Voto: 97
Numero di visite: 4
Ultima visita: 10/2021
Fascia di prezzo: 36-62
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring, 50top Italy, IdentitΓ golose, Cento Torino
-Torino- (TO)
Rimane sempre il mio top restaurant a Torino, dopo averlo provato per 4 volte e sempre con estremo piacere.
La prima volta in assoluto fu nel giugno del 2005, insieme agli ex commilitoni di Novi Ligure, quando il locale si chiamava ancora Piero e Federico.
Poi, quando divenne il Consorzio, grazie al mio amico ed ex commilitone Gianfranco che organizzΓ² un'altra delle cene del nostro gruppetto di ex Leoni di Liguria, la terza fu invece con Alessandra e Filippo in una giornata a pranzo di inizio anno in gita a Torino, l' ultima Γ¨ stata per la laurea di Filippo (con 110 e lode) alla SAA di Torino in compagnia di Fabrizio e Nicola, fedelissimi amici di Ivrea.
Il locale di Pietro Vergano ed Andrea Gherra va sempre per la maggiore, indicato su tutte le guide possibili immaginabili della ristorazione italiana (3 Gamberi del Gambero Rosso, Chiocciola Slow Food, Bib Gourmand della Michelin, Radioso per il Golosario, 1 Cappello per l'Espresso, etc...etc...)
Forse solo l'ultima volta che ci sono stato, dopo il cambio di guardia ai fornelli, ora guidata da Valentina Chiaramonte, di origine siciliana, qualche piccola perplessitΓ , ma nel contesto sempre di livello altissimo.
Rimane, il loro, il miglior quinto quarto che si possa trovare in Italia, indubbiamente, ed i ravioli di finanziera uno spettacolo imperdibile.
Ma tutto, davvero tutto, compreso la scelta sui vini di piccoli e poco conosciuti produttori, si rivela di qualitΓ eccezionale.
PS: NovitΓ 2023: conferme chiocciola Slow Food, 3 gamberi Gambero Rosso, 22a posizione in classifica per Top50 Trattorie
PS: Il Gambero Rosso conferma i 3 gamberi anche per il 2024
News ottobre 2023: Chiocciola Osterie d'Italia 2024
News novembre 2023: Bib Gourmand Michelin 2024 confermato
Aggiornamento 14/10/2024: Chiocciola 2025!
Aggiornamento 25/10/2024: Il Gambero Rosso conferma i 3 gamberi anche per il 2025
Per Osterie d'Italia 2024:
Per il Gambero Rosso 2024, 3 Gamberi, rapporto qualitΓ prezzo medio: "Sempre un punto di riferimento per la cittΓ questo ristorante che ha inaugurato una stagione gastronomica creando tanti proseliti. Il quinto quarto, i vini naturali ed una cucina schietta e precisa, hanno decretato la fortuna del locale, ampiamente conosciuto anche dai turisti stranieri in visita a Torino. Il dehors Γ¨ stato realizzato solo per il periodo subito a ridosso della pandemia e quindi non Γ¨ piΓΉ presente, mentre le due sale interne sono volutamente semplici ma comunque accoglienti. Da segnalare un bel degustazione a 42 euro ma restano presenti in carta alcuni piatti che oramai si possono definire classici come i ravioli di finanziera, il risotto alla Bergese, ricco e godurioso, e i tajarin di trippa di agnello al sugo di arrosto, dove la prima viene servita come se fosse una pasta. NovitΓ , peraltro particolarmente riuscite, frutto della cuoca siciliana Valentina Chiaromonte, sono una cocotte dove il matrimonio inedito di umido di seppie, lumache e pomodoro leggermente piccante, invita ad attingere copiosamente all'ottimo pane e la ventresca di tonno alla brace. A mantenere alta la tradizione invece, le tagliatelle di farro al ragΓΉ di cuore donano una nuova dimensione al concetto di primo piatto. La selezione di formaggi Γ¨ sempre curata e servita a perfetta temperatura: rappresenta una ottima ragione per protrarre la permanenza a tavola, complice anche la compagnia del vino che potrete attingere dalla vasta carta. Rimane sempre una delle piΓΉ interessanti sotto la Mole sia per ampiezza che per profonditΓ . E che, come la cucina, non si Γ¨ fermata sugli allori e propone sempre qualche nuovo inserimento che permetta di bere in modalitΓ curiosa ma senza investire eccessivi capitali. Il servizio brilla per la competenza. L'amicizia con i titolari, anche per il cliente abituale, andrΓ invece conquistata piano piano, rispecchiando forse il piΓΉ torinese dei caratteri."
