venerdì 21 ottobre 2022

Osteria La Torre (99) πŸ§”πŸ§”πŸ§”



Voto: 99
Numero di visite: 1
Ultima visita: 11/2021
Fascia di prezzo: 42-51
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Michelin, Gambero Rosso, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring, 50top Italy 

-Cherasco- (CN)




Della cucina di Marco Falco posso solo dire che, a mio avviso, Γ¨ tra le migliori del Piemonte.
Un posto del cuore, provato in un giorno di novembre 2021 a pranzo, ma di quelli dove dici: "non vedo l'ora di tornarci presto per gustarmi, magari a cena, con la dovuta calma, tutte le specialitΓ  della casa".
Che sono super classiche ma fatte da mano sapiente, con un occhio di riguardo a produttori locali, per esempio per il prodotto tipico di Cherasco, le Chiocciole (lumache), che qui vengono esaltate nel sapore in modo strepitoso. Io le ho gustate con clorofilla e testina al vino rosso, e le ho trovate incredibili!
E magnifici ho trovato anche i raviolini del plin ai 3 arrosti al fondo bruno, che piatto ragazzi!
Quando ho visto poi i tartufi...beh...era tardi...ma sarΓ  per la prossima volta!
Con 99 punti e 3 barbe si piazza attualmente al 13esimo posto in classifica!

PS: confermata la chiocciola Slow Food 2023 e 40a posizione in classifica nelle Top50 Trattorie Italiane per Pignataro & Co.
News ottobre 2023: Chiocciola Osterie d'Italia 2024
News novembre 2023: Bib Gourmand Michelin 2024 confermato
Aggiornamento 14/10/2024: Chiocciola 2025!

Per Osterie d'Italia 2024:


Per il Gambero Rosso 2024, 2 Gamberi, rapporto qualitΓ  prezzo medio: "Il recente rinnovamento dei locali ha dato una ventata di freschezza a questo giΓ  piacevole riferimento del territorio. Non Γ¨ stata snaturata l'atmosfera del locale che resta accogliente e curato con i suoi pavimenti in pietra viva e la bellissima corte interna adibita a dehors estivo. Il merito del successo Γ¨ tutto di Flavio Marengo e della sua famiglia, che con passione ed esperienza portano avanti questa insegna, sempre pronti ad ospitare i commensali che qui vengono per gustare ciΓ² che di meglio questa zona possa offrire dal punto di vista culinario. Dal menΓΉ: sformato di porri di Cervere con fonduta di Fontina d'alpeggio, gnocchi di patate di Alta Langa con crema di formaggi, cosce di faraona alle nocciole, semifreddo al moscato e torrone. Dalla carta dei vini tante referenze regionali e attente alla sostenibilitΓ "

Per il Golosario 2024:


Per la Michelin: "Il fascino di Cherasco, le sue strade ortogonali, la sua atmosfera pittoresca, meritano giΓ  una visita, ma alla bellezza del borgo - tra l'altro centro di eccellenza dell'allevamento di lumache - si aggiunge la qualitΓ  di questa osteria, dove, in un'atmosfera piacevolmente informale, troverete una straordinaria interpretazione delle tradizioni piemontesi.".

Per il Touring: "In cucina lo chef e patron Marco Falco, affiancato dal figlio Mattia, rielabora con moderazione le ottime materie prime locali, mettendole al servizio di piatti della tradizione. L'atmosfera Γ¨ molto cordiale, gli arredi rustici e accoglienti e i piatti sono sempre elencati a voce, perchΓ© il menu varia a seconda della disponibilitΓ  degli alimenti e/o dell'ispirazione del cuoco. Tra le specialitΓ : le lumache alla parigina (Cherasco Γ¨ la capitale mondiale dell'elicicoltura), gli agnolotti del plin ai tre arrosti al fondo bruno, le lasagnette vegetariane gratinate, il risotto al barolo e i tajarin tagliati a mano al ragΓΉ di salsiccia di Cherasco".

Per l'Espresso 2021: "Il borgo medievale di Cherasco, sabaudo e francese a fasi alterne, nel 1796 accolse addirittura Napoleone. Ancor oggi la cucina del posto attinge da orizzonti ampi: i canonici agnolotti e bolliti, le locali lumache, anche un ben confezionato foie gras. La sintesi riesce a dovere in questa trattoria nell'agnello arrosto con purea di patate viola. Cuore di Langa e un po' di Francia anche in cantina. Dolci corretti"

Per Accademia Italiana della Cucina: 



Per 50TopItaly: "Cherasco Γ¨ patria gastronomica delle lumache ma qui il Piemonte buono, sapido e ricco si affaccia tutto e mostra il petto di una cucina solida e ancorata nel tempo. Un vicolo stretto in centro e una porticina discosta celano lo scrigno: dentro vi sono i grandi re di queste terre (il tartufo d’Alba, magnificamente declinato coi tajarin) e una carta di vini monumentale, con oltre 450 referenze. La carta si bilancia tra i toni nobili della terra sabauda (l’uovo di quaglia su salsa o su pomodoro; oppure il filetto di vitella e animelle con salsa di capperi e verdure) e i piatti di gioia popolare: agnolotti del plin (dove la sfoglia ricca di rosso d’uovo imprime forza al carattere del ripieno) all’agnello arrosto con purΓ¨ (qui, perΓ², con la nota ricercata delle patate viola). Tra i dolci, la torta di nocciola con zabaione al Marsala."

Per Alice: "Sotto i portici della piazza, una cucina che sceglie e utilizza solo ingredienti accuratamente selezionati, secondo stagione e disponibilitΓ  del mercato: il menΓΉ viene recitato a voce e si deve prenotare per gustare le preparazioni a base di lumache. Molto curata la cantina (circa 200 etichette prevalentemente piemontesi). Conto sui 45 euro vini esclusi"




























Alcune immagini dal web:






















 

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