Voto: 89
Numero di visite: 1
Ultima visita: 10/2021
Fascia di prezzo: 42-48
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Espresso, Gambero Rosso, Alice, Touring, Cento Torino, I Ristoranti della Tavolozza
-Torino- (TO)
Cena di sabato sera a Torino con amici, nel mese di ottobre 2021, e la scelta è caduta sul Vitel Etonné, una curata osteria moderna con una offerta gastronomica varia e attenta alla selezione delle materie prime, a 5 minuti a piedi da Piazza Castello, come si vede nelle foto con me ed Alessandra. Molto suggestivo il piano inferiore, dove abbiamo cenato, che funge anche da cantina con centinaia di etichette in esposizione. Luisa Pandolfi è l'anima di questo locale, affiancata da Massimiliano Brunetto in cucina e da Bruna Pogliano in sala.
Una solida cucina piemontese che però non rinnega scelte vegetariane e vegane, come ad esempio i ravioli in sfoglia di basilico ripieni di zucchine ed il budino di peperoni. Anche pesce, soprattutto d'acqua dolce come le trote salmonate che non mancano quasi mai. Ottimo il vitello tonnato, gli agnolotti gobbi torinesi al sugo d'arrosto, coda di vitello brasata con polenta pignoletto rosso.
Per Osterie d'Italia 2024:
Per Alice: "Valida alternativa al bar per la pausa pranzo, ma anche ristorante vero e proprio, capace di garantire un'attenta selezione delle materie prime utilizzate e una scelta di vini davvero ampia (oltre 450 etichette) da assaggiare nello scantinato dell'800, adibito a enoteca. Antipasti, primi e secondi variano di giorno in giorno; piatto forte il vitello tonnato, ma non mancano mai i risotti, le paste fatte in casa e i golosi dolci tipici, come la tarte tatin. In estate apparecchia anche qualche tavolo all'aperto"
Per I Ristoranti della Tavolozza: "Già l’insegna identifica la specialità di questo locale, situato in pieno centro di Torino. Il nome è un gioco di parole tra il francese ed il piemontese, nato dall’espressione “stupito” del Vitello Gioele (nato dalla fantasia della patronne Luisa Pandolfi e dalla creatività di Bob Noto) e dal tipico vitel tonné, piatto cult che troverete sempre. Un ambiente caldo ed accogliente, con due sale di cui una a livello cantina circondata da circa 300 etichette Italiane con predominanza di rossi piemontesi. I due chef Mauro Virdis e Massimiliano Brunetto vi proporranno piatti della tradizione piemontese, a volte reinterpretati in un menù che varia spesso. Tra gli antipasti il già citato vitello tonnato, la battuta di fassone al coltello, le acciughe con salsa verde e burro di montagna, le panelle con lardo e miele di castagno. Tra i primi citiamo i classici agnolotti al plin, ma anche quelli gobbi (rigorosamente fatti a mano e di dimensioni ragguardevoli) ai tagliolini 36 tuorli con carciofi o salsiccia di Bra, i ravioli vegani in sfoglia di castagne con carciofi e topinambur. I secondi classici con cotture a bassa temperatura e lunga durata. Tra i dolci la crema di mascarpone con cioccolato amaro, semifreddi e bavaresi realizzate al momento con ingredienti stagionali. L’orario di esercizio è dalle 12 alle 24 dal Martedì al Sabato (Domenica solo pranzo) con possibilità di mangiare a qualsiasi ora. Il conto resterà intorno ai 40 euro."
Alcune immagini dal web:
Gran Bollito alla Piemontese:
Il commensale si presenti ben vuoto, riposato e ben disposto, non faccia calcoli di tempo e men che meno di calorie.
Non si mischino i bagnetti, non si beva acqua specie in principio, si morda piccolo nel pane e grosso
nella carne, è un mangiare da signori!
Vialardi 1887
Non si mischino i bagnetti, non si beva acqua specie in principio, si morda piccolo nel pane e grosso
nella carne, è un mangiare da signori!
Vialardi 1887
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