domenica 30 ottobre 2022

Antica Corona Reale (95) πŸ§”πŸ§”

 https://anticacoronareale.com/


Voto: 95
Numero di visite: 1
Ultima visita: 09/1998
Fascia di prezzo: 80-120
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring, IdentitΓ  golose

-Cervere- (CN)




Aggiornamento dell'Antica Corona Reale:
La scorsa settimana il mio amico Gianfranco (giΓ  citato in altri post) Γ¨ andato a cena all'Antica Corona Reale e mi ha confermato che il livello attuale del ristorante due stelle Γ¨ davvero salito a livelli eccelsi (lui l'aveva provato nel 2003 ed al tempo aveva una sola stella). Allego quindi alcune sue immagini dei piatti da lui assaggiati











Questo il mio post precedente:
All'Antica Corona Reale (al tempo ancora con la dicitura Da Renzo, che poi Γ¨ mancato pochi anni fa), ci sono andato nel settembre del '98, mentre Alessandra giΓ  incinta non poteva godersi della salsiccia cruda di Bra, io ricordo che quasi ne feci indigestione.
Al tempo, l'Antica Corona Reale, che giΓ  aveva costi abbastanza elevati considerando che era recensita da Osterie d'Italia anche con la chioccola (fino al 1999), era comunque una trattoria di alto livello ma ben lungi da quello che sarebbe diventata poi: un DUE STELLE MICHELIN!!!!
Avevamo mangiato davvero bene, questo lo ricordo, ma ricordo comunque piatti semplici e legati alla tradizione piemontese. Oggi Γ¨ davvero di un altro pianeta.
PS: 90 punti del Gambero Rosso 2024, 3 forchette, pongono la Corona Reale ai vertici della ristorazione italiana

Per il Gambero Rosso 2024, 90 punti, tre forchette, rapporto qualitΓ  prezzo medio: "L'Antica Corona Reale, ospitata in una bella cascina, Γ¨ uno dei grandi luoghi del cibo e del vino in Piemonte. E' la storia della famiglia Vivalda al timone dal 1815 (siamo alla quinta generazione). Un esempio magistrale di classe, eleganza, cura certosina di ogni dettaglio. A cominciare dall'ambiente capace di trasportare l'ospite in un'atmosfera quasi sospesa nel tempo, lontana anni luce dai ritmi frenetici ai quali siamo oramai abituati. Tre sale con suggestive volte e mattoni a vista e uno splendido giardino estivo in stile provenzale. E poi la cucina capace di interpretare con grande intelligenza il territorio, senza tralasciare misurate "contaminazioni". Il merito, in oltre 200 anni di attivitΓ , Γ¨ stato quello di aggiornarsi costantemente senza mai perdere quella continuitΓ  di prestazioni alla base del successo. Giampiero Vivalda ha raccolto l'ereditΓ  del "Cavalier Renzo" - suo padre e grande cuoco - nella maniera migliore. Sui tavoli, dalla perfetta mise en place, arrivano piatti che raccontano il dialogo fra nuovo e antico, territorio e mondo, con il denominatore comune della qualitΓ  eccelsa (da sottolineare che ortaggi, frutta ed erbe aromatiche arrivano dall'Orto Reale, un'area di quasi 2500 metri quadri affiancata al ristorante, realizzato con importati criteri di sostenibilitΓ ). Cucina ricca divisa tra il Piemonte e la Francia: Fiore di zucchina del nostro Orto, tartare di gambero rosso di Mazara, ricciola d'amo del Golfo Ligure, latte di mandorla e limoncello; Raviolo di rana pescatrice ai datterini confit; Piccione del Perigord alla brace d'ulivo; la Finanziera "di Renzo" in doppia cottura; deliziosa chiusura con la dolce storia dell'Antica Corona Reale o favo d'ape allo yogurt, miele di tarassaco e zenzero. Servizio di grande gentilezza e competenza che Davide Ostorero guida in modo esemplare. La carta dei vini che abbraccia regione e mondo con ampiezza e profonditΓ , si Γ¨ aperta intelligentemente a dei (validi) vini naturali."

