Voto: 88
Numero di visite: 2
Ultima visita: 02/2018
Fascia di prezzo: 30-40
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Accademia Italiana Cucina, Alice, Touring, Luciano Pignataro
-Chiavari- (GE)
Due volte sono stato nella storica osteria Luchin a Chiavari, 116 anni di storia nel rispetto della tradizione ligure, delle antiche ricette in un ambiente semplice e conviviale. L'ultima occasione l'ho avuta a pranzo con un collega nel febbraio del 2018, scaldandoci al calore del forno interno sempre pronto a sfornare la celebre farinata.
Piatti veraci, senza compromessi, acciughe fritte, ravioli al tocco, stoccafisso, capponada di mare, farinata di una bontà squisita.
Ha avuto anche la chiocciola Slow Food nel 1996, ed è un'osteria che è sempre recensita su Osterie d'Italia anche nel 2023.
Per Osterie d'Italia 2024:
Per il Golosario 2024:
Per il Touring: "Nelle mani della stessa famiglia dal 1907, una tipica osteria lungo un altrettanto tipico caruggio del centro storico, dove nella bella stagione compaiono i tavoli all'aperto. La cucina è di schietta impronta del territorio e porta in tavola farinata, minestrone alla genovese, cima, stoccafisso accomodato, torta di castagne. Della stessa proprietà il negozio di gastronomia d'asporto di prodotti della casa di alta qualità . Apprezzabili e intonati i vini. Il locale chiude anche nei giorni festivi
Chiusura: periodo in giugno e tra ottobre e novembre domenica e festivi"
Chiusura: periodo in giugno e tra ottobre e novembre domenica e festivi"
Per l' Accademia: "storico sotto i portici medievali
Piatti tipici:
farinata cotta nel forno a legna
torte di verdure
minestrone di verdura cotto a legna
ravioli alla genovese"
Per Alice: "Farinata con cucina dal 1907: è uno di quei posti dove si deve fare la coda se non si è prenotato. In estate è assolutamente raccomandabile cenare sotto i caratteristici portici. Focacce eccelse al pomeriggio e poi ottimi piatti della più schietta tradizione: minestra di farro, totani ripieni, buoni dolci casalinghi. Il prezzo parte da 25 euro, ma sale facilmente"
Per Luciano Pignataro: "A Chiavari i palazzi nobiliari sono lontani dal mare, perché sul mare ci abitavano i poveracci. I ricchi commercianti avevano bottega su due o tre vie traverse, parallele al mare, da entrambi i lati protette da portici. C’è qualcosa da capire nel fatto che la plebe risalisse lungo stretti caruggi verticali, mentre i ricchi passeggiavano in orizzontale e al riparo. E’ la Liguria, quella ricca dei Fieschi, quando noi nello spezzino a malapena s’era tutti servi della gleba. I portici sono molto belli, di geometrie e pietrame diversi, ma sempre con quella patina di scrostato che li differenzia, per dire, da quelli sudtirolesi, più lindi nei loro toni pastello. E poi, vuoi mettere, qui a ogni angolo c’è una focaccia appena sfornata. Ecco, proprio dietro un angolo e sotto un portico, si trova anche Luchin, dove puoi mangiare un milione di cose, ma che ha senso solo se ti siedi a uno dei grandi tavoli comuni e ti apparecchi su carta paglia con un piatto di farinata. Non importerà a nessuno, ma qui la farinata la fanno come piace a me, quasi da scucchiaiare, alta al centro, che la puoi spalmare sul pane sciapo, né più né meno di come s’è sempre fatto sin dalla notte dei tempi: acqua, sale e farina di ceci, forse un pezzo di pane, il mare vicino. Ci sono anche le frisceu di baccalà , buone e asciutte: il pesce c’è, lo mordi, e anche questa sta diventando una rarità . Preziosità , insomma. Infatti costano un botto, è solo un ricordo il cartoccetto di farinata bollente da mangiare sulla strada. Sotto i portici sfavillano antiche gioiellerie, vetrine e legni centenari: se poi compri un anello o un piatto di farinata, poco cambia. A parte il gusto: e lì, belìn, non c’è gara."
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