Voto: 90
Numero di visite: 1
Ultima visita: 04/2013
Fascia di prezzo: 19-30
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Alice, Touring
-Carpenedolo- (BS)
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Voto: 90
Numero di visite: 1
Ultima visita: 04/2000
Fascia di prezzo: 48-52
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Gambero Rosso, Espresso, Michelin, Mangiarozzo, Alice, Touring, FuoriCasello
-Monticelli d'Ongina- (PC)
Due locali nuovamente accostati tra loro in un unico post per la mancanza di immagini personali dei piatti, dato che entrambi li ho provati diversi anni fa, la Trattoria Cattivelli addirittura 22 anni fa!😱
Locali recensiti su Osterie d'Italia, la Farmacia dei Sani non più in guida da oramai molti anni, edizione 2006, mentre Trattoria Cattivelli ancora oggi è premiata con la Chiocciola Slow Food, il Radioso del Golosario ed il Bib Gourmand della Michelin.
Iniziando dalla Farmacia dei Sani, Osterie d'Italia nel 2006 la descriveva come un locale dove la storica genuinità gastronomica accompagnava degnamente ottimi vini della loro spettacolare cantina, quindi un luogo dove si poteva venire anche solo per un semplice spuntino con affettati, formaggi e un buon calice di vino.
A pranzo si poteva però optare per polenta e porcini, prosciutto crudo di Parma e mozzarella di bufala campana, formaggi alla brace, insalata di funghi crudi; quindi tagliatelle in salmì di selvaggina, crespelle ai porcini, malfatti all'erbette e delicati gnocchi di zucca. Fra i secondi costate d'asino e di cavallo alla brace, tagliate di manzo e fiorentine.
Alcune immagini dal web:
Nell'Isola Serafini, l'unica isola abitata sul fiume Po, la famiglia Cattivelli conduce sapientemente il locale fin dal 1947. Accoglienti sale che fanno scoprire il percorso del patrimonio gastronomico del fiume e del territorio, con materie prime altamente selezionate. Antiche ricette della tradizione, modernità e stagionalità, vi accompagneranno in un viaggio dove il vero protagonista è il Po: storione, acquadelle, anguille: soprattutto la frittura mista di pesce d'acqua dolce vale da sola il viaggio. Sono passati molti anni dalla mia visita, ho cercato di tornarvi ma purtroppo sono sempre passato in zona nelle giornate di chiusura del martedì e del mercoledì... dovrò assolutamente dedicare un fine settimana, magari in primavera in un giro in moto, per riprovare la loro deliziosa cucina.
Nota critica: un mio amico è venuto in settembre e mi ha detto di aver trovato il rapporto qualità prezzo un po' svantaggioso.... i prezzi sono stati abbastanza elevati rispetto a qualche tempo prima.
News ottobre 2023: Chiocciola Osterie d'Italia 2024
News novembre 2023: Bib Gourmand Michelin 2024 confermato
Aggiornamento 14/10/2024: Chiocciola 2025!
Per Osterie d'Italia 2024: "Il saper fare di tre generazioni in un locale che la famiglia Cattivelli gestisce con un grande senso dell'ospitalità e della buona cucina.
Questa storica trattoria. guidata da tre generazioni dalla famiglia Cattivelli, è un baluardo di tradizioni nel contesto naturalistico dell'Isola Serafini, nel mezzo del Po, isola che non c'era prima della costruzione della centrale idroelettrica. Il locale è rustico ma elegante, con un bel giardino dove si può mangiare d'estate, e vive al ritmo della brigata di sala, che dispensa cura e consigli anche sul vino, da una carta molto rappresentativa.
Cucina quasi tutta di territorio, e perciò di fiume e di confine, ma orientata verso Piacenza fin dagli antipasti, dove si propongono i salumi piacentini, il budino di cacio del Po e il luccioperca. Fra i primi, spiccano i pisarei e fasò e i maccheroni al torchio; tra i secondi, oltre a carni come la faraona ripiena o il guancìalino brasato al Gutturnio, c'è lo storione e la frittura di anguilla, pesce gatto e acquadelle. Tra i dolci, la tradizionale spongata di Monticelli d'0ngina.
I PIATTI: Budino di cacio del Po, Pisarei e fasò, Storione"
Per il Gambero Rosso 2024, 2 Gamberi, rapporto qualità prezzo medio: "Nell'unica isola abitata di tutto il fiume Po, dal 1947, la famiglia Cattivelli racconta storie della bassa piacentina attraverso piatti che trasudano territorialità. Gli ambienti sono ampi e curati con tavoli distanziati apparecchiati finemente. La cucina omaggia i fondamentali della provincia tramite primi della tradizione (come gli gnocchetti tipici chiamati pisarei o i tortelli con la coda) e affettati locali, gli allevatori tramite preparazioni di faraone, maiali e anatre allevate nelle vicinanze, il territorio con portate a base di pesce di fiume (imperdibile il luccioperca cotto a bassa temperatura). I dolci rappresentano un giusto epilogo all'esperienza culinaria. Carta vini precisa con proposta non troppo ampia ma contestualizzata al menù. Servizio gentile e molto disponibile al dialogo. La prenotazione è fortemente consigliata."
Per il Golosario 2024:
Per il Touring: "La trattoria, elegante e luminosa, con colonne e mattoni a vista, è sulle rive del Po e ha un bel dehors per la bella stagione. La cucina, a base di prodotti freschissimi e a chilometro zero, propone le ricette tipiche piacentine e il pesce d'acqua dolce preparato in diversi modi: maccheroni al torchio, frittura di pesce d’acqua dolce, lumache in umido, anguilla marinata sono solo alcune delle proposte in menu. Lunga la lista dei dolci fatti in casa, tra cui in inverno il "latte in piedi" e un'ampia e variegata carta dei vini che riserva particolare attenzione alle etichette dei Colli Piacentini"
Per Alice: "Trattoria di campagna sulle rive del Po. Qui si possono ritrovare lo spirito semplice dell'accoglienza familiare e la sostanza della cucina casalinga, talvolta esuberante di condimenti. La proposta culinaria giornaliera è varia, ma un posto di riguardo è riservato ai prodotti ittici. Da non perdere l'anguilla di Comacchio, in vari modi dall'antipasto al secondo: insalata di anguilla affumicata, tagliolini con l'anguilla, in umido con i piselli; pisarei e fasò; carta dei dolci molto valida e sempre nuova. Belli il salone con un affresco di vita lungo il fiume e lo splendido giardino a vista. Su prenotazione si può richiedere un tavolo tranquillo anche nelle due salette interne"
Per FuoriCasello: "Ci troviamo sulle rive del Po, a metà tra Emilia e Lombardia, in un luogo che della trattoria non ha solo il nome, bensì anche lo spirito familiare dell'accoglienza. Aperta nel 1947 dalla famiglia Cattivelli, rimane un punto fermo nella zona e offre un menù che varia a seconda della stagione ma mantiene la sua identità territoriale con specialità di carne e di pesce di fiume: anguilla marinata, timballo di riso venere con gamberi, frittura di pesce d'acqua dolce, storione al forno. Molto fornita la cantina, con un occhio particolare ai colli Piacentini ma anche alle referenze internazionali. Il locale fa parte dell'Associazione Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina, per questo tutti i prodotti utilizzati sono locali"
Alcune immagini dal web:
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