Per la Michelin, 2 stelle 2023:
"Due stelle MICHELIN: una cucina eccellente. Merita la deviazione!
Storico indirizzo tra Langhe e Monviso, che ha celebrato alcuni anni fa il suo duecentesimo anniversario, il ristorante gestito dalla famiglia Vivalda da cinque generazioni nasce come cascina, per ottenere poi i riconoscimenti culinari che tutti conoscono. Lo chef-patron Gian Piero dΓ  vita a menu vocati all’eccellenza, proponendo una cucina colorata, profumata, contraddistinta da esecuzioni di alto livello. Punto di riferimento per gourmet italiani ed internazionali, il ristorante lo Γ¨ anche per numerose aziende del territorio, che forniscono capponi, faraone, vitelli, peperoni di Carmagnola, funghi porcini, e altro ancora. La carta Γ¨ un invito a lasciarsi andare al sapore e al godimento del palato: si perde sempre qualche minuto nel momento della sua consultazione e della scelta perchΓ© si vorrebbe assaggiare tutto. L'unica via di salvezza Γ¨ la consapevolezza che comunque, prima o poi, ci si potrΓ  tornare! Nella bella stagione ci si puΓ² accomodare all’ombra di un bel pergolato, fra fiori variopinti e una piccola fontanella, mentre per cene intime due salette private sono a disposizione degli ospiti, di cui una in cantina circondati da etichette leggendarie."

Per il Golosario 2024: 


Per il Touring: "Nel 1815 apriva questo locale che funzionava inizialmente da stazione di posta e osteria, per essere poi preso in gestione, nel 1855, da Alessandro Vivalda. Con il trascorrere dei suoi 200 anni, la storia secolare di questa importante famiglia si Γ¨ tramandata tra una generazione e l’altra. Ai giorni nostri, l’erede di tale tradizione e di ciΓ² che furono un tempo i suoi avi, Γ¨ Gian Pietro Vivalda. A lui Γ¨ affidato l’elegante ristorante Antica Corona Reale che Γ¨ sinonimo di buona cucina che sa valorizzare e interpretare al meglio la tradizione culinaria locale. Ogni ricetta Γ¨ creata selezionando le migliori materie prime del territorio (ma non solo) e la stagionalitΓ  dei prodotti impiegati fino a raggiungere il perfetto equilibrio tra tradizione, rivisitazione e l’ottimizzazione di ogni piatto. Riportiamo alcuni piatti come la finanziera di Renzo in doppia cottura, i due piccioni con una fava, oppure l’anguilla delle Valli di Comacchio in leggera carpionatura, il suo spiedino alla brace d’ulivo su purΓ¨ di datteri e barbabietola"

Per l'Accademia Italiana: "ristorante tipico elegante
Piatti tipici:
carne cruda (sottofiletto battuto con il coltello)
ravioli al plin
zuppa di trippa e porri
pesci di fiume e di mare
Piatto da non perdere:
rane e lumache"

Per l'Espresso 2021, 4 cappelli: "L'Antica Corona Reale, pur essendo situato nella bassa pianura cuneese, Γ¨ uno dei locali in assoluto migliori per approfondire la conoscenza della tradizione di Langa. Ma non solo, perchΓ¨ nel tempo Giampiero Vivalda, il piΓΉ francese dei cuochi piemontesi (o se preferite il piΓΉ piemontese dei cuochi francesi), ha via via aggiunto eccellenti ingredienti e ispirazioni anche non locali  alla sua cucina, dando luogo a una sintesi che premia delicatezza, equilibrio ed estro. Ricevuto un testimone di oltre duecento anni di storia da bisnonni, nonni e da papΓ  Renzo, ha portato il ristorante tra i migliori d'Italia, mantenendo quella sobria eleganza piemontese caratteristica delle grandi famiglie di questi posti. CosΓ¬ al fungo porcino della Valle Pesio farcito di guanciale affumicato si alterna una perfetta scaloppa di fegato grasso d'anatra ai fichi del Roero, mentre agli agnolotti gobbi della tradizione ai tre arrosti "nel tovagliolo" puΓ² essere preferito il cappelletto alle zucchine dell'orto e vongole veraci. Tutte le portate abbinano all'armonia del palato quella estetica della presentazione del piatto. Si prosegue con agnello confit alle erbe su zabaione al peperone di Carmagnola o con scorfano scottato. I dolci riconfermano la grandezza della cucina con "La dolce storia" bavarese al gianduia, caffΓ¨ e frutto della passione. Carta dei vini ampia ed importante."

