domenica 22 gennaio 2023

Crotto Del Sergente e Pierino Penati (86) 🧔

https://www.crottodelsergente.it/ 


Voto: 86
Numero di visite: 1
Ultima visita: 10/1999
Fascia di prezzo: 45-60
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Alice, 4 Ristoranti

-Como- (CO) 



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Voto: 86
Numero di visite: 1
Ultima visita: 11/2013
Fascia di prezzo: 70-93
Guide e recensioni: Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring

-Viganò- (LC)


Due locali provati anni fa, di cui naturalmente non dispongo di immagini personali, entrambi in Lombardia, uno in Brianza, a Viganò e l'altro a Como, quindi nemmeno molto distanti tra loro. Li unisco in un unico post per ricordarli allegando immagini dal web.

Partiamo dal lontanissimo ottobre 1999, quando mi recai al Crotto del Sergente, al tempo su Osterie d'Italia, oggi recensito solo più dal Golosario di Massobrio (locale radioso) e vincitore per Alessandro Borghese di una puntata di 4 Ristoranti Estate di qualche anno fa. 

Per il Golosario 2024: 


Per Osterie d'Italia 2006: "Al quinto anno nella nostra guida, possiamo affermare che il Crotto del Sergente non è più una sorpresa, ma una piacevole certezza. Col passare del tempo, si è consolidato come uno dei pochi punti di riferimento della cucina di tradizione di Como, con soddisfazione degli attuali proprietari, i fratelli Anna e Gianni Castiglioni, che ristrutturarono questo locale di proprietà della famiglia con passione e buon gusto. Si può cenare in una delle due sale - singolare quella con vecchi tavoloni in legno, sotto una volta di mattoni a vista - oppure, col bel tempo, in terrazza. Nella stagione fredda Massimo consiglia di iniziare con missoltini (agoni essiccati con una particolare lavorazione) e polenta oppure con un tagliere di salumi locali o ancora con un fagottino di gorgonzola e salsa di spinaci. Quindi, agnolotti di cinghiale al burro e salvia e il classico risotto allo zafferano con salsiccia. Si prosegue con spiedone di manzo al lardo, guanciale di manzo al vino rosso oppure faraona farcita con verza e pioppini. Dalla primavera, involtini di radicchio alla spuma di baccalà e patate, gnocchi di patate e barbabietole con mascarpone e broccoletti, straccetti integrali con asparagi e bresaola. Se in menù, da provare la zuppa di cipolle e il lucioperca in crosta di rafano. Da settembre ad aprile, tutti i giovedì, Massimo propone il gran bollito misto. Sempre disponibili un tagliere di caprini e gustosi formaggi stagionati sott'olio e, per concludere, spuma di zabaione con fragole e torta saracena ai frutti di bosco. Carta dei vini discreta con prezzi corretti."

Per Alice: "Cucina tipica brianzola in un vecchio crotto in mezzo al verde sopra Como. I piatti, che cambiano ogni mese, sono a base di prodotti di stagione, ma si trovano sempre gli spiedoni di manzo al lardo (davvero buoni) e, nei giovedì sera in inverno, il bollito misto. Tra le altre proposte, terrina d'anatra con uova di quaglia e asparagi, tagliolini di ortiche con ragù di faraona e marmellata di cipolle, collo di maialino Con purè di carote, agnello da latte panato con lavanda e miele. Buona carta dei vini con circa 150 etichette. Conto sui 35-45 euro. Col bel tempo si mangia all'aperto, sotto il pergolato."

Alcune immagini dal web:






















Proseguo con un locale stellato, oramai da moltissimi anni, e non spaventatevi se si trova così basso nella mia personale classifica, il motivo è che lo provai a pranzo, oramai 10 anni fa, in occasione di business lunch a prezzo molto vantaggioso (oggi 40 euro), ma con portate direi abbastanza "normali"... Sicuramente ricordo ancora un ottimo risotto, ma nulla da giustificare un voto più alto, seppur il ristorante di Pierino Penati rientri a tutto merito tra i migliori in assoluto della Brianza.
Stella Michelin, Corona per il Golosario, 2 Cappelli per l'Espresso, 4 templi per l'Accademia della Cucina Italiana, insomma... una certezza. 
Locale bellissimo, con le ampie vetrate che guardano la collina di Montevecchia, un giardino incantevole per l'estate pranzando all'ombra di alberi secolari. Piergiuseppe, il papà detto Pierino, gestisce un impeccabile servizio, Theo, il figlio, chef di talento, guida la brigata con piatti di alta cucina, con menù che cambia ogni 40 giorni per valorizzare i prodotti del momento. Classe e gusto, un' esperienza indimenticabile.
Tiepido di gamberi, polpo e seppia, coulis di datterini gialli e basilico tra gli antipasti, poi primi come spaghetto Cavalier Cocco, ventresca di tonno rosso e zucchine oppure risotto allo zafferano milanese; poi tra i secondi ossobuco, costoletta di vitello alla milanese chips croccanti homemade; per concludere zabaione caldo con savoiardi. 

