Voto: 94
Numero di visite: 2
Ultima visita: 04/2024
Fascia di prezzo: 31-51
Guide e recensioni: Osterie d'Italia, Golosario, Michelin, Mangiarozzo, Alice, Touring, Dissapore, Repubblica, LeonardoRomanelli
-Firenze- (FI)
Aggiornamento dell'aprile 2024:
Per il ponte del 25 aprile io e Alessandra siamo tornati per l'ennesima volta a Firenze e dove siamo stati a pranzo subito appena arrivati? Ma naturalmente Al Tranvai, uno dei piΓΉ piccoli e piΓΉ sinceri locali fiorentini, dove gustare piatti della tradizione eseguiti alla perfezione.
Salumi con crostini, maltagliati all'anitra, lampredotto, carciofi fritti, cantuccini col vinsanto. Tutto straordinario.
Queste le mie immagini dell'aprile 2024:
Questo il mio post precedente:
Ecco un'altra tipica trattoria fiorentina da non perdere: Al Tranvai, sempre su Osterie d'Italia Slow Food, che questi locali non puΓ² non esaltarli per come effettivamente meritano. Al Tranvai io e Alessandra ci siamo venuti nel novembre del 2021, in una serata autunnale dove fu piacevole scaldarci con ottimi piatti tipici, in primis il peposo che vedete nella foto qui sotto. Un locale d'altri tempi, dove ci si sente davvero in un vecchio tram, con panche e tavoli ravvicinati e altri commensali a distanza minima... ma i sapori intensi e sinceri del quartiere di San Frediano soddisfano tutti senza troppi fronzoli o lamentele per il vociare e la giusta confusione che regna in queste tipiche osterie fiorentine.
Graziano, il patron, spiega che un'osteria deve sempre rimanere fedele a se stessa, e questo lo mette nei piatti della tradizione e sulle materie prime.
La cucina propone penne o gnocchi alla chiantigiana, cervello fritto con fiori di zucca, rognone trifolato ed appunto il peposo che ho trovato spettacolare. Buono anche il semplice dolce e lo sfuso della casa.
Per Osterie d'Italia 2024:
Per Alice: "In San Frediano si trova questa trattoria dove si accalcano i giovani fiorentini e turisti parsimoniosi. Ristretto l'ambiente, ma piacevolissima e inconfondibile l'atmosfera che qui si respira. Cucina saldamente ancorata alla tradizione locale, preparata con grande impegno e senza voli pindarici (crostini di fegato, ribollita, panzanella in estate, trippa, ecc...). Bene così. La spesa media è sui 30-35 euro, vino escluso. Menù per celiaci."
Per LeonardoRomanelli: "Un luogo che ha fatto storia, soprattutto per gli studenti che non avevano tanti soldi da spendere per andare a mangiare fuori. Siamo in piazza Tasso, dove inizia il quartiere popolare di San Frediano: una stanza d’ingresso, arredata con tanti tavolini da due, e poi fiaschi e bottiglie(vecchi e polverosi entrambi) alle pareti. Sul fondo, il bancone e dietro la cucina. Di fatto, pochi cambiamenti rispetto alla precedente gestione, ma l’atmosfera cambia..e non poco. I piatti sono quelli della tradizione, compreso il lampredotto e la francesina, ma l’aggiunta di tagliata di manzo e tagliata d’anatra stride con la storia e la tradizione. I vini Γ¨ meglio non sceglierli, la carta Γ¨ ristretta, ricarichi assurdi, meglio accontentarsi dello sfuso della casa a calo. Insalata di fagioli e gamberi per iniziare, anche calda, ma con i gusci lasciati in mezzo ai legumi. Piacevole il gusto, un po’lunga l’attesa. Lo sformato di asparagi Γ¨ un po’fuori stagione, ma gli asparagi freschi si trovano al mercato(provenienti non so da dove):sufficiente, con verdure accompagnatorie croccanti bilanciate. Eccellente il rognone trifolato con i ceci. Il giudizio rimane positivo, la spesanon troppo sbilanciata se state tranquilli con il vino: il rischio Γ¨ che si trasformi in una trattoria qualunque, manca di atmosfera, mancava di fiorentini quando ci sono entrato... spero solo sia un caso!"
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