Per IdentitΓ  Golose 2024: 



https://www.identitagolose.it/sito/it/132/27101/carlo-mangio/gian-piero-vivalda-antica-corona-reale-e-la-costruzione-di-una-maison-italiana.html

Per Osterie d'Italia 1998: "Il restauro ha conferito lindore al locale della famiglia Vivalda, ma senza aggiungere sfarzo e senza tradire i caratteri della trattoria, cui si vuole rimanere fedeli. Certo sono diventati piΓΉ curati le stoviglie e la presentazione dei piatti ma lo stile di cucina ei prezzi sono quelli di sempre, tant'Γ¨ vero che i piatti che non prevedono lumache o rane- le specialitΓ  che qui vale la pena di assaggiare - sono, nel prezzo, nella media di una trattoria familiare. Ma chi Γ¨ ghiotto di questi cibi rari ne approfitti: con lumache, rane e pesci di fiume Renzo sa fare meraviglie.
Provate la frittatina di porri e di lumache o le bote e i barbi in carpione serviti come antipasto; le sublimi rane fritte o gli originali tegamini di lumache ora insaporite dai porri ora da profumi dell'orto (in stagione addirittura dalle fragole, ed Γ¨ una scoperta). Con intelligente gusto per la ricerca il cuoco volteggia tra tradizione e sperimentazione: ecco il tortino di carciofi con salsetta di gamberi, il cestino di porri, il vitello tonnato, il patΓ© di anatra, l'invernale cotechino con le rape. Minestra di porri, zuppe (strepitosa l'ultima nata: la zuppa di lumache), agnolotti dal plin, tajarin (sempre in menu), gnocchi, polentina con fonduta di raschera; carni tradizionali (brasati e stracotti) ed 'espresse', gustosi contorni rustici (come i caponet) e intingoli dal sapore antico (come il merluzzo con porri e polenta): ogni volta la carta (chiedetela) che Gianpiero, il figlio di Renzo, presenta riserva delle sorprese. Ghiottissimi anche i dolci, opera della figlia, con profiteroles casalinghe, sfogliatine di mele, flan di gianduja, torta alla lavanda, bavaresi di frutta. La lista dei vini, sempre aggiornata, offre una bella selezione di grandi di Langa e pesca con intelligenza nel panorama nazionale."

Per Alice: "Intimo e raffinato, offre un menΓΉ di territorio d'ampio respiro e perfetta esecuzione; le specialitΓ  che han reso celebre il locale sono perΓ² quelle a base di rane e soprattutto di lumache (premio lumaca d'oro 2005). Uovo in cocotte con tartufo d'Alba, in stagione; gobbi (ravioli con ripieno ai tre arrosti) al tovagliolo; lumache ai porri di Cervere (inverno), con punte d'ortica, coi "livertin" (asparagi selvatici, in primavera) o con i profumi dell'orto (estate), cappone di Morozzo arrostito ai profumi invernali radicchio e carciofi d'Albenga. Alla carta o scegliendo il menΓΉ degustazione si spendono sui 100 euro, esclusi i vini di un'ampia selezione regionale, nazionale ed estera, proposti dalla sommeliere Maria Teresa Olivero"


Alcune immagini dal web:




































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