https://www.ilquintoquarto.it/
Voto: 79
Numero di visite: 1
Ultima visita: 05/2013
Fascia di prezzo: 31-44
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Alice
-Roma- (RM)
Aggiornamento del novembre 2024: il locale è segnalato
CHIUSO DEFINITIVAMENTE
Locale provato nel maggio del 2013,di cui non dispongo di foto personali, e che precedentemente avevo unito ad un altro in un unico post ma, avendo cambiato il punteggio dell'altro locale che ho riprovato nel mese di gennaio 2023 a distanza di 10 anni, ora recensisco in un post singolo.
Eccoci quindi a Roma, al Quinto Quarto, locale che ho apprezzato fin dal nome e che ho avuto modo di provare pochi mesi prima dell'Osteria de Borg, nel maggio del 2013 (appunto il locale che ne condivideva il post precedente, e che ora è salito di alcuni punti in classifica -90- collocandosi attualmente in 291esima posizione).
A pochi passi da Ponte Milvio (le foto allegate le scattai quella sera) il locale di Federico Iannacci e Amaranta Taddia, con due raccolti ambienti e cucina a vista, offre il quinto quarto vaccino e ovino in tutte le sue sfumature, a partire da coratella, trippa, coda e pajatina fresche e pulite.
Si può iniziare con borragine fritta ripiena di provola e alici, carciofo alla Giudia, fritto misto alla romana, mozzarella in carrozza, muffin di pecorino e fave ripieno di provola e guanciale croccante, poi rigatoni alla carbonara con guanciale e una variante con asparagi, grigia proposta anche in versione con le pere.
Secondi come coratella, trippa alla romana, coda alla vaccinara con uvetta pinoli e spolverata di cacao come da antica tradizione, guancialetto di manzo, polpette di lesso e filetto di maiale di Campagnano. Tiramisù, millefoglie, tortino caldo al cioccolato per concludere degnamente il pasto.
selezione dei fornitori per rivelarsi impagabili: gli osti lo sanno, e si muovono di conseguenza, diversificando oltretutto l'offerta con accostamenti interessanti. Si può iniziare con borragine fritta ripiena di provola e alici, carciofo alla giudia (7 €), fritto misto alla romana, mozzarella in carrozza, muffin di pecorino e fave ripieno di crema di provola e guanciale croccante. Guanciale che poi dà il meglio di sé nei rigatoni alla carbonara (10 €) e nell'amatriciana: della carbonara c'è anche una variante con asparagi, così come la gricia viene proposta con le pere. Tra i secondi, coratella (14 €), trippa alla romana (la parte dell'omaso), coda alla vaccinara con uvetta pinoli e spolverata di cacao - come da antica tradizione -, guancialetto di manzo, polpette di lesso e filetto di maiale di Campagnano. Con la bella stagione, anche piatti a base di pesce povero. Tiramisù, millefoglie (6 €), tortino caldo al cioccolato sono alcuni dei dolci, con vini in abbinamento. La cantina predilige i vini laziali, non senza una piccola ma significativa selezione di vini kosher e alcune birre artigianali."
Per Alice: "Il nome del locale richiama le parti meno pregiate delle bestie da macello bovine e ovine, ossia la trippa, la coda, le frattaglie e tutto ciò che di commestibile ivi si poteva trovare. Erano un tempo il cibo del popolo, assieme alla pasta condita in ogni modo con le verdure e i legumi che offrivano gli orti a seconda delle stagioni. A seconda dell'offerta del mercato si possono trovare i tonnarelli al cacio e pepe, la zuppa di fagioli, trippa e coda alla vaccinara con cicoria all'agro e pane di Lariano o con la pizza bianca. Apre solo la sera"
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