https://www.anticatrattoriadellangelo.com/
Voto: 86
Numero di visite: 3
Ultima visita: 03/2022
Fascia di prezzo: 28-40
Guide e recensioni: Espresso, Mangiarozzo, Alice
-Piacenza- (PC)
L'ultima visita in questa antica trattoria piacentina, a pochi passi dal centro e dalla bellissima piazza Cavalli, l'ho fatta con mio figlio Filippo nel mese di marzo 2022, mentre le due precedenti occasioni erano state a pranzo, per motivi di lavoro, con colleghi e clienti alcuni anni prima.
Tutte le occasioni sono state buone per apprezzare un'ottima cucina di tradizione, che io comunque definirei casalinga, semplice e gustosa.
Un locale solare, gestito da Matteo Castignoli, che propone salumi piacentini, pisarei e fasò, tortelli con la coda, carni di cavallo e di asina. Lo chef, Carlo Pastore, segue le stagioni e la reperibilità delle materie prime e prepara, tra i vari piatti: sformatino di verdure con fonduta e taleggio, anolini in brodo, chicche della nonna ai funghi, malfatti al ragù di salsiccia, bolliti misti, coppa arrosto, anatra al Gutturnio, trippa alla piacentina. Si conclude con sbrisolona, torta dell'angelo, semifreddo al croccantino, salame di cioccolato, pere cotte al vino con cannella e chiodi di garofano.
Per me una tappa quasi obbligatoria se si viene a Piacenza, dove Filippo sta frequentando il corso di laurea magistrale all' Università Cattolica.
Per il Mangiarozzo: "Impossibile che appena entrati non vi si stampi un sorriso sulla faccia. Una sola parola: solare. Pareti candide, sedie e tavoli di legno chiaro, tovaglie a scacchi bianche e arancioni. Del resto anche i piacentini sono così e lo è anche Matteo Castignoli, titolare dal 1998. Con fare garbato e divertito propone salumi piacentini, pisarei e fasò, tortelli con le code, carne di cavallo e di asina. Tutte specialità dello chef Carlo Pastore, ma non crediate che il suo portfolio gastronomico si fermi qui. Ovviamente Carlo segue le stagioni e le materie prime del territorio, quindi non restate delusi se quanto vi diremo non lo troverete in menù. Sicuramente non rimarrete insoddisfatti. Si comincia con sformatino di verdura con fonduta e taleggio, bortellina (su prenotazione), anolini in brodo, chicche della nonna ai funghi, malfatti al ragù di salsiccia, panzerotti, bolliti misti, coppa arrosto, anatra al Gutturnio, trippa alla piacentina. Dulcis in fundo sbrisolona, torta dell'angelo, semifreddo al croccantino, salame di cioccolato, pera cotta al vino con cannella e chiodi di garofano, crostate. Una settantina di etichette nella carta dei vini e un menù degustazione proposto a 35 euro che è il cult della cucina piacentina. Durante l'anno Matteo organizza anche serate a tema come la bomba di riso al piccione, la serata delle rane e ancora quella delle creste di gallo. Permettete una nota a margine: tutti i piatti sono fatti rigorosamente in casa."
Per Alice: "Dicono che sia la più vecchia trattoria di Piacenza, risalente ad almeno due secoli fa (alcuni dicono addirittura del 1600), immutata nella sua semplicità . Tutto è all'insegna della più schietta tradizione. Tipici, oltre ai classici salumi e alle paste fatte in casa, gli stracotti di asinina e la "picula" di cavallo. Vini locale e qualche siciliano. Conto sui 30 euro (ma non ci si arriva per sazietà )"
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