mercoledì 14 dicembre 2022

Osteria Ardenga (89) 🧔

 https://osteriardenga.com/


Voto: 89
Numero di visite: 3
Ultima visita: 03/2019
Fascia di prezzo: 31-51
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Michelin, Alice, Touring

-Soragna- (PR)



Seppur abbia cenato qui ben 3 volte, non dispongo di molte immagini personali quindi allego le foto che si possono trovare in internet di questa storica osteria nella bassa parmense, recensita da Osterie d'Italia fino al 2010 (chiocciola nel 2000) ma sempre presente sulla guida della Michelin.
Confermo che le confetture e le verdure sott'olio e sott'aceto vendute il loco sono eccellenti, ne avevo acquistate alcune confezioni ed erano davvero spettacolari, buonissime.
E buonissima ho sempre trovato questa cucina, dai salumi ai primi piatti fatti in casa, ai bolliti per concludere nei freddi mesi invernali.
L'ultima cena è stata in compagnia di colleghi italiani e spagnoli e il Top Manager di casa madre è stato super soddisfatto, facendomi i complimenti per la scelta del locale.

Per la Michelin: "Un'autentica trattoria, che scalda il cuore a mangiarvi, dove il tempo sembra essersi fermato decenni orsono. Al confine tra due province, la cucina predilige le specialità parmigiane con diversi prodotti coltivati in proprio e piccola rivendita di sott'aceti e confetture."

Per il Touring: "In un palazzo d'epoca, con arredi originali dell'Ottocento, una classica osteria con cucina dove le preparazioni sono di schietta impronta locale; inizio con i salumi di piccoli produttori, i primi di pasta fresca come anolini in brodo e tortelli d'erbetta, poi oca ripiena con pasta di salame e dessert come il cacio bavarese o il semifreddo all'amaretto"

Per Osterie d'Italia 2006: "Questa trattoria di vecchia tradizione immersa nella bassa parmense ripropone con fedeltà l'ambiente e la cucina dei luoghi di ritrovo di un tempo: un largo bancone, vecchi tavoli, travi a vista. Tutto concorre, insomma, a ricreare un'atmosfera che ben predispone alla convivialità. Nel piatto, per cominciare, culatello di ottima qualità (questa zona è davvero la patria del più nobile dei salumi); si prosegue con coppa, spalla cotta di San Secondo, una dolcissima pancetta, il tutto accompagnato da polentina fritta e sottaceti. Poi i primi, con la pasta sfoglia presentata nei vari formati e ripieni: tortelli di erbette, tagliatelle al ragù di pasta di salame, anolini in brodo di cappone, maccheroncini al torchio al ragù d'anatra. Un'ottima alternativa è costituita dalla bomba di riso con il piccione oppure, nella stagione giusta, dagli gnocchi di zucca o di castagne con sughi di tartufi e funghi. Si prosegue con secondi sostanziosi: culatello ai funghi, guancialini di maiale in umido, anatra arrosto, galletto in padella, oca disossata ripiena di pasta di salame e, per finire, in inverno, la mariola (Presidio Slow Food) e i bolliti con le sacramentali mostarde. Tra i dessert, semifreddo all'amaretto e cacio bavarese. La carta dei vini è ben fornita, con etichette nazionali e straniere. Digestivi tradizionali della zona: il bargnolino, lo sburlon o il nocino. In trattoria si parla anche tedesco."

Per Alice: "Cucina d'una volta, gusto appassionante: ottimi affettati (culatello di Zibello, spalla cotta di San Secondo, ecc...) con polenta fritta, pasta fresca ai sughi di stagione (ma sempre disponibili i tortelli di erbetta e gli anolini in brodo), anatra arrosto, punta di vitello ripiena, culatello arrosto; a rotazione stagionale cacciagione e bolliti. In chiusura squisiti dolci casalinghi quali il semifreddo all'amaretto o le bavaresi. Conto sui 35-40 euro più i vini della casa (buoni e dai prezzi onesti) o una delle etichette nazionali in carta. Un'esperienza da ricordare." 








Alcune immagini dal web:




















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