita nel maggio del 2018. Ho sempre mangiato ottimi piatti di pesce nelle due serate, tra il 2017 ed il 2018. Qualità tecniche sopraffine in piatti elaborati ed equilibrati, dal sautè di cozze alle linguine aio e oio con gamberetti e filetto di pesce sciabola alla cacciatora. Qui Roberta e Pierpaolo hanno incentrato il loro menù su pescato di giornata, con alcuni piatti di carne, e tra gli antipasti si potevano trovare la frittura leggera di baccalà su cipolla di Tropea, l'ottimo polpo grigliato con hummus di ceci, quindi gli spaghettoni con cozze pecorino e radicchio e poi la millefoglie di pesce azzurro. Dolci casalinghi come tiramisù al bicchiere con biscotti, cestino di pasta frolla con pere ricotta e cioccolato.
Per Osterie d'Italia 2020: "Le qualità tecniche della cucina emergono specialmente dai piatti meno elaborati, di notevole equilibrio: sauté di cozze, linguine aio e oio con gamberetti e filetto di pesce sciabola alla cacciatora.
Ci troviamo nella parte bassa di Terracina, ricca di locali e con un'offerta gastronomica molto varia. I patron Roberta e Pierpaolo hanno incentrato il menù principalmente sul pescato di giornata, non disdegnando tuttavia un paio di piatti a base di carne. Le qualità tecniche della cucina emergono specialmente dai piatti meno elaborati, caratterizzati da notevole equilibrio. Ambiente informale e tranquillo, servizio corretto ma non molto empatico.
Nelle nostra visita abbiamo trovato un menù incentrato sul pesce, tranne due secondi con manzo locale e bufala. Ampia scelta di antipasti: frittura leggera per il baccalà su cipolla di Tropea, ottimo polpo grigliato con hummus di ceci (12 €), sauté di cozze (10 ) tutt'altro che banale, con un accattivante profumo di mare. Tra i primi, ben riuscite le linguine aio e oio con gamberetti (13 €), perfetto equilibrio
negli spaghettoni con cozze, pecorino e radicchio. Tra i secondi abbiamo gradito particolarmente il delicato millefoglie di pesce azzurro (16 €) e lo sfizioso filetto di pesce sciabola alla cacciatora. Dolci casalinghi: tiramisù al bicchiere con biscotti, cestino di pasta frolla con pere, ricotta e cioccolato. Buona scelta di vini con sezione di etichette locali."
Ci troviamo nella parte bassa di Terracina, ricca di locali e con un'offerta gastronomica molto varia. I patron Roberta e Pierpaolo hanno incentrato il menù principalmente sul pescato di giornata, non disdegnando tuttavia un paio di piatti a base di carne. Le qualità tecniche della cucina emergono specialmente dai piatti meno elaborati, caratterizzati da notevole equilibrio. Ambiente informale e tranquillo, servizio corretto ma non molto empatico.
Nelle nostra visita abbiamo trovato un menù incentrato sul pesce, tranne due secondi con manzo locale e bufala. Ampia scelta di antipasti: frittura leggera per il baccalà su cipolla di Tropea, ottimo polpo grigliato con hummus di ceci (12 €), sauté di cozze (10 ) tutt'altro che banale, con un accattivante profumo di mare. Tra i primi, ben riuscite le linguine aio e oio con gamberetti (13 €), perfetto equilibrio
negli spaghettoni con cozze, pecorino e radicchio. Tra i secondi abbiamo gradito particolarmente il delicato millefoglie di pesce azzurro (16 €) e lo sfizioso filetto di pesce sciabola alla cacciatora. Dolci casalinghi: tiramisù al bicchiere con biscotti, cestino di pasta frolla con pere, ricotta e cioccolato. Buona scelta di vini con sezione di etichette locali."
Altro luogo che mi rimarrà nel cuore. Peccato.
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