domenica 25 dicembre 2022

Ristorante Giardini e La Lanterna (88) 🧔

https://www.ristorantegiardini.it/it/ 


Voto: 88
Numero di visite: 1
Ultima visita: 06/1998
Fascia di prezzo: 37-49
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Espresso, Mangiarozzo, Alice, Touring

-Piode- (VC) 


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Voto: 88
Numero di visite: 1
Ultima visita: 02/2006
Fascia di prezzo: 27-38
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Espresso, Alice

-Mallare- (SV) 


Post comune tra due buoni locali provati molti anni fa, entrambi recensiti dalle guide negli anni che li provai ed oggi non più presenti su nessuna guida, quindi probabilmente calati di livello rispetto a quando li provai io, ma questo chi può dirlo? Bisognerebbe tornarci e riprovarli per verificare se è corretta la loro esclusione dalle guide attuali oppure ancora meritevoli di essere descritti e recensiti.

Iniziamo dal Ristorante Giardini di Piode, nella Valsesia...qui venimmo io e Ale in una gita domenicale nel giugno del 1998, una vita fa... ecco le foto di Alessandra difronte al ponte sul Sesia con il ristorante sullo sfondo





Per Osterie d'Italia 2006, ultima recensione di cui dispongo, il ristorante risultava uno dei più rinomati di tutta la valle, con una cucina di territorio con materie prime come verdure ed erbe, formaggi, trote, funghi e selvaggina. Antipasti con salumi come prosciutto d'agnello alle erbe, lardo e mocetta, vitello tonnato, caponet valsesiano con fonduta, fiori di zucca gratinati con crema di zucchine e trota affumicata con pane di segale e burro di montagna. Tra i primi risotti al Gattinara, con toma e porri o con porcini e zucchine, oppure ravioli d'arrosto con borragine, tagliatelle e lasagnette alle verdure e gnocchi di spinaci e ricotta, noti come baci di Piode. Come secondi trotella di torrente al burro e salvia oppure carni come fagottini di vitello con toma e funghi porcini, costolette di agnello, lombatine di coniglio ai profumi e in stagione bocconcini di capriolo con polenta. Torta di ricotta con fragoline, millefoglie caldo alla crema di Moscato come dessert.

Per il Touring: "Storico locale caratterizzato da un ambiente accogliente, elegante e discreto nel cuore della Valsesia, a due passi dal comprensorio sciistico del Monterosa. In cucina, Marco, giovane e creativo chef, esalta al meglio le caratteristiche della tradizione locale con un tocco di creatività: ravioli di pasta fresca al filetto di manzo cotti in zafferano, burro versato e granella di nocciole; filetti di maiale steccati alla pancetta pepata con riduzione al Nebbiolo; tra i dolci, spumone di meringa all'aroma di liquerizia e fusione di cioccolati alla menta
Chiusura: periodo in ottobre, novembre, aprile-maggio, settembre giovedì"

Per Osterie d'Italia 2006: "Il residence Giardini si trova al centro di questo piccolo paese valsesiano, all'imbocco del ponte che conduce all'alpe Meggiana. Il ristorante annesso è diventato negli anni uno dei locali più rinomati della valle. Il patron, Mauro Alberti, è personaggio affabile, a suo agio nella piccola sala dove tutto è all'insegna di una curata sobrietà. Ama parlare della sua cantina che è cresciuta raggiungendo le 250 etichette, selezionate dando il giusto risalto ai produttori delle colline del Gattinara e novaresi. Dalla cucina, condotta dalla moglie Antonella, arrivano piatti preparati con materie prime del territorio: verdure ed erbe, formaggi, trote, funghi e selvaggina. Si comincia con salumi, quali il prosciutto di agnello alle erbe, il lardo e, soprattutto, la mocetta; fra gli antipasti anche il vitello tonnato, il caponet valsesiano con fonduta, i fiori di zucca gratinati con crema di zucchine e la trota affumicata con pane di segale e burro di montagna. Accanto ai risotti - al Gattinara, con toma e porri o con porcini e zucchine - ci sono le paste fresche della casa: ravioli di arrosto con borragine, tagliatelle e lasagnette alle verdure e gnocchi di spinaci e ricotta, noti come baci di Piode. Quando è disponibile, merita la trotella di torrente al burro e salvia. Altrimenti, tra le carni, fagottini di vitello con toma e funghi porcini, costolette di agnello, lombatine di coniglio ai profumi e, in stagione, bocconcini di capriolo con la polenta. Tome d'alpeggio di casari della valle e, per concludere, la torta di ricotta e fragoline o il millefoglie caldo alla crema di Moscato."

