https://www.trattorialevioleparma.com/
Voto: 95
Numero di visite: 3
Ultima visita: 03/2017
Fascia di prezzo: 32-50
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Accademia Italiana Cucina, Alice
-Parma- (PR)
In frazione Castelnovo di Parma da piΓΉ di trent'anni opera la famiglia di Roberto Oppici, parmigiano doc, coadiuvato in sala da moglie e cognata friulane, Rosanna e Lucia (che sinceramente non ho mai visto brillare di estrema simpatia, un po' rudi come molti furlan...π).
Ma veloci e precise nel servire gli ottimi piatti che escono dalla cucina e che esaltano il territorio.
Ben 3 le occasioni di cene, sempre aziendali, nel corso di diversi anni, l'ultima nel marzo del '17, e sempre piatti ottimi e gustati da tutti i commensali con commenti elogiativi.
Il savarin di riso, che ho provato in un'occasione, davvero eccellente.
E poi ottimi gnocchi, agnolotti di patate con fonduta di cipolla, carni bianche e rosse, spettacolare l'anatra al forno con le pere.
Anche salumi di tutto riguardo. E ottimi dolci. Insomma, qui si viene a colpo sicuro.
Non piΓΉ citata dal 2018 da Slow Food, dal 2020 dal Gambero Rosso ma sempre presente sulla Guida Michelin.
Per il Gambero Rosso 2020: "Un'insegna dove poter contare su un'accoglienza calorosa, su un ambiente curato e su una cucina che rivisita con garbo la tradizione regionale. Dalla cantina si scelgono prevalentemente etichette locali, che ben si abbinano con le ricette in menΓΉ"
Per la Michelin: "Notevole scelta anche fuori dalla carta per una cucina a base regionale, ma con notevoli spunti di creativitΓ , in questo simpatico indirizzo alle porte di Parma. OspitalitΓ schietta e genuina, con un bel salotto all'entrata ad evocare la calda accoglienza di una casa privata."
Per Accademia Italiana: "Locale alle porte della cittΓ , arredato con rustica eleganza, deve il nome ai fiori cari alla Duchessa Maria Luigia.
Piatti tipici:
savarin di riso
faraona disossata all'uva"
Per Osterie d'Italia 2018: "Dal 1989, questo ristorante associa piacevole accoglienza e cucina curata, incline a tratti di ecletticitΓ . Oltre al menΓΉ stampato, molte proposte del giorno suggerite a voce. La squadra Γ¨ sempre la stessa: Roberto Oppici Γ¨ lo chef, la moglie Rosanna Petrera e la sorella Lucia seguono la sala e la cantina. Il nome del locale Γ¨ una madeleine delle origini friulane delle due
sorelle, coniugata a uno dei simboli di queste terre: la violetta di Parma.
Per iniziare, provate il salame fresco al vino e fichi (8 €), lo strudel di patate con salsa al radicchio rosso, i moscardini con verdure tiepide e salsa al basilico, l'insalata di anatra, il patΓ© di fegato d'oca con purΓ¨ di pere e pan brioche. Seguono proposte legate al territorio: valgono il viaggio i tortelli di erbetta (9 €) e il savarin di riso. In alternativa, le lasagnette con montasio e carciofi, l blinis alle Viole, gli agnolotti di patate con fonduta di cipolle. Tra i secondi prevalgono le carni, rosse e bianche: guanciale di manzo brasato al vino rosso con polenta (12 €), coniglio con pomodorini, rosmarino e olive taggiasche, rotolini di faraona all'uva (14 €), muscoletti di porchetta alle piccole verdure, fagottini di tacchinella con asparagi. Ricchissima la carta dei dolci (6€): crema rovesciata con salsa al caffΓ¨, tartufo con croccantino al rum, semifreddo di nocciole con salsa di cioccolato bianco e zabaione, torta di mele, sfogliatine alle pere con crema pasticciera. Oltre ai vini elencati a voce, consultate la vasta carta, con buone etichette regionali e nazionali."
savarin di riso
faraona disossata all'uva"
Per Osterie d'Italia 2018: "Dal 1989, questo ristorante associa piacevole accoglienza e cucina curata, incline a tratti di ecletticitΓ . Oltre al menΓΉ stampato, molte proposte del giorno suggerite a voce. La squadra Γ¨ sempre la stessa: Roberto Oppici Γ¨ lo chef, la moglie Rosanna Petrera e la sorella Lucia seguono la sala e la cantina. Il nome del locale Γ¨ una madeleine delle origini friulane delle due
sorelle, coniugata a uno dei simboli di queste terre: la violetta di Parma.
Per iniziare, provate il salame fresco al vino e fichi (8 €), lo strudel di patate con salsa al radicchio rosso, i moscardini con verdure tiepide e salsa al basilico, l'insalata di anatra, il patΓ© di fegato d'oca con purΓ¨ di pere e pan brioche. Seguono proposte legate al territorio: valgono il viaggio i tortelli di erbetta (9 €) e il savarin di riso. In alternativa, le lasagnette con montasio e carciofi, l blinis alle Viole, gli agnolotti di patate con fonduta di cipolle. Tra i secondi prevalgono le carni, rosse e bianche: guanciale di manzo brasato al vino rosso con polenta (12 €), coniglio con pomodorini, rosmarino e olive taggiasche, rotolini di faraona all'uva (14 €), muscoletti di porchetta alle piccole verdure, fagottini di tacchinella con asparagi. Ricchissima la carta dei dolci (6€): crema rovesciata con salsa al caffΓ¨, tartufo con croccantino al rum, semifreddo di nocciole con salsa di cioccolato bianco e zabaione, torta di mele, sfogliatine alle pere con crema pasticciera. Oltre ai vini elencati a voce, consultate la vasta carta, con buone etichette regionali e nazionali."
Per Alice: "Appena fuori città , nei pressi della fiera, un ristorante dai molti pregi. Anzitutto la cucina, che si dimostra sapida e scrupolosa. Poi, la gentilezza straordinaria dell'ambiente, semplice e piacevole. Le proposte rielaborano creativamente la tradizione, seguendo i ritmi della natura: flan di parmigiano con salsa ai porcini, savarin di riso, faraona disossata con l'uva, cialda con frutti di bosco freschi e crema chantilly. Conto sui 40 euro più i vini della buona selezione non solo nazionale (bonus per le mezze bottiglie). Sotto il porticato piacevoli divani dedicati al caffè ed al relax post prandiale (nonchè ad una sospirata sigaretta per gli irriducibili). Un indirizzo da tenere presente. In luglio e agosto chiude la domenica e il lunedì.
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