martedì 17 gennaio 2023

Trattoria D' Oria (89) 🧔

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Voto: 89
Numero di visite: 1
Ultima visita: 06/2021
Fascia di prezzo: 33-34
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Mangiarozzo, Alice, Touring

-Candelo- (BI)




Nel giugno del 2021 sono venuto a pranzo alla Trattoria D'Oria a Candelo, a pochi chilometri da Biella e proprio a ridosso delle antiche mura del Ricetto Medievale di Candelo, forse il più bel ricetto in Italia. Qui Alessandra Galli e suo marito Francesco D'Oria hanno creato un luogo dove i prodotti del territorio sono sempre freschi e stagionali e le ricette innovative si basano su piatti antichi: assaggio di antipasti tipici, agnolotti fatti a mano al burro e salvia, risotti sempre diversi, spesso con il formaggio maccagno, linguine di Gragnano con pecorino e guanciale, pasta fresca con farina di semi di canapa oppure tagliatelle all'uovo con bagna cauda, brasati (cappello del prete) al Bramaterra, stracotti, capunet biellesi, formaggi assortiti con mostarda e miele, torta mele e cannella, salame di cioccolata, torta caprese e crostate. 

Per Osterie d'Italia, new entry 2024:



Per il Touring: "Il luogo attira molti visitatori per via del Ricetto, uno straordinario borgo medievale perfettamente conservato. Qui siamo sul limitare del paese, di fronte alle mura di cinta, in una struttura che offre un ambiente caratteristico con volte in mattoni e una cucina familiare d'ispirazione locale, con la specialità delle “cocotte”: choucroutte candelese, fricandò di Sordevolo, galletto al vino, coniglio alle olive e oca alle erbe"

Per il Mangiarozzo: "E' la passione che fa crescere i progetti e con la passione che li si realizza, e vicino al Ricetto, in località Candelo, che Alessandra Galli e il marito chef Francesco D'Oria hanno creato questo splendido rifugio del gusto. Qui i prodotti del territorio sono sempre freschi secondo stagione e danno vita a ricette innovative che si basano su piatti antichi: tra le varie specialità vi segnaliamo gli agnolotti fatti a mano, i vari risotti, la pasta fresca con farina di semi di canapa e formaggio maccagno (in estate), i brasati al Bramaterra, gli stracotti, la torta mele e cannella, il salame di cioccolata, la torta caprese e le crostate. Ma andiamo a scrutare in dettaglio il menù (a fine febbraio): assaggio di antipasti tipici, agnolotti al burro e salvia, risotto al maccagno biellese ed erbette, linguine di Gragnano Afeltra con sugo di guanciale e pecorino (dal film Qualunquemente), supa mitunà, tagliatelle all'uovo con bagna cauda, cappello del prete brasato, coppa di maialino al forno, capunet biellesi, punta di vitello arrosto, bolliti misti con i bagnetti, tagliere di formaggi assortiti con mostarda e miele, dessert casalinghi; in carta anche un menù degustazione a 26 euro (bevande escluse); per i bambini sono proposte le mezze porzioni con condimenti colorati e leggeri. Ogni settimana, in concomitanza con la programmazione del cinema Verdi di film d'essai, viene abbinata una pietanza attinente al film; potrete trovare pure un piatto unico presentato in cocottes di terracotta biellese fatte a mano. Servizio di vino al bicchiere e buta stupa (il cliente può portarsi a casa il vino rimasto in bottiglia); la cantina annovera circa 50 etichette per lo più piemontesi".

Per Alice: "Ambiente caldo e raccolto, distribuito su più salette, con un piacevole spazio all'aperto per la bella stagione. In tavola i sapori di questi lidi - risotto con erbette e Maccagno, cappello del prete brasato al Bramaterra, nido di meringa con frutta di stagione - e vini in sintonia"






















Alcune immagini dal web:


















 

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