Per I Cento Torino, 8o posto in classifica 2020: "Ci piacerebbe aver scoperto il Consorzio oggi come capita ancora a qualche tavolo. Prima lo sguardo contento per essersi accomodati in un posto ospitale, sotto gli occhi di un bel torello rampante. Poi, piano piano, la consapevolezza di non trovarsi in un luogo qualunque, ad esempio quando Pietro - titolare con Andrea della baracca (e di Banco) - racconta, con toni fraterni, del vitello che stanno allevando seguendo i consigli sull'alimentazione del macellaio che provvederà a tagliarlo. Fratelli serpenti. Arrivano i primi piatti, in questo caso una porchetta e il lardo di un maiale allevato allo stato brado e si inizia a strabuzzare gli occhi. Quando ormai si è acquisita consapevolezza, giungono agnolotti gobbi tra i migliori della città e il risotto alla Bergese che se non fosse così consistente e noi così su di chili sarebbe la nostra pausa pranzo quotidiana. Altro piatto da grande ristorante sono gli udon piemontesi, tajarin dal sapore orientale ma con maiale nostrano. Ed ecco che gli occhi piangono di contentezza davanti alla presentazione di carni con tanto sapore e preparazioni con radici profonde nella tradizione contadina e sguardo al futuro. Qui cambiano i cuochi ma non c'è nessuno stravolgimento, la mano dei proprietari è sempre sicura. Paiono un po' i compagni di scuola intelligenti che non devono neppure studiare tanto e le cose vengono bene lo stesso. Gli ultimi applausi per la carta dei vini e per il conto: c'è un bel menù a 35 euro e alla carta si spende qualcosa in più. Consorzio non lo scopriamo oggi ma godiamo come sempre."
Per il Golosario 2024:
Per il Touring: "Uno dei nostri locali preferiti, nel cuore del centro storico, semplice ma molto accogliente, un luogo dove si respira cultura gastronomica, amore per i prodotti giusti e rispetto per i produttori che vengono citati nel menu. Vi troverete la tradizione culinaria piemontese con qualche inserimento innovativo: uovo croccante su spinaci, fonduta di cheddar e pancetta croccante; agnolotto gobbo; brasato di Fassona al RuchΓ© con verdure di stagione; molto spazio Γ¨ dato anche alle frattaglie, alle erbe spontanee e alle verdure dimenticate".
Per l'Espresso 2020: "Una delle garanzie cittadine dal primo giorno di apertura, un locale fondato su idee tanto semplici quanto efficaci che mettono in relazione un'impeccabile cucina di matrice piemontese e una linea molto forte di vini d'autore messi insieme con grande coerenza. L'ambiente Γ¨ piΓΉ intimo che in passato, ma il calore Γ¨ restato uguale cosi come il servizio affabile guidato da Pietro Vergano. Anche i piatti restano fedeli nonostante un avvicendamento in cucina, dai ravioli di finanziera al risotto mantecato al fondo bruno in omaggio a Nino Bergese, senza perΓ² dimenticare alcune divagazioni felici come le 'grive' (polpette di frattaglie) di maiale con quancia e cavolo nero. Menu a 35 euro ed Γ¨ difficile spendere oltre i 40 anche optando per tre piatti alla carta."
Per 50TopItaly: "Evviva il Piemonte! Quello che approda vigoroso nel cuore della sua antica capitale, munito di tutto quanto serve per portare la tradizione ai massimi sistemi: le acciughe, i friciulin di erbe selvatiche, gli agnolotti gobbi o i ravioli di finanziera, passando per il risotto mantecato alla Bergese e la memoria del quinto quarto. Tutto condito con un pizzico di buona creativitΓ che porta freschezza e visione di futuro. Non mancano accostamenti curiosi, come tra le animelle di vitello alla brace, le amarene e il Moscato chinato. Buona selezione di formaggi, menu degustazione davvero competitivo a 39 euro. Una cantina di cuore sabaudo fa molto bene il suo dovere."
Per IdentitΓ Golose 2024:
Per Alice: "Ambiente rustico ed atmosfera simpatica e informale, per piatti della tradizione regionale interpretati con riuscita creativitΓ (agnolotti gobbi, pollo tonchese croccante, bavarese di robiola con salsa di ciliegie). Pane, pasta e dolci fatti in casa. Spesa alla carta dai 25 ai 40 euro; menΓΉ degustazione a 30 euro"
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