NEWS 11/2023: La Michelin ha tolto la stella al ristorante Pierino Penati per l'edizione 2024! 😨

Per il Gambero Rosso 2024:


Per la Michelin:
"Una stella MICHELIN: una cucina di grande qualità. Merita la tappa! Immersa nel verde delle colline brianzole, una villa alle porte del paese con un grazioso giardino... e la cura prosegue all'interno nell'elegante sala con veranda. Chef Theo, erede della tradizione familiare, porta avanti una filosofia di cucina che sa adeguarsi a nuove esigenze salutistiche e anti-aging pur rimanendo fedele ai sapori che hanno fatto la fortuna del locale. Se un tempo alle proposte ittiche era riservata giusto qualche ricetta, ora la carta accoglie - al pari della carne – anche il pesce nelle più svariate preparazioni, mentre la cantina custodisce etichette importanti e pregiate, che riposano insieme a bottiglie di aziende "minori": meno conosciute, ma non per questo meno buone."

Per il Golosario 2024: 


Per il Touring: "Casa "Penati" è ospitata in un bell'edificio nella campagna brianzola, dove convivono l'abitazione di famiglia e il ristorante che porta il nome dello chef titolare. È lui, Pierino, che da anni conduce con passione e competenza. Si viene accolti con garbo e cortesia e condotti nella grande sala da pranzo o nella piacevole veranda circondata dal verde. Lo chef ha saputo creare un locale di classe, molto frequentato e preso a modello da molti, pronto per essere guidato dalla nuova generazione che si dimostra all'altezza della precedente. La cucina propone diversi menu, molti di ispirazione locale, in cui si trovano piatti pieni di sapore, eleganti e completi. Assolutamente da non perdere i risotti, il manzo, la costoletta di vitello cotta nel burro chiarificato e lo zabaione"

Per l' Accademia: "ristorante elegante con sale per riunioni ed eventi; con tavoli all'aperto in giardino.
Piatti tipici:
Uovo perfetto con pomodoro e basilico
Agliolino cacio e pepe
Ombrina cotta sul mattone di sale
Manzo cotto a lungo con olio extravergine
Piatti tipici brianzoli
Piatto da non perdere:
Risotti"

Per Alice: "Theo Penati, terza generazione di ristoratori in Viganò, ha preso le redini del locale di famiglia. Nel Suo regno, raffinato e accogliente, propone cucina creativa, che mescola tradizione e nuove tendenze. Servizio sempre cortese. Carta dei vini importante, con etichette italiane ed estere (anche ai calice e in mezze bottiglie). Due menu degustazione: Della tradizione a 65 euro e Giorno di festa al paese (creativo) a 75. A mezzogiorno, dal martedì al venerdì, Business lunch a 25 euro; alla carta se ne spendono 80-90. È bello pranzare nella luminosa veranda coperta. E membro de Le Soste. In agosto apre solo la sera."

Per il Gambero Rosso 2020: "Quella dei Penati è un'insegna storica e di valore della gastronomia brianzola, e non solo. In un'elegante location con piacevole giardino per la bella stagione, si possono gustare piatti che si muovono con equilibrio tra tradizione e innovazione. Servizio attento e cortese. Cantina di livello. Anche eventi e servizio catering."

Per l'Espresso 2021: "Cromatica, dettagliata, interattiva. E tutta da provare la Cucina di Theo Penati: un ambasciatore che ha portato la tradizione brianzola anche in Sudafrica e che nutre la sua passione con una ricerca continua. Convivono, nella sua cucina, quattro elementi sostanziali: il buono, il sano, la
memoria e il dinamismo, senza contraddizioni. E in carta convivono in armonia avanguardie e classici: l'uovo perfetto in stile cacio e pepe con cuore di mammola, prima del Carnaroli con barbabietola e Taleggio; tra i secondi, si vola alto con il piccione in doppia cottura con sedano rapa fondente e ribes rosso, mentre si rintraccia la storia con l'inossidabile costoletta alla milanese. Una cantina ricercata completa il viaggio. 90 euro per il menu degustazione, 75 alla carta."



Alcune immagini dal web:
























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