Per Alice 2009: "A Piode, dove le acque del Sesia scrosciano trionfanti, si trova questa trattoria dove è piacevole sostare regalandosi un momento di tranquillità. L'accoglienza è cortese e la cucina, moderatamente fantasiosa, di grande soddisfazione: fra i piatti vellutata di zucca con julienne di guanciale croccante, salumi Valsesiani, tagliatelle guanciale e porri, trotelle del Sesia all'erba cipollina. In chiusura deliziosi la millefoglie con crema al Moscato e caramello e il semifreddo con croccante di nocciole e Ratafià. Bella selezione di formaggi e di vini (piemontesi, ma anche nazionali e qualche francese). Sempre aperto in estate"


Alcune immagini dal web:



















Proseguo con La Lanterna a Mallare, in Val Bormida, al confine tra Piemonte e Liguria ma già in provincia di Savona. Qui ci venni nel febbraio del 2006 in occasione di un corso presso un cliente a me molto caro e cenai in modo davvero ottimo, lo ricordo ancora oggi con estremo piacere. Per Osterie d'Italia 2014 (ultima recensione che ho del locale da parte di Slow Food) questo locale dall'ambiente gradevole e curato e dalla cordiale accoglienza dei gestori metteva a proprio agio, e permetteva di gustare erbe spontanee, ortaggi coltivati in proprio, carni spesso cotte nel forno a legna così come il pane impastato con il lievito madre. Tra gli antipasti vitello tonnato con antica ricetta, filetto di maiale conciato alle spezie con mostarda di peperoni, piccola parmigiana di melanzane. Tra i primi pansotti di ortiche e ricotta, morbidi gnocchi di ortiche e pane con pesto al mortaio, ravioli doppi di coniglio e olive, ravioli di erbette e brasato con ragù di salsiccia. Coniglio nostrano al Rossese di Dolceacqua e quaglia brasata in forno a legna tra i secondi. Si concludeva con dolcericotta al profumo di Sicilia con arancia e pistacchi. 

Per Osterie d'Italia 2014: "Percorrendo il viale alberato, che porta al monumento ai Caduti, e svoltando poco dopo a sinistra, si arriva nella verdeggiante località in cui si trova l'osteria. L'ambiente gradevole e curato, unitamente all'accoglienza cordiale dei gestori, mette a proprio agio. A tavola gusterete piatti i cui ingredienti sono le erbe spontanee, gli ortaggi coltivati in proprio, le carni spesso cotte nel forno a legna così come il pane impastato con lievito madre. Gli antipasti (8 €) comprendono la specialità del locale, il vitello tonnato secondo l'antica ricetta, accompagnato da una maionese casalinga arricchita da capperi e acciughe salate; altrettanto buoni il filetto di maiale conciato alle spezie con mostarda di
peperoni e la piccola parmigiana di melanzane. Il cuoco Daniele Minetti, che gestisce l'osteria assieme alla moglie, propone poi alcuni primi (8 €) che variano secondo stagione: fra questi i pansotti di ortiche e ricotta, i morbidi gnocchi di ortiche e pane con pesto al mortaio, i ravioli doppi di coniglio e olive, i saporiti ravioli di erbette e brasato con ragù di salsiccia. Da provare tra i secondi (8 €) il coniglio nostrano al Rossese di Dolceacqua e la quaglia brasata in forno a legna. Ottimi i dolci (7 €) che prevedono talvolta un salto fuori regione come nel caso del dolcericotta al profumo di Sicilia con arancia e pistacchi. Ben fornita la carta dei vini, con alcuni produttori nazionali biodinamici. La casa offre anche un menù degustazione a 28 euro. A pranzo in settimana si consiglia la prenotazione."

Per Alice: "Ristorante un po' defilato e circondato dal verde, nella località centrale di Mallare, sui 470 metri di altitudine. La casa è linda e moderna, la sala ordinata e accogliente nella sua semplicità. D'inverno il camino è sempre acceso. La conduzione familiare (ma di tono, con servizio professionale). Buona cucina ligure-piemontese rivisitata e alleggerita. Dominano le preparazioni con il forno a legna in un trionfo di verdure, erbe e fiori di campo. Le proposte della cucina cambiano settimanalmente, ma sempre si trovano le picagge, preparate con farina bianca e di castagne (di cui sono ricchi i bosci), con pesto, patate e fagiolini; i ravioli di stoccafisso e patate con pomodoro e timo; da non perdere (prenotandolo) il brandacujun. Menù degustazione sui 35 euro più i vini. Indispensabile la prenotazione"


Chissà se ancora oggi si mangia così divinamente come allora... proviamo a scoprirlo dalle immagini tratte dal web:






































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