domenica 18 dicembre 2022

La Ciacola (90) 🧔

https://www.laciacola.com/ 


Voto: 90
Numero di visite: 2
Ultima visita: 11/2024
Fascia di prezzo: 44-57
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Gambero Rosso, Alice

-Breganze- (VI)




Aggiornamento del novembre 2024:
A distanza di più di 2 anni e mezzo questa sera sono tornato, in compagnia di un collega, a cena alla Ciacola di Breganze, locale che ha cambiato pelle e che ha ampliato il menù in modo significativo, inserendo anche ottimi secondi piatti che non erano previsti la volta scorsa che provai l'osteria, cioè nel febbraio del 2022. 
Oggi invece, dopo un' entrée offerta con una tazzina di paná, poi i cicchetti misti che ci siamo spartiti, tutti davvero particolarmente sfiziosi, sia di carne che di pesce e anche vegetariani, io ho optato per un filetto di cervo alla griglia proposto con verdure e funghi insieme a delle ottime patate al forno: cottura perfetta, carne straordinariamente succulenta e tenera, si scioglieva in bocca... spettacolare.
Il mio collega ha invece optato per il baccalà fritto in panure di erbe aromatiche, crema di zucca e porro glassato, molto delicato e dalla frittura leggerissima.
Conclusione con Torcolato con cantucci alle mandorle per me e per il mio collega una Bigné Craquelin con cremoso al cioccolato fondente e pralinato di arachidi salate.
Io ho bevuto un ottimo Langhe Rosso mentre per il mio collega una birra tedesca di ottima qualità.
Servizio eccellente, prezzi elevati (praticamente raddoppiati rispetto a due anni fa 😔).
Un punto in più in classifica per il filetto di cervo (da 89 passa a 90 punti).

Questo il mio post precedente:
Nel mese di febbraio di quest' anno ho cenato alla Ciacola, a Breganze, per la prima volta, ed è stata un' ottima scelta, perchè i mezzi paccheri (non erano disponibili i famosi gargati) al consiero, dopo il giro dei cicchetti misti, mi hanno davvero soddisfatto.
Un menù ridotto, solo due portate più il dolce, quindi niente secondi piatti, ma interessante, e posso dire che in questa vera tipica osteria, elegante nei colori ocra e nel legno a vista, si può ancora provare l'anima semplice ed onesta delle ultime vere osterie, conviviali e dalle eccellenze culinarie.
Nata poco più di vent'anni fa, non più su Osterie d'Italia dal 2020 (perchè?), il semplice menù rispecchia la filosofia del locale, con piatti della tradizione veneta: antipasti con tagliere d'affettati oppure il misto cicchetti (ottimi), primi gustosi come bigoli mori (una tipica pasta scura) con soppressa e sarde e i gargati del consiero; buoni anche i pasticci di stagione e le zuppe, oltre ai classici gnocchi di patate.

Aggiornamento dell'ottobre 2024: La Ciacola è rientrata in guida! Osterie d'Italia 2025!

Per Osterie d'Italia 2025: "Il Locale: La Ciacola nasce come enoteca nel 1997, il nome racconta di un luogo di condivisione, ciacola infatti nel dialetto veneto è la chiacchiera. Un tempo è stata sede di Slow Food Breganze ma è passata di mano nel 2020 a Matteo Dal Maso. Pur avendo una fisionomia più attuale, Matteo ha saputo mantenere l'identità che un'osteria come questa richiede. L'arredamento e gli ambienti sono molto accoglienti. Il personale di sala è attento e gentile e lui sa fare da elemento di coesione tra sala e cucina.
La Cucina: Il bancone con i formaggi e i salumi che accoglie all'entrata ci fa ben intendere la ricerca delle materie utilizzate alla Ciacola. Molti sono Presidi Slow Food e in generale Matteo dedica molta attenzione al reperimento dei prodotti del luogo. In cucina la brigata propone piatti tradizionali come i gargati al consiero, dei maccheroncini in bianco con le verdure, la tartare di manzo con finferli e asiago stravecchio. Una bella scelta di vini con particolare attenzione ai vini di Breganze da giovani produttori".

Per Osterie d'Italia 2020: "Forse una delle ultime vere osterie, rifugio per buongustai che ne apprezzano l'anima semplice e onesta. Grande attenzione alla selezione di eccellenze culinarie e alla convivialità.
Ambiente contenuto, pareti color ocra, legno a vista, lungo bancone, Enrico oste per vocazione dal volto vissuto ma sorridente: finalmente |'autentica osteria veneta. La storia è presto detta: nato come circolo del dopolavoro, da vent'anni è il rifugio per buongustai che ne apprezzano l'anima semplice e onesta.
Il menù rispecchia la filosofia del locale, incentrata sulla tradizione veneta. Notando che non vengono proposti secondi, si comincia con gli antipasti (5 €) come l'immancabile e quasi poetico tagliere d'affettati - dalla sopressa vicentina al petto d'oca - che accompagna un ricco assortimento di formaggi. Nella scelta dei primi (9 €), gustosi i bigoli mori (una tipica pasta scura) con sopressa e sarde e i gargati al consiero (ragù bianco della tradizione veneta); da provare anche i pasticci di stagione, gli gnocchi di patate, le zuppe. Buoni anche i dolci (5 €) quali il macafame (a base di pane e latte), la cheesecake, vari semifreddi stagionali. Semplice ma curata la lista dei vini, con etichette locali e di altre zone viticole."

Per Alice: "Circolo Slow Food dell'Alto Vicentino, ormai evoluto verso una ristorazione più impegnativa, aperto dalle 18 all'una di notte. Ai vini, sempre buoni, si affiancano ora formaggi, salumi, primi piatti di stagione (bigoli con sarde, gargati con il consiero, linguine con i bruscandoli) e buoni dolci: crostate, salame al cioccolato, torta di ricotta. Consigliata la prenotazione"

Novembre 2024:











































Febbraio 2022:



























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